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Qual è la simbologia di Eros?

Domingo D'angelo
Domingo D'angelo
2025-05-10 00:39:33
Numero di risposte: 1
Eros è il dio dell’amore possente, della forza travolgente che spinge ed attrae gli uomini. I greci raffiguravano Eros come un giovinetto di aspetto bellissimo, nudo, armato di arco e frecce con cui trafiggeva d’amore il cuore dei mortali e degli dei. Le raffigurazioni artistiche di Cupido lo mostrano spesso come un bambino alato e bendato, simbolo del suo ruolo nel provocare amori ciechi e impetuosi. Nelle raffigurazioni artistiche di solito Cupido appare come un bimbo nudo e alato, spesso bendato, con arco e frecce. La sua abilità con l'arco e le frecce fa sì che coloro che vengono colpiti cadano inesorabilmente vittime del mal d’amore. Eros trafiggeva d’amore il cuore dei mortali e degli dei con le sue frecce. Noto soprattutto come il dio giovane e bello che si innamorò di Psiche, una fanciulla bellissima, e come un ragazzo dispettoso che colpisce indiscriminatamente uomini e dei con le sue frecce, facendoli innamorare perdutamente.
Rodolfo Caruso
Rodolfo Caruso
2025-05-10 00:25:47
Numero di risposte: 1
Eros fu venerato come simbolo dell’amicizia e dell’amore fra uomini e giovinetti specialmente nelle palestre. La sua figura appare anche in opere di poeti e filosofi. Dal nome del dio viene chiamato eros l’amore sessuale, con riferimento alle concezioni che di esso ebbero gli antichi. In psicanalisi, gli istinti dell’e. costituiscono, secondo S. Freud, uno dei due grandi gruppi di istinti fondamentali e irriducibili dell’uomo. La funzione degli istinti dell’e. è quella di mantenere la vita. La sessualità è il loro aspetto più tipico e concreto, ancorché essi possano essere soggetti a una grande varietà di distornamenti, spostamenti e sublimazioni. L’energia dinamica degli istinti dell’e. è stata chiamata da Freud libido. Per erotismo si intendono gli sviluppi, le manifestazioni, sul piano ideo-affettivo e su quello comportamentale, dell’istinto sessuale. Il concetto di erotismo è più ristretto di quello di sessualità, perché essenzialmente fa riferimento a quelle manifestazioni che anche nella loro esteriorità, e non solo nella motivazione, denunciano un significato amoroso. Si dice erotizzazione l’inconsapevole riferimento di una iper-carica di libido sessuale a un qualsiasi oggetto, parte del corpo o funzione somatica, non avente, di per sé, particolare valore nella vita erotica normale.
Tosca Negri
Tosca Negri
2025-05-09 21:39:00
Numero di risposte: 1
Eros è il dio greco dell'amore, conosciuto come Cupido dai Romani. La sua azione non si esercita solo sugli uomini, ma sugli stessi dei e perfino sugli elementi della natura. Rappresenta la forza di generazione e riproduzione. Eros ha un ruolo importante anche nelle Teogonie attribuite al mitico cantore Orfeo: qui è figlio della Notte e del vento, nasce da un uovo d'argento e ha le ali d'oro. Un dio che la poesia e le arti figurative rappresentano come un giovinetto dai bei riccioli e dal corpo atletico o anche, soprattutto a partire dall'età classica, come un fanciullo dotato di ali e armato di arco, faretra e frecce. Con queste ultime colpisce le sue vittime, infondendo in esse il fuoco d'amore. È un dio amato e temuto, capace di apportare gioia e di provocare tormenti: "dolce-amaro, invincibile" lo definisce la poetessa Saffo. La sua azione si manifesta sia tra gli elementi della natura sia tra gli dei, favorendone l'unione.