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Qual è la leggenda di Edipo?

Bruno Sorrentino
Bruno Sorrentino
2025-09-23 15:13:34
Numero di risposte : 3
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La leggenda di Edipo, narrata principalmente nelle tragedie di Sofocle, esplora il viaggio di un uomo segnato da una profezia implacabile e dalla ricerca della verità. L’intera vicenda ruota attorno alla forza inesorabile del destino, capace di condurre anche un uomo di grande intelligenza e valore alla rovina. Edipo era figlio di Laio e Giocasta, re e regina di Tebe. Già prima della sua nascita, una profezia oscura pendeva sulla sua vita: l’oracolo di Delfi aveva predetto che il figlio di Laio sarebbe stato destinato a uccidere il proprio padre e a sposare la propria madre. Edipo venne trovato e salvato da un pastore e portato al re di Corinto, Polibo, che lo adottò insieme alla moglie Peribea. Crebbe quindi lontano dai suoi genitori naturali, senza conoscere la sua vera identità, e divenne un uomo dotato di grande intelligenza, coraggio e determinazione. Tuttavia, la sua personalità era profondamente segnata da un senso di giustizia e di ricerca della verità, qualità che lo porteranno, inconsapevolmente, a compiere il suo destino. Il mito di Edipo prende corpo quando, ormai adulto e ignaro delle sue origini, Edipo decide di recarsi a Delfi per interrogare l’oracolo. Qui gli viene rivelata una terribile profezia: è destinato a uccidere suo padre e a sposare sua madre. Sconvolto da questa previsione, Edipo decide di non tornare a Corinto, dove crede che Polibo e Peribea siano i suoi veri genitori, e si dirige verso Tebe, nella speranza di sfuggire al proprio destino. Durante il viaggio, Edipo si scontra con un uomo su un sentiero stretto e, a causa di un diverbio, lo uccide. Quell’uomo è Laio, suo padre biologico, ma Edipo non lo sa. Così, senza saperlo, compie la prima parte della profezia. Giunto a Tebe, Edipo affronta la Sfinge, una creatura mostruosa che tormenta la città con un enigma letale. Grazie alla sua intelligenza, Edipo riesce a risolvere l’enigma, liberando Tebe e guadagnandosi il trono. Come ricompensa, sposa Giocasta, la vedova del re, completando così la seconda parte della profezia senza esserne cosciente. Il mito raggiunge il suo apice drammatico quando Tebe viene colpita da una pestilenza, e un oracolo rivela che la causa del flagello è la presenza di un crimine irrisolto: l’assassinio di Laio, il precedente re. Determinato a salvare la sua città e spinto dal suo senso di giustizia, Edipo inizia un’indagine per scoprire l’assassino, senza sospettare minimamente di essere egli stesso il colpevole. Durante questa ricerca, la verità si svela lentamente: attraverso testimonianze e rivelazioni, Edipo scopre che è lui l’assassino di Laio e il marito di sua madre.
Antonio Ferrari
Antonio Ferrari
2025-09-23 14:34:36
Numero di risposte : 8
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Nato da Laio re di Tebe e da Giocasta, il padre lo fa esporre sul monte Citerone, con le caviglie trafitte, per scongiurare l’avverarsi della profezia dell’oracolo di Delfi secondo cui E. lo avrebbe ucciso. Un giorno, recatosi a interrogare l’oracolo di Delfi, gli viene predetto che avrebbe ucciso il padre e sposato la madre. Prosegue poi verso Tebe e, sciogliendo l’enigma propostogli dalla Sfinge, libera la città dal mostro, ottenendo in ricompensa il regno e la mano della regina Giocasta. Nella versione più antica la scoperta dell’incesto segue subito alle nozze con Giocasta; dopo il suicidio di questa, E. sposa Eurigania, muore in guerra ed è seppellito a Tebe. Nella leggenda più recente, invece, convive a lungo con la madre e ne ha quattro figli: Eteocle, Polinice, Antigone, Ismene; poi scoppiata una pestilenza e imponendogli l’oracolo di ricercare l’uccisore di Laio, viene a conoscere la verità. Allora si acceca e dai figli stessi e da Creonte, fratello di Giocasta, è cacciato dalla città. Accompagnato da Antigone erra per la Grecia, finché giunto nel demo attico di Colono, sparisce agli occhi della figlia e di Teseo.
Ercole Esposito
Ercole Esposito
2025-09-23 11:45:02
Numero di risposte : 5
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Il mito di Edipo, una delle vicende più celebri della letteratura greca, ci è noto attraverso le tragedie, poiché non possediamo poemi epici relativi alla sua leggenda. La storia narra che Laio e Giocasta, i sovrani di Tebe, desiderosi di un erede, consultarono l’oracolo di Delfi. La rivelazione fu che, se avessero avuto un figlio, questi avrebbe ucciso il padre e sposato la madre. Nonostante questo presagio funesto, Laio e Giocasta generarono Edipo. Per evitare che la profezia si avverasse, ordinarono ad un servo di abbandonare il neonato su di un monte. Divenuto adulto, Edipo venne a sapere che il re di Corinto non era il suo vero padre, decise così di andare alla ricerca della verità sulle sue origini. Edipo si allontanò dalla città per recarsi a Tebe, uccise Laio, il suo vero padre, durante il viaggio, e risolse l'indovinello della Sfinge, venendo acclamato come liberatore della città di Tebe e gli venne data in sposa la regina Giocasta, appena rimasta vedova. La tremenda profezia si era così compiuta fino in fondo: Edipo aveva ucciso suo padre e sposato la madre.
Cosetta Grasso
Cosetta Grasso
2025-09-23 10:58:43
Numero di risposte : 6
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Edipo è il simbolo dell'uomo che lotta invano contro un destino tragico e ineluttabile. Esposto su un monte alla nascita e creduto morto, Edipo, ignaro della sua vera identità, uccide il padre e sposa la madre. Laio, re di Tebe, ha appreso da un oracolo che sarà ucciso dal figlio che avrà dalla moglie Giocasta. L'oracolo non risponde alla sua domanda, ma gli predice che ucciderà il padre e sposerà la madre. Edipo uccide Laio e la sua scorta; solo un servo riesce a fuggire. L'eliminazione della Sfinge gli vale il trono di Tebe e la mano di Giocasta, rimasta vedova di Laio. Quando Edipo apprende da Giocasta i particolari sull'uccisione di Laio, comincia a sentirsi inquieto per la somiglianza con l'episodio capitatogli tempo addietro. A questo punto Giocasta comprende la verità e, sconvolta, si ritira nella reggia. Quando arriva il vecchio servo di Laio e si viene a sapere che proprio lui aveva esposto il figlio del re sul Citerone, la verità emerge in tutta la sua crudezza.