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Cos'è la prigione del Tartaro?

Marco Rossi
Marco Rossi
2025-09-15 20:30:00
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Luogo sotterraneo destinato dalla mitologia classica a sede dei morti e prigione degli empi. La cosmogonia e la teogonia greche immaginarono che il T. si fosse staccato dalla Terra non appena questa, in principio, nacque dal Caos. Vi erano stati relegati, dal timore del padre Urano, i Titani e i Centimani, ai quali, dopo molteplici vicende dai palesi significati naturalistici, si aggiunsero Tifeo, i giganti e, in tempi diversi, eroi come Issione, Sisifo, Tizio, le Danaidi, Tantalo. Col tempo, l'uso del termine T. si generalizzò e, passando a significare dapprima la parte più oscura e profonda dell'Erebo, giunse a identificarsi con esso e venne adoperato indifferentemente con altri appellativi, a indicare l'oltretomba. Circondato dallo Stige, fortificato da mura metalliche guardate dai Centimani, custodito da una porta di diamante vegliata da Tisifone, percorso dai fiumi infernali Acheronte, Flegetonte, Cocito e Lete, con le sedi favolose e terribili della Notte, del Sonno, della Morte e di Ades, il T. aveva un solo ingresso, nell'estremità occidentale della terra, ma accessi dovunque fossero antri profondi, tra i quali famosi erano quelli di Cuma e Colono.
Artemide Gatti
Artemide Gatti
2025-09-15 19:29:20
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Nelle Scritture Greche Cristiane, condizione degradata, paragonabile a una prigione, in cui furono confinati gli angeli disubbidienti dei giorni di Noè. Il Tartaro denota l’infima condizione di degradazione di quegli angeli ribelli.
Barbara Longo
Barbara Longo
2025-09-15 17:22:42
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Tartaro indica, nella Teogonia di Esiodo, il luogo inteso come la realtà tenebrosa e sotterranea, e quindi il dio che lo personifica, venuto a essere dopo Caos e Gea. Tartaro è considerato il procreatore, insieme con Gaia, di Tifone. Nella visione verticale viene descritto come una voragine buia, talmente profonda che lasciandovi cadere un'incudine questa avrebbe impiegato nove giorni e nove notti per toccarne il fondo. In Apollodoro Tartaro è il luogo tenebroso dell'Ade dove Urano rinchiuse i Ciclopi. La parola Tartaro venne confusa e assimilata a una generica definizione di inferno.