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Chi è il traghettatore di anime nell'Inferno?

Timoteo Valentini
Timoteo Valentini
2025-09-17 08:28:06
Numero di risposte : 4
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Nocchiero dell’oltretomba di Greci, Etruschi e Romani, che trasporta oltre il fiume Acheronte le anime dei morti Dall’episodio virgiliano dell’Eneide deriva il Caron dimonio dell’Inferno dantesco.
Aroldo Bernardi
Aroldo Bernardi
2025-09-17 07:10:57
Numero di risposte : 5
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Egli è il traghettatore dell’Ade. Caronte è il traghettatore dell’Ade. Egli è, di norma, rappresentato come un vecchio barbuto, arruffato e incolto nell’aspetto, coperto da un rozzo mantello e con un berretto in testa, alla guida di una barca e munito di remo. Caronte, orrendo nocchiero nella sua terribile asprezza, che porta sul mento una folta e incolta barba bianca, stanno fissi gli occhi fiammeggianti e un sordido mantello gli pende dalle spalle legato con un nodo. Egli stesso spinge la barca con un palo, la governa colle vele e traghetta sulla navicella di cupo colore, ormai vecchio, ma per il dio quella vecchiaia è ancor fresca e verde.
Giuliana Galli
Giuliana Galli
2025-09-17 07:02:19
Numero di risposte : 5
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Caronte è il traghettatore dei morti. Traghetta i peccatori da una riva all’altra del fiume Acheronte, il primo dei fiumi infernali. Per il personaggio Caronte Dante si ispira alla tradizione classica. Anche nella mitologia greca, infatti, Caronte era il traghettatore dei morti. Per attraversare l’Acheronte le anime gli pagavano un obolo, cioè una piccola moneta che i parenti mettevano sotto la lingua del defunto, ed egli traghettava i dannati al Tartaro e i beati ai Campi Elisi. Caronte, un demonio che ha il compito di traghettarle all’Inferno. Il demonio Caronte, con occhi di fuoco, fa loro dei cenni e li raduna tutti; batte col remo quelli che indugiano.
Nazzareno Costantini
Nazzareno Costantini
2025-09-17 05:51:46
Numero di risposte : 5
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Caronte è una figura che ritroviamo sia nella mitologia greca che romana: si occupava di traghettare le anime dal mondo dei vivi all’Ade, il regno dei Morti, attraverso il fiume Stige (come riporta Virgilio nell’Eneide) o Acheronte (come riporta Dante nella Divina Commedia). Caronte, però, svolgeva le proprie mansioni solo a beneficio di chi era stato seppellito con una cerimonia funebre oppure era in grado di pagargli un obolo per il viaggio. Il traghettatore infernale viene descritto da Dante come un uomo spaventoso: un vecchio con barba e capelli lunghi e candidi accompagnati da occhi cerchiati di fuoco. Il demoniaco traghettatore dell’Ade, tuttavia, non ha trasportato sull’altra sponda del fiume soltanto morti; tra i vivi saliti sulla sua barca figurano personaggi mitologici del calibro di Enea, Persefone, Teseo, Ercole, Orfeo, Psyche. Caronte appare in due pietre miliari della letteratura quali l’Eneide di Virgilio e la Divina Commedia di Dante Alighieri, dove entra in scena nel Canto III dell’Inferno.