Quando Achille viene colpito al tallone?
Gianleonardo Villa
2025-11-23 20:58:34
Numero di risposte
: 4
Un giorno, mentre gli eserciti si scontravano come al solito davanti alle porte Scee, Paride prese il suo arco, si appostò e mirò al tallone sinistro di Achille, perché quello era l’unico punto vulnerabile del suo corpo.
La madre Teti infatti lo tenne proprio per il tallone sinistro quando lo immerse nello Stige per renderlo invulnerabile ai colpi dei nemici.
Strepsiade pensava a queste cose, quando sentì una fitta improvvisa al tallone sinistro, si piegò e fece cadere la cetra.
“Ragazzo, cosa mi hai fatto al tallone?”.
“Ti ho colpito con la mia cerbottana, ma tu come sei riuscito a rialzarti e a correre? Di solita quelli che colpisco cominciano a zoppicare e così io riesco a fuggire”.
“Ragazzo, sono molti anni ormai che cammino per la strade della Grecia, e sempre scalzo, così i miei piedi sono diventati duri e callosi”, e mentre diceva così si toccava il tallone colpito.
Giulietta Grassi
2025-11-23 20:08:02
Numero di risposte
: 6
Quando Paride, fratello di Ettore, scagliò la freccia per colpire Achille, il dio la diresse verso il tallone.
Era l’unica parte del suo corpo che da piccolo non era stata immersa nello Stige.
Achille, colpito, cadde a terra.
Luigi Lombardi
2025-11-23 19:04:41
Numero di risposte
: 3
La morte dello stesso Achille per opera di Paride la cui freccia, guidata da Apollo, avrebbe colpito l'eroe al tallone.
Secondo antiche leggende, la madre avrebbe immerso Achille nel fuoco, o nelle acque del fiume Stige, per renderlo invulnerabile; ma poiché era stato sorretto per il tallone, questa parte del corpo sarebbe rimasta vulnerabile.
Vera Santoro
2025-11-23 17:11:35
Numero di risposte
: 7
Durante la guerra di Troia, Paride, venuto a conoscenza del punto debole dell'eroe, uccise Achille colpendolo con una freccia al tallone, in quanto esso era l'unica parte scoperta dall'armatura. La vicenda non compare nel mito greco, ma è successiva. Per immergere Achille, la madre dovette tenerlo per il tallone, che rimase così l'unica parte vulnerabile. La dicitura deriva dal mito secondo cui l'eroe greco Achille sarebbe stato immerso, bambino, dalla ninfa Teti nelle acque del fiume Stige, così che divenisse invulnerabile.
Mirko Rizzi
2025-11-23 16:32:08
Numero di risposte
: 4
Achille giunse alle porte Scee, Apollo gli si parò davanti e gli intimò di ritirarsi.
Ma il Pelide, indifferente anche alla divinità, lo minacciò con la lancia.
Fu allora che Paride, nascosto dietro il dio, scoccò una freccia: si conficcò nel petto dell’eroe, ma senza causargli alcun dolore.
Achille nemmeno se ne accorse e sfidò il suo aggressore ad affrontarlo apertamente.
Non ottenendo risposta, si voltò per controllare se qualcuno lo stesse prendendo alle spalle.
Paride, però, era ancora lì, nascosto, ma abbastanza vicino da vedere il tallone scoperto dell’eroe.
Incitato da Apollo, Paride scagliò una seconda freccia: colpì il bersaglio con precisione mortale.
Achille crollò al suolo, gridando di dolore.
Tutti, Greci e Troiani, si voltarono increduli.
Paride, con l’arco ancora in mano, si mostrò.
Achille, morente, riuscì solo ad accusarlo di viltà: colpire di nascosto, con l’aiuto di un dio, era una vergogna.
Se avesse osato affrontarlo apertamente, l’eroe l’avrebbe ucciso senza difficoltà.
Poi, morì.