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Chi era la dea del focolare domestico?

Michael Leone
Michael Leone
2025-05-07 02:13:32
Numero di risposte: 2
Dea degli antichi Greci, personificazione del focolare domestico. Era figlia di Crono e di Rea, sorella di Zeus. Da Zeus ottiene l’eterna verginità e l’onore di aver parte in tutti i sacrifici agli dei, che devono aver principio e fine con una libagione a E.. E. aveva culto domestico in ogni casa dove sorgeva il focolare, e pubblico nella città, che custodiva il fuoco nel pritaneo. La divinità romana corrispondente era Vesta.
Maruska Mancini
Maruska Mancini
2025-05-07 01:35:07
Numero di risposte: 1
Estia era la dea del focolare domestico, dell’architettura sacra e del culto familiare. Era una delle dodici divinità olimpiche, quindi, era una dea importante, oggetto di venerazione e culto. Estia, oltre ad essere la protettrice della casa e della famiglia, era la divinità venerata in occasione delle cerimonie religiose legate al fuoco sacro. Il cerchio era il suo simbolo e la sua presenza spirituale era avvertita nella fiamma viva del focolare circolare posto al centro delle abitazioni. Il fuoco di Estia rappresenta il benefico e indispensabile compagno degli uomini, il fuoco che riscalda e alimenta, che purifica e nobilita, che cuoce i cibi, che accoglie le offerte e le libagioni agli dei. Estia fu oggetto di corteggiamento da parte sia di Apollo, sia di Poseidone, la desideravano entrambi in sposa. Zeus con il consenso della stessa Estia, non acconsentì al matrimonio con nessuno dei due. Pur essendo una delle divinità olimpiche, Estia non era spesso oggetto di miti e racconti, ma la sua presenza era considerata essenziale per la vita quotidiana e familiare degli antichi greci.
Cosetta Greco
Cosetta Greco
2025-05-06 22:52:15
Numero di risposte: 1
Vesta, figlia di Saturno e di Opi, sorella di Giove, Nettuno, Plutone, Cerere, Giunone, è una figura della mitologia romana corrispondente a Estia. Vesta, la dea del focolare domestico, era venerata pubblicamente nel tempio di Vesta, i cui resti sono ancora visibili nel Foro romano, e privatamente in ogni casa romana. Il culto romano trova corrispondenza in quello greco di Estia, figlia di Crono e Rea. Vesta, dea del focolare, era associata a Vulcano, dio del fuoco, come anche dimostrato dal Portico degli Dei Consenti, dove tra le coppie dei duodecim deos Consentis trovava posto anche quella formata da Vesta e da Vulcano. A Roma i primi due fuochi sarebbero stati trasportati nella figura di Vesta, e il terzo in quella di Vulcano.
Vincenza Morelli
Vincenza Morelli
2025-05-06 22:20:24
Numero di risposte: 3
La dea greca che proteggeva ogni focolare era Estia, la romana Vesta. Ecco perché in molte religioni, oltre al dio del fuoco sotterraneo, esiste una divinità che rappresenta il focolare domestico, centro di ogni casa e simbolo stesso dell’unione familiare. Anche la città, che costituisce la ‘famiglia’ più grande, mantiene sempre acceso un fuoco comune, custodito nel tempio consacrato alla divinità del focolare. Nell’antica Grecia la divinità del fuoco domestico è Estia, che significa appunto «focolare». In ogni tempio greco c’è un angolo consacrato a Estia, così come nel più importante edificio pubblico della città. Il culto greco di Estia non raggiunse mai l’importanza di quello di Vesta a Roma. Il tempio di Vesta a Roma è circolare: non è cioè orientato secondo la posizione dei segni del cielo, ma soltanto legato alla terra. Dal tetto, aperto nel centro del tempio, esce perennemente il fumo del fuoco sempre acceso, che rappresenta il centro della città, il focolare comune al popolo romano, e insieme il simbolo del focolare domestico di ogni casa.