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Come si conclude il mito di Prometeo?

Maddalena De Angelis
Maddalena De Angelis
2025-11-15 22:05:25
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Un giorno Ercole vide l'aquila straziare Prometeo incatenato; col permesso di Giove, suo padre, abbattè allora il rapace e spezzò le catene: Giove dall'Olimpo, volgendo gli occhi al cielo, annunciò a Prometeo che lo rendeva libero. A quel punto Prometeo gli espresse il desiderio di restare per sempre su quel monte, così, guardandolo, gli uomini si sarebbero rammentati che era stato lui a dar loro il fuoco. Fu trasformato, subito, in una grande e maestosa roccia.
Piersilvio Verdi
Piersilvio Verdi
2025-11-15 21:59:15
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Sulle desolate rupi della Scizia, ai margini del mondo civilizzato, Efesto – su ordine di Zeus che è irato col titano, perché ha disubbidito più volte ai suoi ordini – incatena Prometeo alla roccia. Il vecchio Oceano, padre di Climene, accorre sulla rupe per cercare di mettere pace tra Zeus e Prometeo, ma non vi riesce. Prometeo, anzi, rivela a Zeus di conoscere una profezia segreta sul destino del sovrano celeste, che nemmeno la pena più atroce lo costringerà a svelare. Zeus, furente, fa sprofondare il titano negli abissi al centro della Terra, in un tremendo terremoto. Un’aquila, mandata sempre da Zeus, infliggerà a Prometeo un atroce supplizio, rodendogli il fegato.
Ippolito Longo
Ippolito Longo
2025-11-15 18:24:08
Numero di risposte : 8
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Dopo ben tremila anni Ercole, figlio di Zeus, passò sul monte in cui l'eroe soffriva incatenato. Con una freccia trafisse l'aquila che tormentava Prometeo e ne spezzò le catene: il titano che aveva plasmato l'uomo e gli aveva donato il fuoco era di nuovo libero. Il titano era immortale e durante la notte le ferite guarivano. Lì, ogni giorno, un'aquila gli avrebbe squarciato il ventre e dilaniato il fegato per l'eternità. Zeus mandò Pandora come regalo a Epimeteo, affinché la sposasse e lei potesse, poi, punire il genere umano. Poco dopo, però, siccome la giovane era curiosa aprì un vaso che Epimeteo teneva nascosto. Al suo interno si trovavano tutti i mali che potevano colpire l'uomo e che erano stati chiusi lì da Prometeo stesso: le malattie la pazzia, la fatica , la passione, la vecchiaia e la morte. Non appena il vaso fu aperto, questi mali si sparsero subito tra gli uomini e solo la speranza, anche lei nel vaso, da quel giorno poté dare conforto gli esseri umani nei momenti peggiori.