Cos'è la nemesis?
Renato D'angelo
2025-10-14 16:50:06
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: 2
Nel caso, ad esempio, di una serie di eventi i cui protagonisti si siano condotti in modo considerato riprovevole, è detta "nemesi storica" una eventuale conclusione di quegli eventi tale che i soggetti considerati negativamente ne patiscano - a causa del Fato o per il successo di volontà contrarie - uno svantaggio che appaia consolatorio o compensatorio e che possa suscitare una sorta di vendicativa soddisfazione. L'origine della locuzione è da ricollegarsi alla Nemesi della mitologia greca, delegata dagli dei a ristabilire il giusto equilibrio punendo la hýbris, l'arroganza dell'uomo che crede di poter travalicare certi limiti. La campagna di Russia, ad esempio, è definita la nemesi storica di Napoleone, e cioè ciò che frenò la sua arroganza e il suo desiderio di onnipotenza, rivelando i suoi errori e i suoi limiti di uomo. Si tratta dunque di un richiamo strumentale ad un concetto storico-analitico proprio della cultura della Grecia antica, per come riflesso in molte delle opere pervenuteci. Nell'arte in genere, la nemesi storica appare in più occasioni come il motivo etico caratterizzante un vibrante anelito di giustizia, e per questo è stato talvolta tema o soggetto di opere di varie discipline.
Sebastian Lombardi
2025-10-06 02:14:39
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: 5
Nèmesi è la personificazione della vendetta divina che ristabilisce l’ordine turbato da eventuali infrazioni umane.
Non di rado accoppiata ad Aidós, Nemesi è una dea tutrice dei ruoli familiari o comunitari.
Esiodo ne fa una figlia della Notte.
Osvaldo Gatti
2025-09-28 20:04:43
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: 3
Nemesi è un termine più specifico di punizione, vendetta o castigo.
Indica la giustizia riparatrice, che ricade inesorabile sui discendenti dei responsabili di un torto, un’ingiustizia, un delitto;
le sue vittime, se parliamo di nemesi storica, sono perlopiù nazioni, popolazioni, stirpi familiari o altre entità territoriali o complessi di persone che presuppongano il passaggio da una generazione alle successive.
Espiamo una pena se a scontare le nostre colpe siamo noi, subiamo una nemesi se, pur innocenti, veniamo puniti per le colpe di un nostro predecessore o antenato.
In un senso più generico la colpa può però anche ricadere sul soggetto da punire, anche se non sempre la punizione inferta è da ritenersi egualmente meritata;
l’idea di fondo resta quella di una giustizia compensativa, e tuttavia la compensazione, se può essere reazione a un atto di superbia, arroganza o altro, può manifestarsi anche come un evento infausto che interrompa una ripetuta serie di fortunate vicende per un eccesso di fiducia nelle proprie capacità, per una mancanza di cautela o accortezza e cose simili.
La dea cui diede il nome, conosciuta anche in latino, era il simbolo della giustizia vendicatrice.
Essa avea piacere di far piegare le orgogliose teste, d’umiliare coloro che nelle prosperità mancavano di moderazione, coloro la cui bellezza e la forza del corpo oppur l’ingegno rendeano troppo superbi, e coloro finalmente che disobbedivano agli ordini delle persone che aveano dritto d’imporli.
Rebecca Ruggiero
2025-09-21 01:03:28
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: 7
Nemesi significa distribuzione del Fato, intesa come Giustizia Compensatrice o Riparatrice, o è interpretata come Giustizia Divina.
Oggi questo termine si usa anche per intendere una situazione negativa che giunge immediatamente dopo un periodo particolarmente fortunato, sempre come atto predestinato alla compensazione.
L'idea che soggiace a questo termine è di un mondo che risponde a una legge di armonia, per cui il bene deve essere compensato dal male in egual misura.
Il nome deriva dal greco νέμεσις (némesis), νέμω (némō, "distribuire"), dalla radice indoeuropea nem- nella mitologia greca, e fu il nome della dea "Distribuzione della Giustizia".
Nemesi provvedeva soprattutto a far giustizia dei delitti irrisolti o impuniti, distribuendo e irrogando gioia o dolore a seconda di quanto era giusto, perseguitando soprattutto i malvagi e gli ingrati alla sorte.
Nell'ambito dei fumetti supereroistici nordamericani, la parola nemesi è stata attribuita al "cattivo per eccellenza", o anche "cattivo per antonomasia", che rappresenta in maniera speculare ma opposta il protagonista della storia.
Dall'ambito dei comics questo significato è poi stato traslato anche a altri ambiti come lo sport e la politica, e quindi quest'accezione è divenuta più in generale sinonimo di "avversario per eccellenza".
Agostino Caruso
2025-09-21 00:52:41
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: 7
Nemesi è contemporaneamente una divinità e un’astrazione.
Nemesi personifica la “vendetta divina” – talvolta è la divinità che, come le Erinni, punisce il crimine, ma, più spesso, è la potenza incaricata di abbattere ogni “dismisura”.
Il motto greco μηδὲν ἄγαν «niente di troppo» ripete l’invito a evitare le esagerazioni e raccomanda la moderazione necessaria in ogni cosa.
Tutto ciò che si innalza al disopra della sua condizione, in bene come in male, si espone a rappresaglie degli dei.
Nemesi, che è una delle figlie di Nyx (la Notte), cerca di evitare l’abbraccio di Zeus e per questo assume mille forme diverse.
Nemesi che decise di punire il crudele Narciso preso da un amore per la propria persona eccessivamente intenso ed esclusivo.
Questa è una concezione fondamentale dello spirito ellenico.
Ercole De rosa
2025-09-21 00:45:24
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: 4
Nemesi è la personificazione nella mitologia greca e latina della giustizia distributiva, e perciò punitrice di quanto, eccedendo la giusta misura, turba l’ordine dell’universo. Con uso fig., n. storica, espressione riferita ad avvenimenti storici che sembrano quasi riparare o vendicare sui discendenti antiche ingiustizie o colpe di uomini e nazioni. È una n., a proposito di un avvenimento considerato come un atto di giustizia compensativa. Talvolta anche col sign. generico di punizione o vendetta, con carattere di ineluttabile fatalità.
Barbara D'amico
2025-09-20 23:40:19
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: 5
È la personificazione di una forza che impone espiazioni e appiana eccessi.
È una forza che genera equilibrio, e che quindi interviene dispensando letizia o angoscia, portando rivincite e persecuzioni, e ribaltando le fortune umane secondo i metri della pietas e della colpa.
La nemesi diventa il personaggio dell’arcinemico, l’antagonista principale, a volte unico, giurato, difficilissimo da battere — sommamente accanito e, volentieri, cattivissimo: anche in questo caso è una forza opponente.
La possiamo chiamare giustizia riparatrice, la possiamo chiamare vendetta: è una forza che genera equilibrio, e che quindi interviene dispensando letizia o angoscia, portando rivincite e persecuzioni, e ribaltando le fortune umane secondo i metri della pietas e della colpa.
La nemesi si cura in particolar modo di distribuire la giustizia.
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