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Chi scende negli inferi nell'Eneide?

Maddalena Caruso
Maddalena Caruso
2025-10-01 15:39:39
Numero di risposte : 9
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Nel mondo latino la discesa agli inferi è stata ripresa da Publio Virgilio Marone nell’Eneide Enea, con l’aiuto della Sibilla Cumana e munito del ramo d’oro, dono superbo per ottenere il passaggio da Caronte, entra vivo nel regno di Dite Enea trova il padre Anchise, il quale lo guida attraverso le anime dei morti e gli mostra quelle di coloro che ancora devono nascere, i suoi futuri discendenti, da Romolo ad Augusto. Enea è alla ricerca delle ragioni stesse della fine di Troia e del suo doloroso peregrinare, e Anchise gli mostra non solo il suo destino, ma anche quello di tutta la sua stirpe. superati i guardiani Caronte e Cerbero, si ode il pianto dei bambini non nati, poi c’è Minosse, il giudice infernale che interroga i morti, ne apprende i delitti e assegna i giudici e quindi la pena.
Miriana Pagano
Miriana Pagano
2025-09-20 00:08:17
Numero di risposte : 2
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Enea, entrato vivo negli inferi, incontra Didone e, nei Campi Elisi, suo padre Anchise, il quale gli mostra i suoi futuri discendenti, da Romolo ad Augusto. La prima catabasi descritta è la Discesa di Ištar negli Inferi nella religione mesopotamica. In Occidente troviamo il primo esempio di catabasi nell'XI libro dell'Odissea, anche se di fatto Ulisse non entra nel regno dei morti, ma rimane sulla soglia. Nella mitologia greca sono famose la discesa agli inferi di Eracle, durante la sua ultima fatica; quella di Orfeo per ritrovare la sua amata Euridice; quella di Teseo con l'amico Piritoo. La Discesa di Cristo agli inferi è un altro esempio di catabasi. Anche il profeta Maometto compì un viaggio all'Inferno dopo essere stato in Paradiso, secondo i Libri della Scala, testi escatologici islamici scritti nel Medioevo.