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Cos'è il Tartaro nella mitologia?

Gianluca Costa
Gianluca Costa
2025-09-15 19:59:12
Numero di risposte : 8
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Tartaro indica, nella Teogonia di Esiodo, il luogo inteso come la realtà tenebrosa e sotterranea, e quindi il dio che lo personifica, venuto a essere dopo Caos e Gea. Zeus vi rinchiuse i Titani, stirpe divina e padri degli dei dell'Olimpo, dopo averli sconfitti a seguito della Titanomachia. Lì, inoltre, si trovavano altri mostri come, ad esempio, le Arai, ma anche mortali puniti per i loro gravi misfatti come Tantalo. Secondo Graziano Arrighetti, Esiodo rende la posizione spaziale del Tartaro incongruente, dacché mescola descrizioni "orizzontali" e "verticali", ossia dipinge il luogo come "ai confini della terra" e contemporaneamente come al di sotto della terra. Nella visione verticale viene descritto come una voragine buia, talmente profonda che lasciandovi cadere un'incudine questa avrebbe impiegato nove giorni e nove notti per toccarne il fondo. In Apollodoro Tartaro è il luogo tenebroso dell'Ade dove Urano rinchiuse i Ciclopi. Col tempo la parola Tartaro venne confusa e assimilata a una generica definizione di inferno.
Vito Morelli
Vito Morelli
2025-09-15 17:27:58
Numero di risposte : 5
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Tartaro è un luogo sotterraneo destinato dalla mitologia classica a sede dei morti e prigione degli empi. La cosmogonia e la teogonia greche immaginarono che il T. si fosse staccato dalla Terra non appena questa, in principio, nacque dal Caos. Il Tartaro è distante dalla terra quanto questa dal cielo, poggiavano le fondamenta della terra stessa e del mare. Vi erano stati relegati, dal timore del padre Urano, i Titani e i Centimani, ai quali, dopo molteplici vicende dai palesi significati naturalistici, si aggiunsero Tifeo, i giganti e, in tempi diversi, eroi come Issione, Sisifo, Tizio, le Danaidi, Tantalo. Col tempo, l'uso del termine T. si generalizzò e, passando a significare dapprima la parte più oscura e profonda dell'Erebo, giunse a identificarsi con esso e venne adoperato indifferentemente con altri appellativi (Inferno, Averno, Orco, Ade), a indicare l'oltretomba.
Riccardo Ferraro
Riccardo Ferraro
2025-09-15 15:45:08
Numero di risposte : 4
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Nella tradizione letteraria greca e latina, il luogo dove Zeus relegò i Titani vinti. Nell’Iliade il T. è nettamente distinto dagli Inferi, sede dei morti: è sotto l’Ade – in Esiodo sotto la terra – alla stessa distanza che separa il cielo dalla terra. Gli abitanti del T. non sono i morti umani, bensì esseri mitici mostruosi. La precisa distinzione cosmografica originaria tra T. e Inferi pare sia andata confondendosi nel corso dei secoli: se alcuni passi poetici del 5° sec. a.C. definiscono il T. come un recesso particolarmente profondo dell’Ade, successivamente i due nomi indicano, indifferentemente, l’aldilà sotterraneo. In questo significato di inferno il termine è usato anche nella tradizione letteraria italiana.