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Come si chiama il paradiso nella mitologia greca?

Mariapia Verdi
Mariapia Verdi
2025-09-30 23:35:08
Numero di risposte : 7
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I Campi Elisi, Elisio o Esilio, sono, secondo la mitologia greca e romana, il luogo nel quale dimoravano dopo la morte le anime di coloro che erano giudicati buoni da Minosse, Eaco e Radamante, i giudici delle anime. Nell'Odissea, Omero ricorda che i Campi Elisi saranno la destinazione di Menelao, amato appunto dagli dèi, poiché genero di Zeus in quanto marito di Elena, dandoci anche una descrizione del luogo (libro IV, 562-569): un luogo in cui per i mortali la vita è bellissima, mai toccata da neve o pioggia, né dal freddo, ma con eterni soffi di zefiro, rinfrescanti per gli uomini, mandati da Oceano. I Campi Elisi si presentano come immensi campi fioriti, dove si vive perennemente sereni. Nell'Eneide di Virgilio, Enea, dopo la sua fuga da Troia, arriva in Campania, al lago d'Averno, per consultare la Sibilla; ella lo accompagna fino ai Campi Elisi, dove incontra suo padre Anchise, deceduto da poco.
Giuseppina Vitali
Giuseppina Vitali
2025-09-29 21:45:20
Numero di risposte : 6
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Nelle concezioni religiose greche, dimora ultraterrena di uomini eletti; ma lo stesso nome è dato a due luoghi concepiti in maniera affatto diversa. Esiste un E. conosciuto già da Omero, che lo pone ai confini del mondo, facendone la sede di eroi sottratti al fato di morte per speciale privilegio, da identificare con le Isole dei Beati di cui parla Esiodo. In un’altra prospettiva, si indica con E. un luogo dell’Ade riservato a coloro che ben operarono in vita .
Angelina De Santis
Angelina De Santis
2025-09-16 08:11:52
Numero di risposte : 3
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I mitologici Campi Elisi facevano parte dell’Ade e possono essere equiparati al Paradiso cattolico, dove però la beatitudine non era legata alla presenza divina, bensì alla bellezza della natura e a un clima eccezionale. Omero, nell’Odissea, descrive i Campi Elisi come un luogo di pace e delizia, dove “non c’è mai neve né il crudo inverno né pioggia, ma sempre l’Oceano manda soffi di Zefiro dall’acuto sibilo per dare refrigerio agli uomini”. Questo paradiso in terra era posto ai confini del mondo e qui si trovavano immensi campi fioriti e regnava una perenne serenità. Anche Virgilio (70 a.C.-19 a.C.), nell’Eneide (libro VI), descrive i Campi Elisi, come un luogo stupendo, dove tra prati e boschi, le anime beate vagavano indisturbate, continuando a coltivare le normali attività della vita quotidiana.