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Qual è il significato esoterico di Atena?

Giulietta Fontana
Giulietta Fontana
2025-05-07 13:49:26
Numero di risposte: 1
La Dea della sapienza, come al solito armata, con alabarda nella mano sinistra, senza rinunciare alla propria grazia e sensuale femminilità, addomestica ed ammansisce il feroce centauro, simbolo di contrasto tra istinto e ragione, tra la bestia e l’uomo. La Dea-guerriera, che nasce dalla testa di Zeus già adulta ed armata, ad opera dell’ascia bipenne di Efesto mostra che la Grazia e la Bellezza della senso-percezione hanno trovato spazio nella logica e nell’istinto, l’immaginazione ha “sposato” la razionalità generando l’intuizione, vero strumento di conoscenza e quindi di controllo delle forze brute della natura. La somiglianza della Dea, più adulta e consapevole ma con la stessa grazia, con la Venere della nascita dello stesso autore, mostra di come Atena sia una Venere in armatura, una bellezza “consapevole”, autonoma, un’immaginazione diventata intuizione, forza e conoscenza attiva. La forza della Materia, la sua bellezza e la sua stessa sublimazione: Giunone, Venere e Atena, tre archetipi e tre stadi dell’Opera, tutto attraverso il femminile la redenzione dell’Uomo. H. von Aachen, Pallas Athena, Venus e Juno, 1593, olio su tela, Museum of Fine Arts, Boston: il pomo della discordia vinto da Venere, ingelosisce Giunone ma sembra poco interessare la più giovane Atena.
Rosanna Morelli
Rosanna Morelli
2025-05-01 12:18:08
Numero di risposte: 2
Atena ha avuto nel tempo numerosi appellativi. Pallade è il più comune, ma non è chiara l’origine. Secondo alcune teorie potrebbe derivare dal greco πάλλω che significava “scagliare” e si riferiva alla lancia, oppure da παλλακίς, cjhe voleva dire “giovane”. Secondo un’altra affascinante teoria, pallade era la compagna di giochi di Atena durante l’infanzia, ma la dea la uccise per errore e, in preda al rimorso, ne assunse il nome. Glaucopis è un altro epiteto, molto comune in poesia e significa letteralmente “con lo sguardo scintillante”. In alcune opere di Omero invece viene definita Tritogenia, per indicare il padre Tritone oppure il luogo di nascita che potrebbe essere identificato con il lago Tritone in Africa. Ma è soprattutto la civetta, simbolo della filosofia e della saggezza, che accompagna sempre il profilo della dea sulle numerose monete a lei dedicate e coniate dalla Zecca di Atene, sua città prediletta. L’animale è presente fin dai poemi di Omero e comparirà anche accanto alla dea romana Minerva. La civetta che apparve per la prima volta 2500 anni prima.
Maruska Ricci
Maruska Ricci
2025-04-19 01:59:12
Numero di risposte: 2
Atena era la dea patrona di Atene. Rappresentava la virtù della saggezza, e quindi la serenità e la profondità di coloro che hanno fatto della riflessione e del discernimento la guida delle loro azioni. La guerra che Athena rappresenta è combattuta in un luogo unico, perché deve aver luogo dentro di noi, piuttosto che fuori con altre persone. Una battaglia tra le nostre debolezze e le nostre forze, con la guida della saggezza che illumina i passi di chi sa riconoscere il bene. Strana dualità: saggezza e guerra; discernimento e coraggio; riflessione e azione. L’immagine di Atena come simbolo, di questa e di molte altre riflessioni, mi ha sempre ispirato il necessario equilibrio di cui abbiamo bisogno nella vita, e mi ha spinto alla conquista della mia natura migliore, che associo alla conquista della vera felicità.