Qual è il significato di "amore eros"?

Vito Morelli
2025-05-09 06:37:25
Numero di risposte: 1
Eros è il Dio dell’amore fisico, secondo la concezione platonica, è l’amore carnale, passionale denominato anche amore platonico.
E’ un modo usuale di definire una forma di amore sublimata dalla dimensione sessuale e passionale.
Per questo motivo la persona adatta a noi non è solo quello/a che ci accetta per quello che siamo, ma è colui o colei che ci permette di sviluppare il nostro massimo potenziale attraverso la presenza fondamentale di Eros, Agapè e Philia che si intrecciano e si fondono l’uno con l’altro creando le basi di un rapporto di coppia solido e duraturo.

Mario Ferraro
2025-05-09 04:34:53
Numero di risposte: 2
L’insieme delle pulsioni creative e di aumento di complessità della vita che, nell’ultima teoria pulsionale elaborata da Sigmund Freud, si contrappone, nell’economia psichica, alle pulsioni di morte e destrutturazione.
Freud prende spunto dalla filosofia e dalla mitologia greche, e delinea il concetto di e. a partire dal mito di Eros descritto nel Simposio di Platone e dalla filosofia di Empedocle sul contrasto tra amicizia e odio.
Così, per Freud, l’e. ha il significato molto ampio di amore e generatività.
Come il concetto di sessualità in psicoanalisi non si limita a quello di copula genitale, ma abbraccia significati più ampi di creatività, desiderio e relazione, così l’e. freudiano assomiglia all’Eros platonico che stimola la crescita e la riproduzione sia sul piano biologico sia su quello mentale.
Nella sua opera Al di là del principio di piacere, Freud infatti scrive che e. rappresenta tutto ciò che «si occupa di complicare la vita radunando in unità sempre più ampie la sostanza vivente, sparpagliata in particelle, e naturalmente di mantenerla in quello stato».

Fatima Galli
2025-05-09 02:33:49
Numero di risposte: 2
Eros è il dio greco dell'amore, conosciuto come Cupido dai Romani.
La sua azione non si esercita solo sugli uomini, ma sugli stessi dei e perfino sugli elementi della natura.
Rappresenta la forza di generazione e riproduzione.
È un dio amato e temuto, capace di apportare gioia e di provocare tormenti, dolce-amaro, invincibile.
Eros descritto dai poeti ha ispirato ai poeti innumerevoli paragoni.
Ha un arco molto piccolo, e sull'arco una freccia piccina, ma vola fino al cielo e sulle spalle una faretra d'oro.
Ha voce di miele, ma come fiele è la sua mente, selvaggio, seduttore, mai sincero, piccino ma infido, conduce giochi crudeli.
Ha bei riccioli in capo, ma lo sguardo sfrontato, piccole piccole ha le manine, ma colpisce lontano, fino all'Acheronte, fino alla reggia di Ade.
La sua azione si manifesta sia tra gli elementi della natura sia tra gli dei, favorendone l'unione.
Eros ha un ruolo importante anche nelle Teogonie attribuite al mitico cantore Orfeo.