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Qual è il simbolo di Ermes?

Anna Romano
Anna Romano
2025-05-15 06:32:07
Numero di risposte: 1
Il simbolo della divinità romana Ermes prende il nome di caduceo. Nel primo caso abbiamo una coppia di serpenti attorno a un bastone alato che, secondo la tradizione, apparterrebbe alla divinità romana Ermes. Questo simbolo non va confuso con il Bastone di Asclepio: quest'ultimo è il simbolo della medicina e solitamente è una semplice verga in legno con attorno un solo serpente. Secondo un'interpretazione piuttosto diffusa, i due serpenti rappresenterebbero la dose terapeutica di una data sostanza e la dose tossica.
Joshua Vitali
Joshua Vitali
2025-05-14 15:32:36
Numero di risposte: 4
Il simbolo del Caduceo è rappresentato da un'asta con due serpenti avvolti attorno ad essa. Narra la leggenda che Mercurio, il messaggero degli dei, ricevette un bastone da Apollo. Quando giunse in Arcadia, gli si pararono innanzi due serpenti che si divoravano a vicenda, allora egli gettò il bastone tra loro ed essi si riappacificarono. Da questa leggenda è nato il simbolo del Caduceo, un segno di pace rappresentato da un bastone con due ali aperte e due serpenti attorcigliati che si guardano l'un l'altro. Il bastone esprime il potere, i due serpenti la sapienza, le ali la diligenza e l'elmo è l'emblema dei pensieri elevati. Il Caduceo usato da Asclepio era rappresentato da un solo serpente attorcigliato al bastone, mentre il logo usato dalle associazioni mediche internazionali ha preferito quello con due serpenti. Forse per rappresentarne la lotta tra malattia e guarigione, tra la vita, la morte e la rinascita.
Mariano Giuliani
Mariano Giuliani
2025-05-01 05:40:45
Numero di risposte: 1
Il caduceo è un simbolo di pace e prosperità, associato al dio greco Hermes. Il simbolo, composto da due serpenti avvolti a spirale, è la rappresentazione fisica del bene e del male, forze tenute in equilibrio dalla bacchetta del dio Ermes. Il caduceo in Italia è il simbolo del farmacista e può essere interpretato in questo modo: i due serpenti rappresentano uno la dose terapeutica e l'altro la dose tossica, il veleno. Il farmacista è così rappresentato con il bastone alato perché si eleva sopra le parti in quanto conoscitore dell'una e dell'altra. In breve è l'unico in grado di frapporsi tra il farmaco e il veleno dato che conosce il giusto dosaggio.