Cosa succede dopo il diluvio di Deucalione e Pirra?
Nicoletta De luca
2025-11-18 07:27:47
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: 5
Dopo il diluvio, Deucalione e Pirra, gli unici sopravvissuti, osservano smarriti la desolazione che li circonda.
Il mondo è pesantemente segnato dal diluvio che ha travolto la maggior parte degli esseri viventi e ha fatto morire di fame e di sete i pochi che inizialmente aveva risparmiato.
La loro sopravvivenza è un’eccezione alla regola, un imprevisto nel drammatico imprevisto della catastrofe.
Ma soprattutto il prodigio che ha concesso all’umanità di perpetrarsi e rifiorire.
Con loro potrà realizzarsi quella che nelle prime pagine del libro Giove ha profetizzato come «una razza diversa dalla precedente per la sua mirabile nascita».
Giove, non appena vide che il mondo era inondato dalle acque paludose e che di tante migliaia di uomini ne era sopravvissuto soltanto uno e solo una delle altrettante migliaia di donne, entrambi senza colpe, entrambi devoti agli dei, disperse le nubi e fatti allontanare dall’Aquilone i nembi mostrò le terre al cielo e il cielo alle terre.
Pirra e Deucalione si recano al tempio della dea Temi e invocano l’aiuto degli dei.
La dea si commuove e dice loro: «Allontanatevi dal tempio e copritevi il capo, sciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della gran madre».
I sassi cominciarono a perdere la loro durezza e rigidità, e man mano a diventare molle sostanza e dopo ciò a assumere una forma.
Vito Morelli
2025-11-18 06:42:20
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: 8
Dopo nove giorni, smise di piovere, le acque si ritirarono e l’arca rimase incagliata sulla vetta del Parnaso.
Deucalione e Pirra uscirono sulla prua e rimasero sgomenti: un panorama spettrale si aprì ai loro occhi, fatto di desolazione e rovina.
“E adesso? – chiese Pirra al marito – cosa faremo adesso?”
Deucalione rispose: “Adesso dobbiamo cercare l’oracolo di Temi.
Mio padre Prometeo mi ha detto che lì troveremo le istruzioni per questa nuova vita”.
Il nuovo essere umano era finalmente comparso sulla terra a seguito del diluvio di Deucalione e Pirra.
Come da accordo fra Zeus e Prometeo – poiché Zeus aveva accolto la proposta che Prometeo gli aveva bisbigliato all’orecchio – l’oracolo disse così: “Uscite dal tempio e gettate dietro le vostre spalle le ossa della Gran Madre”.
I due anziani si guardarono, come a dire “Eh?! Cosa dobbiamo fare?!”.
Pirra ebbe un’illuminazione: “Ma sì! Dobbiamo lanciare pietre, pietre alle nostre spalle! Deucalione, rifletti: la Grande Madre è la terra, no? Le sue ossa sono le pietre.
Dai, vediamo cosa succede.”
I due cominciarono a lanciar massi alle loro spalle e – miracolo! – quelli lanciati da Pirra diventavano donne, quelli lanciati da Deucalione diventavano uomini.
La terra, quindi, fu ripopolata da una nuova generazione di umani.
Erano virtuosi? Bah, forse per i primi tempi lo sono stati.
Poi, si sa, la natura umana è capricciosa.
In ogni caso, per un po’ vissero felici e contenti, con buona pace di Zeus e dei suoi fulmini.
Violante Battaglia
2025-11-18 04:49:59
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: 6
Su ciò che avviene dopo il diluvio esistono due versioni, che comunque portano allo stesso epilogo.
Secondo una prima versione essi hanno, come premio per la loro virtù, diritto ad un desiderio, ed essi chiedono di avere con loro altre persone.
Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena, e queste non appena toccano terra si mutano in persone, in uomini quelle scagliate da Deucalione, in donne quelle scagliate da Pirra.
Secondo un differente racconto l'idea di gettare pietre deriva da una profezia dell'oracolo di Temi, che indicava ai due di lanciare dietro di loro "le ossa della grande madre".
Essi comprendono allora che l'oracolo si riferisce alla Terra, ricordiamo che entrambi sono figli di Titani, e che le ossa della Terra sono le pietre, quindi se le lanciano alle spalle e queste si tramutano in uomini e donne ripopolando la terra.
Sabatino Ferrara
2025-11-18 02:32:44
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: 6
Dopo la catastrofe, Deucalione e Pirra navigarono per giorni in un mondo completamente sommerso, fino a quando le acque non iniziarono a ritirarsi.
Alla fine, la loro arca si fermò sulla cima del monte Parnaso, luogo sacro per i greci, simbolo di rifugio e redenzione.
Scesi dall’arca, Deucalione e Pirra si ritrovarono in una terra devastata e deserta, senza altri esseri umani.
Consapevoli del compito assegnato loro dagli dei, decisero di consultare l’oracolo di Temi, dea della giustizia, per chiedere come avrebbero potuto ripopolare la terra senza infrangere le leggi divine.
L’oracolo suggerì loro di “gettare le ossa della madre” dietro di sé, un enigma che lasciò inizialmente i due sposi confusi.
Dopo una riflessione, compresero che “la madre” era simbolicamente la Terra stessa, e le sue ossa erano le pietre.
Così, raccolsero delle pietre e le gettarono alle loro spalle: quelle lanciate da Deucalione si trasformarono in uomini, mentre quelle lanciate da Pirra divennero donne.
In questo modo, l’umanità rinasce dalle pietre, elementi solidi e immutabili, simbolo di resistenza e forza.
La nuova umanità creata da Deucalione e Pirra era più forte e resistente rispetto a quella precedente, un dono degli dei per onorare la pietà e la dedizione dei due sopravvissuti.