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Qual è il significato simbolico del fiume?

Cosetta Grasso
Cosetta Grasso
2025-09-16 22:12:16
Numero di risposte : 6
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Il fiume assume un valore sacro nell'Induismo, essendo un elemento associato al dio Vishnu. I templi vengono spesso edificati a ridosso dei fiumi: in primis il Gange, il principale corso d’acqua indiano per estensione e importanza, in cui i fedeli si immergono per lavare via i peccati, vedendo azzerate in quel contesto le distinzioni di casta. Nell’Islamismo l’acqua è un elemento di creazione dalla forza benefattrice, simbolo della misericordia di Allah e della sua potenza divina. In diversi passi del Corano è presente nelle vesti di un’oasi, un fiume sacro o un pozzo e la sua imprescindibilità è ribadita nella sura XXIV, che recita testualmente: «Dio ha creato tutti gli esseri viventi a partire dall’acqua». Nella dottrina buddista l’acqua è emblema di tranquillità e limpidezza. Nel Giappone l'acqua è considerata pulizia e igiene personale, considerati perni della sua antica pratica religiosa. Nei rituali purificatori dello Shintoismo è dunque previsto il misogi, un bagno nell’acqua gelata che depura il corpo da peccati, malasorte e contaminazioni, da convertire in fortuna e tranquillità mentale. Tale pratica è spesso portata a termine lungo cascate e sorgenti, considerati luoghi sacri più di mari e fiumi, motivo per cui le terme sono molto frequentate e riconosciute come spazi di enorme benessere fisico e psicologico. Nella cultura araba l'acqua è considerata un elemento sacro che accoglie accezioni spesso comuni, capaci di legare anche culture e fedi apparentemente lontane tra loro. Nell’Ebraismo l’acqua riveste un ruolo essenziale, essendo protagonista delle purificatorie abluzioni rituali indicate dalla halakhah, la “legge ebraica”. Nel Cristianesimo l’acqua riveste un ruolo centrale per associazione alla fonte battesimale, primo fondamentale sacramento. Oltre alla nascita è simboleggiata la purificazione, come dimostra il parroco che benedice le case dei suoi parrocchiani o la pratica (pre-Covid) di farsi il segno della croce all’ingresso in chiesa attingendo con le dita dall’acquasantiera. Nella Bibbia e nei Vangeli l’acqua è protagonista di molti passi fondamentali: dal diluvio che Noé affronta con la sua arca all’esodo degli ebrei, quando il Signore apre le acque del Mar Rosso per salvare il popolo dalla persecuzione egizia. Non vanno poi dimenticati i miracoli legati all’acqua nella vita di Gesù, come la trasformazione in vino durante le nozze di Cana, la camminata sul lago di Tiberiade, la moltiplicazione dei pani e dei pesci e la pesca miracolosa.
Fabiano De Angelis
Fabiano De Angelis
2025-09-16 19:58:48
Numero di risposte : 4
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Nelle civiltà antiche, l’acqua era spesso vista come porta d’accesso all’aldilà, luogo di passaggio tra la vita e la morte. Nella mitologia greca, il fiume Lete faceva dimenticare ogni ricordo terreno alle anime prima della reincarnazione. Nella tradizione cristiana, il battesimo simboleggia la rinascita spirituale attraverso l’immersione nell’acqua. In molte culture orientali, i fiumi sacri, come il Gange in India, rappresentano un contatto diretto con il divino e un mezzo di purificazione. L’acqua è metafora del tempo, della memoria e del cambiamento interiore. Come scrisse il filosofo Eraclito, “Non ci si bagna mai due volte nello stesso fiume”.