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Come si chiamava la dea madre?

Bortolo Fiore
Bortolo Fiore
2025-06-11 02:09:18
Numero di risposte: 1
Pachamama riflette il legame ancestrale dei popoli andini di Colombia, Ecuador, Perú, Bolivia, Cile e Argentina con la natura. Nella mitologia Inca, la Pachamama è responsabile della creazione di montagne, dei terremoti e dell’esistenza della vita sul pianeta, ma anche di semina e raccolto. Gea è la prima dea del mondo greco e poi romano. Gea nasce spontaneamente e dà vita a molte divinità legate agli elementi naturali o entità mostruose. Ixchel o Ix Chel, Dea dell’Arcobaleno o Dea della Luna, rappresenta la Madre Terra, l’energia femminile e lo spirito protettore dei luoghi di culto. La terra era sacra per i Maya e la dea madre della fertilità era conosciuta come Ixchel. Izanami è la dea legata alla creazione insieme al dio Izanagi. Izanami simboleggia la maternità e la fertilità della terra. Cihuātl era legata alla parte femminile del cosmo e all’origine dell’umanità. La figura di Gea si lega alla terra, all’agricoltura, ma anche alla donna nel ruolo di madre di tutti i viventi.
Maristella Benedetti
Maristella Benedetti
2025-06-05 02:38:01
Numero di risposte: 2
La dea sarda della bellezza e dell’amore, Cunnusa, chiamata dai Greci Afrodite, furono dedicati quasi tutti i monumenti megalitici. Il culto della Dea Madre è confermato dalle molte statuette funerarie che rivelano come in Sardegna si onorasse una divinità femminile. Era una divinità che generava per partenogenesi, “nata da sé stessa”, senza l’intervento maschile. Il suo potere era dappertutto, nelle pietre e nell’acqua, negli animali e nei fiori. I suoi seni cantavano la vita che lei dava. Lei risvegliava la terra dopo l’inverno per offrire i suoi prodotti agli uomini, facilitava la produttività degli animali. Lei era la vita, la morte e la rinascita. Successivamente si ritroveranno le figure della Dea Madre nell'età del rame sulle lamine di metallo, ma la figura divina maschile comincia già ad affiancarsi a quella della Dea Madre. Nel tempo la Dea Madre verrà sostituita da figure maschili divenendo figlia di un dio padre, moglie di un dio marito, sorella di un dio fratello, madre di un figlio dio e maschio. Poi, con la sovrapposizione culturale del Cristianesimo al Paganesimo, tutti i siti megalitici dedicati alla Dea Cunnusa furono man mano ribattezzati, letteralmente, dai sacerdoti della nuova Chiesa. La Roma imperiale identificò la divinità femminile Cunnusa come la Dea Alata, chiamata anche Dea della Vittoria, con ali aperte. Gli antichi Nuragici costruirono centinaia di pozzi sacri, riproponendo la Croce del Cunnu nell’architettura dei pozzi che nella loro mitizzazione rappresentava il ventre della Terra dalla cui natura, attraverso l’acqua che ne sgorgava, la Dea Madre donava la vita. Ecco l’ipotesi per cui la Sardegna sarebbe stata chiamata Ichnusa, cioè Terra de Is Cunnusas, delle Veneri. Da qualche parte in fondo all'anima, noi donne ricordiamo un'epoca in cui la divinità era chiamata Dea e Madre.
Teresa Vitali
Teresa Vitali
2025-05-27 05:08:43
Numero di risposte: 1
La dea madre si chiama Demetra, figlia di Crono e di Rea. Il nome di Demetra deriva da un primo elemento Δη- o Δā-, equivalente a Gā, Gaia, la «terra». Inoltre, D. ebbe una figlia, chiamata semplicemente Dèspoina, la «sovrana», in quanto non si poteva fare il suo nome. Nella tradizione vulgata, D. essendole stata rapita la figlia, corse disperata per 9 giorni e 9 notti finché Elio la informò che Persefone era stata portata via da Ade, col consenso di Zeus. Presso i Romani D. fu identificata con Cerere. Gli attributi di D. e Persefone sono: le spighe di grano, il narciso e il papavero, simbolo di fecondità, il serpente, simbolo della terra e di resurrezione, la fiaccola e il calato, cestello di spighe e frutta, e, nel culto eleusino, la cista mistica.
Stefania Milani
Stefania Milani
2025-05-22 08:08:22
Numero di risposte: 2
La Grande Dea o Dea Madre ci riporta alle civiltà più antiche e lontane, alla personificazione di un eterno femminino che appartiene a tutti i tempi e a tutte le culture. Il culto della dea madre Le origini della donna e le origini del mondo, le origini delle madri e di una Grande madre che ci porta piano piano sempre più vicini alla verità della nostra natura: Lilith, Demetra, Iside, Ishtar, Eva….chiamata in tanti e mille modi diversi, ma sempre la stessa raffigurazione della donna, nei tanti angoli del mondo e in tutte le epoche, la stessa Dea amata e adorata da tante genti, quando Dio era donna e non dispiaceva a nessuno. Dea della terra, dea della fertilità, dea protettrice delle nascite è la triplice dea. Sono madri che diventano dea madre, sono nonne che diventano grande madre, sono sorelle simbolo della dea madre, e stanno tutte una dentro l’altra e che nei momenti più incredibili si risvegliano e parlano. Qualcosa in me si risveglia e prende vita, è la Dea Madre.
Nabil Santoro
Nabil Santoro
2025-05-08 09:43:10
Numero di risposte: 2
La Dea dei serpenti è spesso vista come la Dea Madre cretese, divinità femminile venerata da almeno il 3000 a.C. fino al 1200 a.C. legata alla fertilità e alla vita, ma anche alla morte, ed identificata dagli antichi greci con Potnia theron. La Dea Madre cretese è divinità femminile venerata da almeno il 3000 a.C. fino al 1200 a.C. legata alla fertilità e alla vita, ma anche alla morte. A Creta sono state trovate statue di dee con serpenti in mano, ma anche statue di dee con altri simboli. Alcuni pensano che siano varie dee, ma prevale l'ipotesi che quelle divinità siano aspetti di un'unica Dea Madre invocata con diversi nomi e attributi a seconda della richiesta.