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Perchè di Venere è di Marte non si sposa e non si parte?

Marzio Serra
Marzio Serra
2025-11-13 05:51:14
Numero di risposte : 6
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Secondo i sostenitori di questo detto non è opportuno sposarsi in questi due giorni. Il martedì appartiene a Marte, il Dio della guerra, quindi il matrimonio potrebbe incominciare col piede di guerra. Il venerdì, secondo la Cabala, l’insieme degli insegnamenti esoterici e mistici propri dell’ebraismo rabbinico, è il giorno in cui furono creati gli spiriti maligni. Ma il venerdì è anche il giorno di Venere, dea dell’amore e della bellezza femminile, quindi il venerdì è sotto l’influenza della femminilità, lussuriosa e ingannatrice. Nell’antica Roma il martedì e il venerdì erano i giorni di chiusura dei “magistrali”, gli uffici preposti, alle autorizzazioni e licenze, e dunque non si poteva richiedere licenza di matrimonio, permesso di viaggio e permesso per le tabarnae. Il proverbio, all’epoca probabilmente era solo una filastrocca in latino che serviva a ricordarsi dei giorni di chiusura e col tempo ha assunto connotazione negativa. Nella tradizione cristiana, la sventura del venerdì è dovuta all’attribuzione di quel giorno alla passione e morte di Gesù, per cui si ha in quel giorno anche l’astensione dalla carne, e il divieto di partecipare a feste e balli.
Cleopatra Gallo
Cleopatra Gallo
2025-11-13 05:42:00
Numero di risposte : 4
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In alcuni giorni è meglio non iniziare niente. Martedì, giorno dedicato a Marte, potrebbe infatti favorire le azioni burrascose, quindi meglio non iniziare nulla. Il Venerdì invece è meglio non sposarsi, pochè secondo la cabala è il giorno in cui sono stati creati gli spiriti maligni. né di venere né di marte non si sposa né si parte, né si dà principio all’arte
Adriana Esposito
Adriana Esposito
2025-11-13 05:15:03
Numero di risposte : 5
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Secondo questo detto tipicamente scaramantico nei giorni di martedì e di venerdì non ci si dovrebbe sposare e neanche intraprendere un viaggio, ma il proverbio continua: Il motivo di queste inibizioni è presto spiegato: nella cultura dell’antica Roma i giorni della settimana erano dedicati alle Divinità. Infatti il martedì era stato consacrato a Marte, dio della guerra, mentre il venerdì a Venere, dea dell’amore ma anche della femminilità lussuriosa e ingannatrice. Per questi motivi i nostri padri latini, spinti da un’irrefrenabile superstizione e dalla voglia di dominare e esorcizzare il fato, associarono i due giorni “negativi” della settimana all’avvio delle principali attività della vita comune: il matrimonio, i viaggi, il lavoro. Oggi il proverbio “né di Venere né di Marte non si sposa e non si parte né si da principio all’arte” rimane un retaggio dei tempi passati, ma ciò non impedisce ad alcuni di noi di continuare a osservarlo scrupolosamente.
Maika Moretti
Maika Moretti
2025-11-13 04:52:13
Numero di risposte : 2
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Secondo i fautori di questo detto non è opportuno intraprendere niente in questi due giorni perché il martedì appartiene a Marte, il Dio della guerra, mentre il venerdì è il giorno in cui furono creati gli spiriti maligni. In Norvegia, invece, ci si sposa più spesso di venerdì, perché lo si ritiene il giorno romantico per eccellenza, sotto la protezione di Venere, dea dell'amore e dell'armonia. Inutile dire che nessuna delle due tesi ha il minimo fondamento.
Emanuela Caruso
Emanuela Caruso
2025-11-13 02:30:45
Numero di risposte : 8
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Né di venere, né di marte non si sposa né si parte, né si dà principio all’arte. Il Martedì appartiene a Marte, il Dio della guerra, quindi il matrimonio potrebbe incominciare col piede di guerra. Il Venerdì, secondo la Cabala, l’insieme degli insegnamenti esoterici e mistici propri dell’ebraismo rabbinico, è il giorno in cui furono creati gli spiriti maligni. Il Venerdì è anche il giorno di Venere, dea dell’amore e della bellezza femminile, quindi il venerdì è sotto l’influenza della femminilità,lussuriosa e ingannatrice. Nell’antica Roma il martedì e il venerdì erano i giorni di chiusura dei “magistrali”, gli uffici preposti, alle autorizzazioni e licenze, e dunque non si poteva richiedere licenza di matrimonio, permesso di viaggio e permesso per le osterie.
Annunziata Rossi
Annunziata Rossi
2025-11-13 00:30:14
Numero di risposte : 6
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Né di Venere né di Marte, non si sposa e non si parte, né si dà principio all’arte. Era, per esempio, credenza molto radicata che l’anno iniziato di venerdì sarebbe stato sfortunato e funestato da calamità, carestie e ogni genere di sventure. Oltre alle proibizioni citate dai proverbi di non partire per un viaggio o di celebrare un matrimonio, molte altre erano le attività sconsigliate il venerdì. Non bisognava tagliarsi le unghie perché altrimenti non sarebbero ricresciute né i capelli perché altrimenti sarebbero caduti; non bisognava ridere perché, secondo la spiegazione popolare, il venerdì era il giorno di Cristo e, per questo motivo, le ragazze non dovevano pettinarsi o acconciarsi i capelli.