Cosa significa giurare sullo Stige?
Jole Marini
2025-10-16 00:40:23
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: 9
Giurare sullo Stige significa legarsi con un giuramento inviolabile, che non invoca alcuna potenza celeste, ma il fiume infernale dello Stige, che cingeva gli atri di Dite.
Questo giuramento era ritenuto sicuro ed inviolabile, perché sullo spergiuro incombeva la pena, temuta in primo luogo dagli déi, di non poter accedere in caso di colpa ai simposi degli déi per un certo numero di anni.
La Necessità dunque è molto ben simboleggiata dallo Stige, fiume fatale da cui non si ritorna.
Pertanto se è tolta la possibilità di offendere, o se da un patto infranto derivi un pericolo di rovina o di diminuzione dello stato o degli introiti, allora di certo i patti stipulati possono essere ritenuti sacri e per così dire confermati col giuramento dello Stige.
Gianleonardo Villa
2025-10-10 19:28:40
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: 4
Nell'antica Grecia per gli dei olimpici il giuramento era di fondamentale importanza. Consisteva nel recitare la formula solenne nelle acque dello Stige, fiume che scorre per nove volte attorno al regno dell'Ade. Qualora una divinità, dopo aver compiuto il rito, non avesse rispettato la sua promessa, infrangendo il giuramento, veniva esiliata dall'Olimpo. Per gli esseri umani, il giuramento solenne prevedeva la formula nelle acque dello Stige, in cielo e sulla Terra, in modo che queste potenze immortali potessero punire anche con la morte lo spergiuro.
Marzio Serra
2025-10-02 01:43:20
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: 6
Gli dei chiamavano a testimone nei loro giuramenti il fiume, ma lo temevano profondamente: infatti, il giuramento sullo Stige era inviolabile e se un dio mentiva, Zeus lo obbligava a bere l’acqua del canale.
Se il dio aveva mentito, passava un anno in coma e nove anni lontano dai simposi.
Il nome Stige deriva dal greco Στύξ e, per gli antichi commentatori della Divina Commedia, deve essere interpretato come ‘tristizia’, probabilmente derivato dal commento di Servio all’Eneide VI 134: “a tristitia Styx dicta est”.
Il significato allegorico attribuito al fiume, invece, bisogna intenderlo come afferma il Vellutello: “Dicono alcuni che ‘l bollor di questo fonte moralmente significa il ribollimento che fa il sangue intorno al cuore dell’iracondo: il riversare, quello che fa la collera che si mostra fuori per lo volto: il qual vizio si punisce… dentro a la palude Stigia… La sua acqua, la qual è buia molto più che persa, significa la mente de l’iracondo esser cieca, e privata d’ogni lume di ragione”.
L’oceano diventa Stige, acque nelle quali muoiono migliaia di persone giorno dopo giorno.
Andrea Marini
2025-09-30 04:35:37
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: 8
Stige assieme a loro andò in aiuto di Zeus nella lotta contro i giganti garantendogli la vittoria.
Zeus, per dimostrarle la sua riconoscenza le conferisce il potere di essere garante del giuramento pronunciato dagli dei.
Nella Teogonia, a riguardo, così si legge nei versi 781-785 “E se mentisce alcuno dei Numi immortali, il Croníde Iride invia, che rechi da lungi, in un calice d’oro, il giuramento solenne, la celebre gelida linfa che scaturisce giú da un’irta precipite roccia.”
In pratica quando un Dio faceva un giuramento la messaggera degli Dei Iride doveva riempire un orcio d’oro dell’acqua del fiume Stige che portava sul monte Olimpo come una sorta di testimone del giuramento fatto.
Malasorte e Sventura capitava a chi usava infrangere giuramento.
Nel poema infatti si spiega che il traditore veniva colto da paralisi per un anno intero ed esiliato dall’Olimpo per nove anni periodo in cui non poteva avere contatti neanche con gli altri dei.
Tale forma di esilio si interrompe allo scoccare del decimo anno.
Conosciamo la valenza magica del numero 9 come numero perfetto in quanto risultato del 3 x 3.
Quindi sicuramente i 9 anni non sono stati scelti a caso.
Armando Monti
2025-09-16 18:53:35
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: 4
Il nome in greco è femminile e, quando è inteso come una personificazione, indica una figlia della Notte e di Erebo oppure una delle Oceanine figlie di Oceano e di Tetide.
Questo è ciò che serve agli dei per solenne giuramento.
chi lo trasgredisce è punito con un anno di sonnolento stupore e nove anni di segregazione.
Egli pure conosce il supremo giuramento degli dei per l'acqua di Stige, anche da sola, ma in unione specialmente a Terra e Cielo;
Stige dunque rappresenta il mondo sotterraneo, e la concezione omerica coincide con quella esiodea;
così l'espressione "acqua di Stige" viene usata nell'Iliade VIII, 369, per indicare complessivamente l'oltretomba, quasi confine di esso.
Nell'Odissea invece la concezione topografica dell'oltretomba sembra diversa, o per lo meno è più specificata;
leggiamo in essa (X, 514) che dallo Stige deriva il Cocito, il quale, al pari dell'altro fiume, il Flegetonte, si getta nell'Acheronte.
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