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Qual è il mito di Estia?

Pietro Galli
Pietro Galli
2025-05-23 16:43:20
Numero di risposte: 1
Pur essendo una delle divinità olimpiche, Estia non era spesso oggetto di miti e racconti, ma la sua presenza era considerata essenziale per la vita quotidiana e familiare degli antichi greci. Il mito del fuoco sacro di Estia sopravvive anche oggi nei nostri tempi moderni quando si disputano le Olimpiadi. La fiamma, infatti, è uno dei simboli dei Giochi olimpici e le sue origini risalgono a quel fuoco che era tenuto acceso per tutto il periodo delle celebrazioni delle Olimpiadi antiche. Il mito di Estia in Storia dell’Arte Nonostante sia una delle divinità maggiori dell’Olimpo, sono poche le volte in cui la sua figura appare in pittura o scultura antiche. Nella tradizione artistica occidentale, il mito di Estia non è stato un soggetto così comune come quello di altre divinità o figure mitologiche greche. Tuttavia, ci sono opere d’arte che potrebbero essere associate al suo culto o che potrebbero raffigurare il suo simbolismo, come ad esempio dipinti di scene domestiche o di rituali sacri legati al fuoco. Nel corso della Storia dell’Arte, il focolare domestico e il concetto di casa come luogo di sicurezza e armonia sono stati spesso rappresentati in varie situazioni. Nondimeno, le rappresentazioni esplicite della figura mitologica di Estia sono state meno comuni rispetto ad altre divinità greche come Zeus, Marte, Apollo o Afrodite. La scultura più conosciuta di Estia si trova in Italia, nella Collezione Torlonia a Roma. L’opera è conosciuta con il nome di Hestia Giustiniani, si tratta di una copia romana di un originale di bronzo. La dea è rappresenta con un peplo, un abito bianco tipicamente femminile dell’antica Grecia, il capo è velato. Nei fregi del Partenone, portati via dagli inglesi e oggi esposti al British Museum di Londra, si può ammirare un gruppo scultorio attribuito al grande scultore greco Fidia. Il gruppo rappresenta tre dee Estia, Dione e Afrodite. La figura mitologica di Estia è stata ripresa in epoca moderna da artisti contemporanei della Digital Art. La dea è rappresentata solitamente come una bellissima donna circondata dalla fiamma viva del fuoco, in onore del suo culto.
Quirino D'amico
Quirino D'amico
2025-05-18 13:28:01
Numero di risposte: 1
Dea degli antichi Greci, personificazione del focolare domestico. Ignota ai poemi omerici, compare per la prima volta nella Teogonia di Esiodo e negli Inni Omerici, dove è detta figlia di Crono e di Rea, sorella di Zeus. Da Zeus ottiene l’eterna verginità e l’onore di aver parte in tutti i sacrifici agli dei, che devono aver principio e fine con una libagione a E. E. aveva culto domestico in ogni casa dove sorgeva il focolare, e pubblico nella città, che custodiva il fuoco nel pritaneo. La divinità romana corrispondente era Vesta.
Concetta Martinelli
Concetta Martinelli
2025-05-07 05:50:27
Numero di risposte: 2
E' la meno conosciuta fra le dodici divinità principali dell'antica Grecia. Era tuttavia tenuta in grande onore, veniva invocata e riceveva le offerte migliori in ogni sacrificio che i mortali presentavano agli dei. Suo attributo è il focolare, santuario della pace e della concordia. Suo simbolo era il cerchio e la sua presenza era avvertita nella fiamma viva posta nel focolare rotondo al centro della casa e nel braciere circolare nel tempio di ogni divinità. Il suo culto è uno dei più semplici ed è quasi privo di leggende. In uno dei pochi episodi si narra che, corteggiata da Poseidone e da Apollo, che chiesero di sposarla, la dea chiese ed ottenne da Zeus di poter mantenere per sempre intatta la sua verginità, simboleggiata dal fuoco perpetuo che si teneva acceso in suo onore. In cambio ottenne grandi onori tra cui quello di presiedere a tutti i sacrifici, ed il culto in tutte le case degli uomini e nei templi di tutti gli dei.