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Chi sono le tre dee della mitologia?

Piersilvio Mancini
Piersilvio Mancini
2025-10-04 16:12:03
Numero di risposte : 5
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Le tre dee vergini della mitologia greca sono Artemide, dea della caccia e della luna; Atena, dea della saggezza e dei mestieri; Estia, dea del focolare e del tempio, che personificano rispettivamente gli aspetti di indipendenza, di attività e di non-rapporto propri della psicologia della donna. Artemide ed Atena sono archetipi orientati verso l’esterno e la realizzazione, mentre Estia è rivolta al mondo interno. Tutte e tre rappresentano nella donna spinte interne a sviluppare i propri talenti, a cercare di raggiungere i propri interessi, a risolvere i problemi, a confrontarsi con gli altri, ad esprimere se stesse a parole o attraverso forme d’arte, a mettere ordine nell’ambiente che le circonda, o a condurre una vita contemplativa. Soltanto loro, tra tutti gli dèi, le dee e i mortali, sono rimaste indifferenti al potere irresistibile di Afrodite, dea dell’amore che accende la passione e suscita sentimenti appassionati.
Sebastian Lombardi
Sebastian Lombardi
2025-09-27 08:13:12
Numero di risposte : 5
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Sono tre: Cloto, la ‘filatrice’ della vita; Lachesi, la ‘fissatrice della sorte’ toccata all’uomo; Atropo, la ‘irremovibile’ fatalità della morte. Sono figlie di Zeus e di Temi; secondo un’altra genealogia sono figlie della Notte. Esse rassomigliano alle Chere senza divenire, come quelle, demoni violenti e sanguinari. A Roma furono dette Parche.
Samuel Rossetti
Samuel Rossetti
2025-09-14 23:24:23
Numero di risposte : 5
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Le Moire greche o Parche, come le chiamavano i Romani, erano le tre divinità dalle quali i Greci credevano che dipendesse la durata della vita. Egli cita le tre Moire (Cloto, Lachesi e Atropo) nella sua opera Teogonia: la Moira Cloto, “la filatrice”, intrecciava le fibre e formava il filo (la nascita); invece, la Moira Lachesi, “la misuratrice”, avvolgeva il filo sul fuso e ne stabiliva la lunghezza (la durata della vita); infine, la Moira Atropo, “colei che non si può evitare”, recideva il filo con lame affilate (decideva quindi la morte). Le tre Moire greche, cioè le divinità del destino, sono donne perché i Greci pensavano che, essendo la vita un dono della madre, anche la morte dipendesse da un’entità di natura femminile.