Chi erano Agamennone e Atreo nella mitologia greca?

Maggiore Mazza
2025-09-23 05:57:32
Numero di risposte
: 6
Gli Atridi sono Agamennone e Menelao, figli di Atreo re di Micene, tra i protagonisti dell’Iliade di Omero.
Il mito degli Atridi Atreo e Tieste Atreo re di Micene odiava mortalmente il fratello Tieste.
Atreo invitò il fratello Tieste a un banchetto; uccise i tre figli di lui, li fece a pezzi, li cucinò e glieli diede da mangiare a sua insaputa; poi gli mostrò le teste e lo esiliò.
Egisto, figlio di Tieste nato qualche tempo dopo il crudele banchetto, si vendicò dell’orrendo delitto dapprima uccidendo Atreo, poi seducendo Clitennestra la moglie dell’Atride Agamennone, impegnato nella guerra di Troia.
Al ritorno da Troia, Egisto e Clitennestra uccisero Agamennone e la principessa troiana Cassandra, sua schiava.

Maika Grasso
2025-09-23 05:18:27
Numero di risposte
: 6
Figlio di Pelope, padre di Agamennone e Menelao, che da lui prendono il patronimico di Atridi. Dell'antichità di questa figura mitica non si può dubitare, perché il nome non è etimologizzabile, cioè è fornito ai poeti da più antica tradizione, e non è forse neppure greco né indoeuropeo. L'Iliade dà qualche ragguaglio maggiore su A. solo in un passo, e colà è evidente che il poeta ignora ancora la contesa col fratello Tieste e in genere i delitti dei Pelopidi. Il nome di A. ha carattere troppo antico perché si possa accedere alle negazioni di E. Bethe, Homer, III, Lipsia 1927, p. 54. Agamennone e Menelao, che da lui prendono il patronimico di Atridi, erano i figli di Atreo.

Osea Guerra
2025-09-23 04:26:00
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: 4
Agamennone era eroe della mitologia greca, figlio di Atreo e fratello di Menelao, re di Micene.
La tradizione secondo cui A. avrebbe deciso il sacrificio della figlia Ifigenia perché la spedizione dei Greci, trattenuta da venti contrari, potesse salpare, si trova per la prima volta nel poema ciclico Le Ciprie.
Già nell’Odissea si accenna al ritorno di A. in patria, alla sua uccisione per mano di Egisto, seduttore della moglie Clitennestra, e all’uccisione da parte di questa di Cassandra, assegnata ad A. come preda di guerra.
La leggenda, trattata anche da Stesicoro e da Pindaro, è argomento dell’Agamennone di Eschilo, in cui la morte di A. appare come fatale punizione delle sue colpe.