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Perché il tartaro si chiama tartaro?

Giulio Testa
Giulio Testa
2025-10-15 10:19:14
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Il testo non contiene informazioni che rispondano direttamente alla domanda "Perché il tartaro si chiama tartaro?". Pertanto, la risposta è: none
Aldo Gentile
Aldo Gentile
2025-10-08 03:10:23
Numero di risposte : 4
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Il tartaro si chiama tartaro perché deriva dal greco ταράσσω, "turbo", "sconvolgo". La cosmogonia e la teogonia greche immaginarono che il T. si fosse staccato dalla Terra non appena questa, in principio, nacque dal Caos. L'Erebo, anch'esso posto sottoterra, era il tenebroso regno dei morti concepito come sede dei malvagi e contrapposto all'Eliso, sede dei giusti. Col tempo, l'uso del termine T. si generalizzò e, passando a significare dapprima la parte più oscura e profonda dell'Erebo, giunse a identificarsi con esso. Il T. aveva un solo ingresso, nell'estremità occidentale della terra, ma accessi dovunque fossero antri profondi, tra i quali famosi erano quelli di Cuma e Colono. Vi era preposto il dio Ades; traghettatore era Caronte, giudici Minosse, Eaco e Radamanto, guardiano il cane trifauce Cerbero. Lo stesso termine T. è divenuto poi sinonimo erudito dell'Inferno cristiano sia nell'uso metaforico del nome, per indicare il diavolo, sia nell'uso dell'aggettivo derivato, a significare tutto ciò che ha a che fare con l'Inferno. All'uno e all'altro uso dev'essere riportato l'aggettivo "tartareum". Il "Tartareum praeceps" contrapposto ai "secreta poli", l'uno incomprensibile al volgo, gli altri appena penetrati da Platone.
Dino Amato
Dino Amato
2025-10-06 10:41:26
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Nessuna informazione, ovvero altre non pertinenti alla domanda.
Egisto Sanna
Egisto Sanna
2025-09-24 18:34:51
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Il tartaro si chiama tartaro perché deriva dall'alterazione di Tataro, per accostamento a Tartaro, l’oltretomba della mitologia classica. Con questo nome furono indicati nell’Occidente cristiano i Tatari, la stirpe guerriera di razza mongolica che nel 13° sec. creò in Asia un grande impero e minacciò e invase l’Europa orientale. In gastronomia, invece, si trovano diverse preparazioni a lui dedicate: carne alla tartara, salsa tartara e zuppa tartara. Carne alla tartara è una vivanda composta di carne di manzo cruda, tritata, condita variamente. Salsa tartara è una variante della salsa maionese, ottenuta sbattendo tuorli d’uova sode con olio versato a goccia a goccia e succo di limone. Infine, zuppa tartara è un dolce freddo composto di savoiardi inzuppati in un liquore dolce e disposti a strati alterni con ricotta lavorata con zucchero, rum e cannella.
Enrico Colombo
Enrico Colombo
2025-09-15 21:45:12
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Il tartaro della botte è particolarmente ricco di un acido, l’acido tartarico, e proprio le sue capacità corrosive hanno suggerito un richiamo all’inferno classico. Nel mito greco, il Tartaro è una figura sublime e terrificante. È dipinto sia come divinità primigenia, assieme a Caos e Gaia, sia come sconfinato abisso infernale. Il nome di una specifica tribù, Tatar, che probabilmente deriva dall’aggettivo mongolo tatari, cioè balbuziente, fu assimilato a un nome noto che già ispirava qualcosa di infernale. Così l’antica suggestione di un abisso divino percorre ancora la nostra lingua.