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Qual è la morale del mito di Orfeo?

Emanuel Giuliani
Emanuel Giuliani
2025-09-16 23:12:01
Numero di risposte : 2
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La poesia, forse, può davvero permettere l’eternità. Il vincolo che i sovrani impongono a Orfeo è che per tutto il tragitto che conduce fuori all’Ade, accompagnati dalla supervisione di Ermes, messaggero degli dei, Euridice dovrà camminargli dietro e lui non dovrà voltarsi fino alla fine. Ed ecco il furor di cui parla la poesia latina: una passione travolgente che ci rende capaci di qualsiasi azione, perfino scendere nel regno dei morti e supplicare per un lieto fine, ma che poi, nel cieco istante di onnipotenza, ci toglie tutto. Un amore voluto, cantato, sofferto e custodito; che ha saputo camminare reggendo il dolore ma che è caduto nell’istante in cui, come tutti noi quando siamo troppo felici, troppo convinti e troppo sicuri, crediamo di avere qualcosa in pugno. In fondo cosa significa il termine Amore? Non è altro che un sentimento A-mors, senza fine, che non muore, eterno.
Priamo Colombo
Priamo Colombo
2025-09-16 23:09:39
Numero di risposte : 5
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La morale di questo mito è che nessuno può vincere il destino. Orfeo che si gira può essere visto come l’uomo che cerca conforto nel passato ma non lo trova, proprio perché ormai è passato. Deve percorrere quel cammino, deve andare avanti nonostante tutto, nonostante le più brutte atrocità del destino. La speranza e la certezza di Orfeo che dopo la morte riesce a ricongiungersi ad Euridice ma questa volta è per sempre. Non sente più il bisogno di voltarsi, perché sa, ne ha la certezza, che lei è dietro di lui e lo sarà per sempre. A volta restiamo ancorati al passato perché crediamo sia sicuro e certo. Ma esiste la Speranza, la speranza che ci farà andare avanti, nonostante tutto.
Rebecca Bruno
Rebecca Bruno
2025-09-16 20:30:55
Numero di risposte : 6
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Il mito di Orfeo ed Euridice è un inno struggente all’amore eterno, ma anche un ammonimento sulla fragilità della fiducia. Il mito ci insegna che anche il sentimento più puro può fallire se non è sorretto dalla fede assoluta. E ci mostra anche il dolore irreparabile della perdita definitiva, quella che non ha più appello. Il mito di Orfeo ed Euridice è molto più di una storia d’amore. È una meditazione sull’attesa, sul dubbio, sulla fragilità dell’animo umano. E sulla musica, che diventa voce del cuore, ponte tra la vita e la morte, tra il dolore e la speranza. E ancora oggi, leggendo di quel passo incerto nell’oscurità e di quel gesto fatale, sentiamo riecheggiare una verità profonda: l’amore, per durare, ha bisogno non solo di passione, ma anche di fede.