Chi è Elio in mitologia greca?

Angelina De Santis
2025-08-01 18:08:53
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: 2
Elios o Elio era figlio del Titano Iperione e di Teia, fratello di Selene e di Eos.
Era la personificazione del sole e per questo veniva rappresentato come un giovane bellissimo dai capelli biondi.
Aveva il compito di portare la luce agli uomini e a questo scopo percorreva il cielo da Oriente ad Occidente a bordo di un cocchio d'oro trainato da quattro cavalli mentre il ritorno, da occidente ad oriente, lo percorreva a bordo di una nave d'oro.
Elios era considerato nemico dei malfattori perchè vedeva ogni cosa ed il suo nome era invocato nei giuramenti.
Sposò l'Oceanina Perseide da cui ebbe Eete e Circe e numerosi altri figli.
Elios possedeva in Sicilia sette mandrie di buoi e sette greggi di agnelli che comprendevano ciascuna cinquanta capi che rimanevano sempre tali e quali vale a dire nè morivano, nè crescevano o si moltiplicavano.

Matilde Bernardi
2025-08-01 16:38:53
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: 4
Elio è il dio greco del sole, figlio di Iperione e di Eurifaessa.
Elio guida la sua quadriga ogni giorno per il cielo e partendo da un palazzo della Colchide giunge in un'altro palazzo nel paese delle Esperidi.
Chiamato spesso anche Febo, che più propriamente era l'epiteto del fratellastro Apollo, figlio del titano Iperione e della titanessa Tea, fratello di Eos l'Aurora e di Selene la Luna.
Al mattino Elio si levava da Oceano a oriente, percorreva il cielo in una coppa d'oro e scendeva a sera di nuovo in Oceano a occidente.
Era il dio al quale non sfuggiva nulla di quanto avveniva in cielo e sulla terra.
Fu lui infatti a denunciare a Efesto l'adulterio di Afrodite, a informare Demetra del rapimento di Persefone, a scoprire il furto dei suoi stessi buoi uccisi in Trinacria dai compagni di Ulisse.
Fu padre di Eeta e di Circe; Climene gli generò Fetonte e le sorelle Eliadi; anche Pasifae, sposa di Minosse, era sua figlia.

Prisca Cattaneo
2025-08-01 15:52:40
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: 4
Elio/Sole è figlio del titano Iperìone e di Teia, personificazione del Sole in quanto divinità, raffigurato spesso sotto la specie di un auriga che guidava l’astro solare da Oriente a Occidente durante le ore diurne, per poi far ritorno a Oriente, durante la notte, all’interno di una coppa dorata.
Gli si attribuiscono frequenti soggiorni nella terra degli Etiopi e in Sicilia, dove possedeva sette mandrie di buoi e sette greggi di pecore.
Egli è raffigurato sin da Omero come un dio che tutto vede.
Gli si attribuiscono alcuni figli: da Perse figlia di Oceano generò Eeta, Circe e Pasìfae; da un’altra oceanina, Clìmene, generò Fetonte, che nel tentativo di guidare il carro del padre fu condotto a prematura morte.
A livello cultuale la figura di Elio non registra che minime attestazioni: gli era comunque dedicata una statua gigantesca all’ingresso del porto di Rodi.
A partire dall’età classica egli venne spesso identificato con Apollo, volentieri raffigurato nelle vesti di un dio solare.
Solo con le tarde evoluzioni del paganesimo, in età imperiale romana, Elio – nella forma del Sol Invictus – godette di una certa fortuna quale dio di un culto monoteistico di matrice orientale assai diffuso nelle file dell’esercito romano.