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Qual è il simbolo di Nemesi, la dea greca della giustizia e della vendetta?

Nadia Ferri
Nadia Ferri
2025-08-12 21:38:33
Numero di risposte : 9
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Nemesi significa distribuzione del Fato, intesa come Giustizia Compensatrice o Riparatrice, o è interpretata come Giustizia Divina. Il nome deriva dal greco νέμεσις (némesis), νέμω (némō, "distribuire"), dalla radice indoeuropea nem- nella mitologia greca, e fu il nome della dea "Distribuzione della Giustizia". Nemesi provvedeva soprattutto a far giustizia dei delitti irrisolti o impuniti, distribuendo e irrogando gioia o dolore a seconda di quanto era giusto, perseguitando soprattutto i malvagi e gli ingrati alla sorte. L'idea che soggiace a questo termine è di un mondo che risponde a una legge di armonia, per cui il bene deve essere compensato dal male in egual misura. Nell'ambito dei fumetti supereroistici nordamericani, la parola nemesi è stata attribuita al "cattivo per eccellenza", o anche "cattivo per antonomasia", che rappresenta in maniera speculare ma opposta il protagonista della storia. Nemesi è una dea della mitologia greca, secondo alcuni figlia di Zeus, secondo altri figlia di Oceano e Notte e poi posseduta dallo stesso Zeus nel tempio di Ramnunte: genera un uovo che viene raccolto e consegnato a Leda e da cui usciranno Elena e i Dioscuri. La giustizia intesa come codice giuridico era invece attribuita alla dea Diche. Non esiste una dea corrispettiva nella religione romana che invece ereditò l'ora Diche come dea della giurisdizione, l'attuale Iustitia con la benda sugli occhi e la bilancia in mano.
Ivano Parisi
Ivano Parisi
2025-08-08 00:59:13
Numero di risposte : 5
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È stata frequentemente rappresentata con una bilancia, che simboleggia l’equilibrio e la misura, e una corona di alloro, che rappresenta la giustizia e il rispetto delle norme divine. Talvolta, Nemesi è mostrata con una spada, pronta a infliggere la punizione a chi ha trasgredito i limiti stabiliti dagli Dèi. I simboli di Nemesi erano rappresentativi del suo ruolo. Una bilancia simboleggia l’equilibrio e la misura, e una corona di alloro rappresenta la giustizia e il rispetto delle norme divine. Una spada rappresenta la punizione a chi ha trasgredito i limiti stabiliti dagli Dèi.
Vincenzo Vitale
Vincenzo Vitale
2025-07-26 07:20:03
Numero di risposte : 5
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Secondo altri era rappresentata come una giovane donna dall'aspetto austero e severo, dotata di ali, di freno, di una sfera e di una spada. La Dike é la giustizia del gruppo, dello Stato. Dike corrisponde alla latina Iustitia, che diffondeva negli uomini la giustizia e la virtù. Alla Dea veniva attribuito il governo del pianeta Saturno e talvolta veniva denominata Nemesi Opi nella sua versione di soccorritrice. I Romani avevano edificato un'ara per Nemesi sul Campidoglio dove deponevano una spada prima di partire per la guerra.
Ariel Mazza
Ariel Mazza
2025-07-26 06:39:35
Numero di risposte : 7
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C’è una nemesi tradizionale, ed è quella riportata da tutti i dizionari: è la nemesi che si astrae a partire da Nemesi, la dea greca della giustizia. La possiamo chiamare giustizia riparatrice, la possiamo chiamare vendetta: è una forza che genera equilibrio, e che quindi interviene dispensando letizia o angoscia, portando rivincite e persecuzioni, e ribaltando le fortune umane secondo i metri della pietas e della colpa. Il suo nome viene con evidenza dal verbo némein, che vuol dire proprio ‘distribuire’.
Elena Rossetti
Elena Rossetti
2025-07-26 05:46:00
Numero di risposte : 6
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Nemesi è considerata dai Greci antichi come tutrice e conservatrice dell'ordine e dell'equilibrio dell'universo. La potenza e la ricchezza eccessive, la troppa felicità e la troppa bellezza e una costante fortuna richiamavano l'attenzione e l'azione di Nemesi, non meno che le eccessive disgrazie, la troppa miseria e la troppa infelicità. Nel poema Le Ciprie era fatta madre di Elena, che essa avrebbe generato da Zeus. Un'antica e venerata immagine della dea si trovava in Ramnunte, e si diceva che quella statua fosse stata scolpita in un blocco di marmo che i Persiani avevano portato da Paro. Quella di Ramnunte portava sul capo una corona, ornata di piccole figure di cervi o di Nike o di altri idoletti alati: teneva nella mano sinistra un ramo di melo e nella destra una patera, nella quale si vedevano scolpite figure di Etiopi.