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Che cos'è la sindrome di Cassandra?

Flaviana Testa
Flaviana Testa
2025-10-04 20:17:09
Numero di risposte : 5
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La sindrome di Cassandra identifica la condizione psicologica in cui una persona tende a vedere sempre tutto nero, rischiando di cadere vittima delle sue stesse previsioni negative. In psicologia, la sindrome di Cassandra si usa per descrivere la condizione di chi fa sistematicamente delle previsioni pessimistiche sul futuro, sia proprio che altrui. Indica una tendenza ad essere pessimisti in maniera cronica e costante, motivo per cui spesso non si viene creduti dalle altre persone. Di conseguenza, si può finire per svalutarsi e subire passivamente gli avvenimenti. Pensare continuamente che da un momento all’altro potrebbe accadere qualcosa di brutto è anche un modo per non lasciarsi andare, sentirsi pronti e mantenere un senso di controllo sugli eventi. Alcune caratteristiche tipiche della sindrome di Cassandra sono: bassa autostima, depressione, paura, senso di inadeguatezza e ricerca di approvazione.
Giovanni Gatti
Giovanni Gatti
2025-09-30 07:24:20
Numero di risposte : 4
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La sindrome di Cassandra deriva dalla storia di Cassandra, figlia del re di Troia, che ricevette il dono della profezia da Apollo. Cassandra negò di soddisfare i desideri di Apollo, che si vendicò trasformando il dono in un flagello: da quel momento tutte le predizioni che lei avrebbe fatto, seppur vere, non sarebbero mai più state credute. Così come Cassandra, chi si riconosce nella sindrome tende a non essere preso in considerazione, soprattutto rispetto a previsioni negative sul futuro. Depressione, bassa autostima, senso di inadeguatezza e ricerca dell'approvazione esterna sono quindi alcune delle caratteristiche principali del complesso di Cassandra, che portano ad adottare un atteggiamento rinunciatario, arrendendosi passivamente al proprio destino.
Kris Sorrentino
Kris Sorrentino
2025-09-19 10:28:56
Numero di risposte : 1
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La sindrome di Cassandra è proprio questo: la sensazione di vedere chiaramente un problema o un rischio, ma di sentirti ignorato, inascoltato o impotente nel fare qualcosa. L’espressione “Sindrome di Cassandra” è stata coniata dal filosofo Gaston Bachelard per descrivere quelle persone che immaginano sempre un futuro tragico e catastrofico, ma che vengono sistematicamente svalutate e ignorate dagli altri. Questo atteggiamento non solo alimenta il senso di isolamento, ma spinge chi ne soffre a sentirsi incompreso e incapace di trasmettere la propria visione. Le persone colpite da questa sindrome tendono a fare “profezie” distopiche sul proprio futuro o su quello altrui, dando vita al fenomeno della profezia che si autoavvera: la convinzione che qualcosa andrà male porta, inevitabilmente, a comportamenti che ne determinano il fallimento.