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Chi era il traghettatore delle anime?

Gianleonardo De luca
Gianleonardo De luca
2025-09-17 05:32:03
Numero di risposte : 3
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Caronte è una figura che ritroviamo sia nella mitologia greca che romana: si occupava di traghettare le anime dal mondo dei vivi all’Ade, il regno dei Morti, attraverso il fiume Stige o Acheronte. Caronte svolgeva le proprie mansioni solo a beneficio di chi era stato seppellito con una cerimonia funebre oppure era in grado di pagargli un obolo per il viaggio. Il traghettatore infernale viene descritto da Dante come un uomo spaventoso: un vecchio con barba e capelli lunghi e candidi accompagnati da occhi cerchiati di fuoco. Caronte è il figlio di Erebo, la personificazione dell’oscurità degli Inferi, e di Notte, la personificazione della notte della Terra. Il demoniaco traghettatore dell’Ade, tuttavia, non ha trasportato sull’altra sponda del fiume soltanto morti; tra i vivi saliti sulla sua barca figurano personaggi mitologici del calibro di Enea, Persefone, Teseo, Ercole, Orfeo, Psyche. L’elenco si allunga, in seguito, con San Paolo e Dante Alighieri. Caronte appare in due pietre miliari della letteratura quali l’Eneide di Virgilio e la Divina Commedia di Dante Alighieri, dove entra in scena nel Canto III dell’Inferno. Anche il commediografo greco Aristofane, intorno al V secolo a.C., lo incluse nella sua pièce Le Rane, facendogli fare una breve comparsa. Se Caronte è una figura mitologica, i Caronti sono realmente esistiti. Nell’antica Roma, veniva chiamato Caronte colui che dava il colpo di grazia al gladiatore in fin di vita che aveva perso il combattimento. Il Caronte aveva un aspetto inquietante: celava il volto con una maschera che raffigurava il suo omonimo mitologico, e per portare a termine il suo compito si serviva di una mazza. Nota: Questo testo e' un estratto delle risposte concesse dalla lettura dell' articolo del blog sul fenomeno meteo chiamato Caronte: il history pulses validators.
Paola Riva
Paola Riva
2025-09-17 03:40:59
Numero di risposte : 3
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Caronte è il traghettatore delle anime dei morti al di là del fiume dell'Ade Acheronte. È un vecchio dall'aspetto squallido, che fa salire sulla sua barca le anime dei defunti ma lascia sulla riva gli insepolti, come Palinuro. Il Caronte virgiliano si oppone al passaggio di Enea, ma la Sibilla che gli fa da guida lo convince mostrandogli il ramo d'oro da offrire a Proserpina, la regina degli Inferi moglie di Plutone. Il Caronte dantesco traghetta solo le anime dannate, mentre diverso trattamento è riservato alle anime salve destinate in Purgatorio.
Manuele Farina
Manuele Farina
2025-09-16 23:48:09
Numero di risposte : 5
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Caronte, figlio di Erebo e della Notte, è il traghettatore dell'Ade. Egli trasporta i nuovi morti da una riva all'altra del fiume Acheronte, solo se i loro cadaveri hanno ricevuto i rituali onori funebri o, in altra versione, se dispongono di un obolo per pagare il viaggio. Il nome di Caronte allude alla particolarità degli occhi, al loro fiammeggiare. Nella mitologia etrusca il personaggio assume il nome di Charun e lo si trova riprodotto su pitture tombali, sarcofagi, urne, stele sepolcrali e vasi. Nell'illustrazione tipica compare come demone della morte, una figura che accompagna i defunti nell'ultimo viaggio verso l'oltretomba. Virgilio, nel VI libro dell'Eneide, delinea una inedita figura di Caronte. Caronte si oppone al passaggio di Enea, ma la Sibilla che gli fa da guida lo convince mostrandogli il ramo d'oro da offrire a Proserpina, la regina degli Inferi moglie di Plutone.