:

Chi uccise Pentesilea?

Renata Sartori
Renata Sartori
2025-09-29 16:50:38
Numero di risposte : 6
0
Achille, senza timore, si lanciò contro la regina delle Amazzoni. Lo scontro fu violento: Achille trafisse Pentesilea sopra il seno destro. La guerriera, pur colpita, tentò di resistere, ma il Pelide infierì nuovamente, ponendo fine alla sua vita. Pentesilea cadde a terra, morente, abbandonandosi alla polvere della battaglia. Secondo l’usanza, Achille spogliò la caduta nemica delle sue armi. Colpito da un desiderio irrefrenabile, Achille la possedette anche nella morte, vittima della maledizione di Afrodite.
Renata Monti
Renata Monti
2025-09-18 05:39:43
Numero di risposte : 5
0
Subito dopo la morte di Ettore, ucciso da Achille nella guerra di Troia, Pentesilea, alla testa di un contingente di Amazzoni, si distinse in battaglia uccidendo molti uomini, finché non si scontrò con Achille e restò uccisa trafitta dalla sua lancia. Achille, com’era d’uso, spogliò il cadavere dell’avversario per impossessarsi delle armi e, vedendola così bella, ne oltraggiò il cadavere. C’è anche un’altra versione del mito secondo la quale, Achille, dopo averla trafitta al seno, incrociando il suo sguardo morente, nel vederla così bella, si innamorò di lei e uccise poi Tersite, che lo scherniva di tale passione.
Clara Gallo
Clara Gallo
2025-09-14 20:17:52
Numero di risposte : 6
0
Pentesilea fu per Troia e per il suo sovrano, Priamo, una sorta di ultima speranza di vincere il conflitto o quantomeno di sopravvivere alla marea Achea che stava per investire il regno dopo la morte del principe Ettore. Sia Memnone che appunto Pentesilea venivano da Oriente, giunsero a Troia nel decimo anno di guerra e morirono per mano di Achille, lottando come leoni fino allo stremo delle forze. Cadde ben presto trafitta in pieno petto dalla lancia del Pelide. Questi andò a spogliare della corazza il cadavere della donna. Achille uccise Tersite sul posto. abbatté molti nemici tra i quali Macaone, ma venne infine uccisa da Achille il quale si innamorò dell'Amazzone dopo averla vita morta e uccise Tersite che si beffava di lui.
Aaron Esposito
Aaron Esposito
2025-09-03 17:37:24
Numero di risposte : 2
0
dopo la morte di Ettore venne in soccorso di Priamo con una schiera di Amazzoni e, dopo molti atti di valore, cadde colpita a morte da Achille, Achille avrebbe poi ucciso Tersite, che aveva schernito tale passione. In essa, che è un'esaltazione dei diritti della passione, l'amazzone ama Achille; ma, fraintendendo l'atteggiamento di lui, lo uccide e, nel suo furore d'amore e d'annientamento, fa scempio del corpo dell'eroe.
Stella Martino
Stella Martino
2025-09-03 16:49:44
Numero di risposte : 6
0
Achille la trafisse con la lancia nel loro primo scontro. Poi, presala per i capelli, la gettò giù dalla sella, mentre i suoi compagni lo incitavano a darla in pasto ai cani perché Pentesilea aveva forzato la natura femminile. Pentesilea, regina delle Amazzoni, combatté valorosamente nella guerra di Troia e, dopo molte battaglie vittoriose, cadde trafitta dalla lancia di Achille. Achille la trafisse con la lancia nel loro primo scontro. Pentesilea, regina delle Amazzoni, combatté valorosamente nella guerra di Troia e, dopo molte battaglie vittoriose, cadde trafitta dalla lancia di Achille.
Andrea Battaglia
Andrea Battaglia
2025-09-03 16:37:45
Numero di risposte : 7
0
Pentesilea, regina delle Amazzoni, il popolo di donne guerriere abitanti la Scizia antica regione dell’Asia Minore, fu figlia di Otrera e di Ares assieme alle sorelle Ippolita, Antiope e Melanippa. Cercò scampo a Troia fuggendo alle Erinni di sua sorella Ippolita che aveva ucciso per errore con una freccia durante una battuta di caccia, oppure – come sostenevano gli Ateniesi – nel corso della rissa che seguì alle nozze di Teseo con Fedra. Secondo altre interpretazioni fu chiamata da Priamo nel decimo anno del conflitto troiano a seguito della morte di Ettore per contrastare gli Achei. Pentesilea uccise diversi avversari greci e più di una volta respinse Achille dalle mura troiane, ma infine il figlio di Peleo la trafisse con una lancia: secondo una variante del mito fu lei a ucciderlo e Zeus, supplicato dalla madre Teti, lo riportò in vita. Com’era prassi dei vincitori Achille la spogliò delle armi e una volta sfilatole l’elmo e visto il volto integro nella sua bellezza, se ne innamorò violandone le spoglie in atto di necrofilia. Robert Graves, nel suo libro I miti greci, narra che Achille chiese ad alcuni volontari di seppellirne il corpo, ma “Tersite, figlio di Agrio l’Etolo e il più brutto tra i Greci raccolti attorno a Troia, dopo aver cavato gli occhi dalle orbite di Pentesilea con la punta di una lancia”, accusò Achille di immorale lussuria. “Achille si volse e lo colpì con tanta forza da spaccargli tutti i denti e da far ruzzolare la sua ombra giù nel Tartaro”. Ciò suscitò grande sdegno tra i Greci e Diomede, cugino di Tersite, volendo dimostrare il suo disprezzo per Achille, trascinò via il corpo della fanciulla e lo gettò nel fiume Scamandro per darlo in pasto ai pesci. Il corpo tuttavia fu recuperato e onorato con solenni esequie sulla riva del fiume: da Achille, secondo alcuni; dai Troiani, secondo altri. “Achille salpò poi alla volta di Lesbo dove sacrificò ad Apollo, Artemide e Latona e fu purificato da Odisseo, nemico giurato di Tersite”.
Giuliana Galli
Giuliana Galli
2025-09-03 13:56:59
Numero di risposte : 6
0
Cadde in combattimento per mano di Achille, che, secondo una versione del mito, se ne innamorò nel momento in cui la vide morire, e uccise poi Tersite, che lo scherniva di tale passione. D. la ricorda tra gli spiriti magni del Limbo, accanto a Elettra, Ettore, Enea, Cesare, Camilla, Latino e Lavinia. L'accostamento di P. a Camilla era già in Aen. XI 655-663, quando le " lectae comites " della guerriera volsca vengono paragonate alle " Threiciae Amazones ", a Ippolita e alla " Martia Penthesilea ". Se in Pg XXII 113 si dovesse leggere èvvi la figlia di Titonio e Teti, la figlia di Titonio e di Teti sarebbe proprio P. La forma assimilata in -a- è largamente imposta dalla tradizione manoscritta antica, con totale convergenza dei codici fiorentini.