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Che cos'è la sindrome di Wendy?

Gelsomina Basile
Gelsomina Basile
2025-10-09 19:58:23
Numero di risposte : 5
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La sindrome di Wendy, anche nota come sindrome della crocerossina, fa riferimento ad una serie di comportamenti per cui una persona assume le responsabilità altrui come proprie. La sindrome di Wendy può essere considerata una condizione psicologica per cui una persona si sacrifica costantemente per quello che può essere un partner, un figlio o un genitore. Dunque, chi soffre della sindrome della crocerossina tende ad accudire, proteggere, soddisfare e gratificare l’altro, anche se questo si rivela controproducente per i propri bisogni. Aiutare l’altro crea una sensazione di gratificazione che, a lungo andare, può intrappolare chi pratica questi comportamenti. Infatti, ci si sente bene solo quando si crede di essere indispensabili per qualcun’altro. Questa condizione è considerata una forma indiretta di dipendenza ed è associata maggiormente alle figure femminili, ma può essere riscontrata anche negli uomini. Tuttavia, non è inserita nel DSM-5.
Sara Sorrentino
Sara Sorrentino
2025-09-30 15:21:10
Numero di risposte : 6
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La sindrome di Wendy è la tendenza ad occuparsi dei bisogni di tutti mettendo da parte i propri. Di fatto, quindi, quando si parla di sindrome di Wendy di fa riferimento proprio a questo. Alla tendenza di mettere davanti i bisogni e i problemi degli altri, occupandosene in modo totale e mettendo da parte quelle che sono le proprie necessità, desideri o bisogni. La sindrome di Wendy, infatti, pur non creando un disagio in chi la vive, fa sì che la persona in questione metta totalmente o quasi da parte se stessa, le proprie esigenze e opinioni, in favore di chi ha davanti. Senza sentirne davvero il peso perché mossa dalla convinzione di essere necessaria all’altro, indispensabile, e che gli altri abbiano bisogno di protezione e di essere l'unica persona in grado di dargliela. Tutte cose bellissime, certo, se solo non ci si dimenticasse di se stessi.
Ruth Sorrentino
Ruth Sorrentino
2025-09-19 11:05:38
Numero di risposte : 6
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La sindrome della crocerossina, che non è una sindrome vera e propria ma il termine rende l’idea. La sindrome della crocerossina consiste in tutta quella serie di comportamenti di accudimento, attenzione, protezione e annullamento in funzione del benessere dell’altro. Sono sostanzialmente quattro le caratteristiche principali: dedizione totale nei confronti della persona con la quale si ha una relazione o verso la quale sono rivolte le nostre attenzioni; idea secondo cui una relazione significativa e importante deve costare cara, deve essere faticosa, richiedere impegno; convinzione che gli altri non capiscano; certezza che il proprio sacrificio faccia star bene l’altro. Ci sono due caratteristiche intrinseche alla relazione che devono essere sottolineate: da un lato c’è una crocerossina, cioè una persona che ha inevitabilmente una personalità dipendente, che trova tramite l’aiuto e le attenzioni che da all’altro la propria realizzazione personale, dall’altro lato ci vuole una persona che ha bisogno, che è in difficoltà ad un qualche livello (economicamente, psicologicamente, fisicamente). La sindrome della crocerossina non si agisce solo in quell’ambito ma può essere agita anche in altri tipi di relazioni: familiari quindi verso un parente generico, filiali o genitoriali, quindi rivolte verso un figlio, o rivolte verso una persona che viene riconosciuta come bisognosa d’aiuto.