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Qual è la storia dell'elio?

Nayade Lombardo
Nayade Lombardo
2025-07-27 17:19:14
Numero di risposte : 4
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La storia chimica dell’elio è molto interessante. Quando si parla della scoperta di questo gas e del suo riconoscimento come elemento chimico, occorre distinguere due fonti distinte: quella extraterrestre e quella terrestre. L’elio fu scoperto prima sul Sole che sulla Terra e, per questo, i contributi di astronomi, fisici e chimici si intrecciano nella cosiddetta “astrochimica” e nel contributo fondamentale della spettroscopia. La circostanza della scoperta dell’elio fu l’eclisse totale di Sole del 18 agosto 1868, ben visibile in India, ma soprattutto lo studio delle protuberanze solari avvenuto subito dopo, in assenza dell’eclisse, ad opera di Lockyer e dell’astronomo francese Pierre Janssen. Fu Lockyer a segnalare che in prossimità del doppietto D del sodio appariva un’altra riga gialla più rifrangibile di 8-9 gradi sulla scala Kirchhoff e a concludere poi, insieme al chimico Edward Frankland e basandosi sulle misurazioni di William Crookes, che era spostata di diversi angstroms rispetto alla D e perciò non poteva attribuirsi al sodio. Esso comparve per la prima volta nel 1871, in una nota a fondo pagina del discorso che William Thomson rivolse alla British Association for the Advancement of Science.
Maika Montanari
Maika Montanari
2025-07-20 04:26:37
Numero di risposte : 2
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Il gas Elio, è stato scoperto per la prima volta nel 1868 dall’astronomo francese Jules Janssen e dallo scienziato britannico Joseph Norman Lockyer. La scoperta avvenne durante una eclissi solare totale, durante la quale i due scienziati notarono una linea di emissione spettrale del sole che non corrispondeva ad alcun elemento chimico precedentemente conosciuto. Però, bisogna aspettare circa 30 anni affinché la scienza riesca ad isolare questo gas. Infatti, l’Elio è stato isolato per la prima volta nel 1895 da Sir William Ramsay, che riuscì a separare il gas Elio dall’uranio. La maggior parte dell’Elio presente sulla Terra, deriva proprio dalla radioattività naturale dei minerali contenenti uranio e torio. Il nome deriva dalla parola greca antica “helios”, che significa Sole.
Tazio Vitale
Tazio Vitale
2025-07-20 03:04:09
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Era il 18 agosto 1868 quando l’astronomo francese Pierre Jules César Janssen, durante l’osservazione di una eclissi totale, rivolse verso il Sole i prismi da laboratorio che suddividono i raggi luminosi in uno spettro di colore. Fu proprio allora che notò una riga gialla e brillante nello spettro della cromosfera solare corrispondente ad una lunghezza d’onda fino ad allora sconosciuta, rilevando tracce di qualcosa che non aveva una controparte sulla Terra: l’elemento elio. Gli elementi chimici, infatti si rivelano tramite successioni univoche di bande chiare e bande scure lungo lo spettro. Con meraviglia e stupore l’astronomo si accorse che le caratteristiche chimiche distintive del Sole non erano identiche a quelle ottenute in laboratorio: il prisma mostrava che sia la Terra che il Sole contengono idrogeno, carbonio, ossigeno, azoto, calcio, ferro, ma non l’elio, presente invece solo sul Sole. Dunque, l’elio elemento chimico, è stato il primo elemento della tavola periodica ad essere scoperto in un posto diverso dalla Terra.
Maruska Mancini
Maruska Mancini
2025-07-20 01:18:13
Numero di risposte : 4
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Il 18 agosto 1868 l’astronomo francese Pierre Jules César Janssen scopriva l’elemento chimico dell’elio. La scoperta avvenne durante l’osservazione di una eclissi totale di sole. In quell’occasione l’astronomo notò una riga gialla e brillante nello spettro della cromosfera solare. La riga corrispondeva ad una lunghezza d'onda fino ad allora sconosciuta, quella del nuovo elemento. L’elio infatti si chiama così dal nome greco del sole: Helios. Questa fu la prima volta che un elemento chimico venne scoperto al di fuori dell'ambito terrestre.