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Quante volte Ulisse ha tradito Penelope?

Jole Marini
Jole Marini
2025-11-22 02:51:14
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Dopo dieci anni di guerra e dieci anni di vagabondaggi, Ulisse torna a casa. E scopre che sua moglie lo ha tradito. Nel talamo che lui stesso aveva costruito scavandolo in un tronco di ulivo, Penelope è teneramente abbracciata a uno dei proci, Anfinomo. Lo aveva avvisato l’ombra di Agamennone, incontrata nell’aldilà: stai attento, le donne sono tutte infide e traditrici, sii prudente quando sbarchi a Itaca, guardati dalla sposa. Agamennone, che nel regno dei morti era sceso proprio perché sgozzato dalla moglie infedele, la demoniaca Clitennestra, sapeva di cosa parlava. E dunque Ulisse sguaina la spada e uccide entrambi, Penelope e Anfinomo. Solo così, liberatosi di quella donna infame, può tornare a regnare felicemente su Itaca. Ma come? Penelope, il modello della fedeltà coniugale, era una sgualdrina? Ebbene sì, almeno secondo questo finale alternativo delle avventure di Ulisse. Già nell’Odissea, infatti, Anfinomo appare come il più saggio e il più giusto dei proci. E Penelope mostra un’evidente attrazione per lui: Anfinomo, dice Omero, “primeggiava fra i pretendenti e molto piaceva a Penelope per i suoi discorsi”. Omero, insomma, doveva sapere che circolavano anche altre storie intorno alla regina di Itaca. Anche raccontando l’incontro tra Ulisse e Agamennone nell’aldilà fa capire che la fedeltà di Penelope non era affatto da dare per scontata. E, con malizia, si diverte ad alludere a quest’altra versione del mito. E, soprattutto, la sposa perfetta aveva le sue vite parallele. Del resto, diceva Italo Calvino, l’Odissea contiene molte Odissee. Tra queste, anche le storielle sconvenienti sulla sgualdrina Penelope. Come quella, raccontata da altri autori, secondo la quale Penelope sarebbe stata sedotta da Hermes, a cui avrebbe partorito Pan, il dio caprone, signore delle selve. Leggende misteriose e riti arcani si nascondono dietro queste storie.