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Che cosa spiega il mito?

Maruska Mariani
Maruska Mariani
2025-09-02 00:59:17
Numero di risposte : 3
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Il mito è un racconto attraverso il quale le culture primitive hanno organizzato quello che conoscevano, spiegazioni e insegnamenti relativi al proprio mondo e alle proprie esperienze. Il mito nasce innanzitutto dall’esigenza profonda che gli esseri umani da sempre hanno avuto di rispondere alle grandi domande sull’origine dell’universo e dell’umanità. All’inizio servivano per spiegare fenomeni naturali: tuono, lampo, temporale, l’alba, l’alternanza di buio e luce, il tramonto, non ultima la morte. Avevano inoltre un carattere «consolatorio», cioè servivano a consolare gli uomini smarriti di fronte ad eventi negativi o drammatici. Altri miti servivano ad avvicinare l’uomo al mondo del mistero. In origine i miti erano racconti orali, solo dopo furono scritti e ancora oggi mantengono alcune caratteristiche basilari. La parola mito viene dal greco mythos e significa storia. I miti veicolano i fondamenti morali e le credenze religiose su cui poggia la struttura sociale dei popoli dell’antichità. Le narrazioni mitiche contribuiscono a formare il patrimonio di credenze e di valori in cui un popolo si identifica, la cosiddetta «memoria collettiva».
Rosolino Palumbo
Rosolino Palumbo
2025-09-02 00:26:51
Numero di risposte : 2
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Il mito può offrire una spiegazione di fenomeni naturali, legittimare pratiche rituali o istituzioni sociali e, più genericamente, rispondere alle grandi domande che gli uomini si pongono. I miti si occupano di argomenti importanti per l'esistenza della comunità. Raccontando le origini del mondo, del popolo, delle singole istituzioni, essi non intendono offrirne una spiegazione causale, bensì legittimarle e sanzionarle, proiettandole in un tempo che, essendo il tempo di attività di esseri mitici, ne fornisca la giustificazione religiosa e la garanzia di immutabilità. I miti si distinguono usualmente in miti teogonici, cosmogonici, antropogonici o antropologici, soteriologici o culturali, escatologici, e eziologici, che cercano di spiegare le cause e l'origine di fatti e aspetti della realtà. Il mito è funzionale alle forme di esistenza della comunità e nello stesso tempo fornisce i modelli dell'attività umana che seguono le linee di condotta statuite, nel tempo delle origini, dagli esseri mitici. Il valore simbolico del mito si connette con il suo valore estetico e può essere considerato come forma di intuizione estetica sentita come vera e reale, perciò agente in senso politico o religioso sulle convinzioni pratiche degli uomini.
Silvana Mazza
Silvana Mazza
2025-09-01 19:43:03
Numero di risposte : 4
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Il termine mito viene dal greco mythos, e significa racconto. Questo tipo di narrativa affonda le proprie radici nella natura stessa dell'essere umano, il quale, anticamente, cercava di spiegare fenomeni ed eventi che non riusciva a comprendere con storie che avevano per protagonisti molti concetti soprannaturali. Il mito è dunque un modo fantasioso adottato dagli Antichi per provare a spiegare la realtà ed il comportamento degli uomini. Tutte queste storie traevano spunto da elementi reali che venivano poi elaborati per creare racconti, i miti appunto, che dessero risposte riguardo l'andamento dei fenomeni naturali. Gli antichi Greci si chiedevano: Perché cadono i fulmini? La risposta mitologica: perché li lancia Zeus. Il mito poi, una volta che era entrato nella tradizione e nel sapere comune di una civiltà, si tramutava spesso in una miniera di storie da cui trarre degli insegnamenti da applicare nella vita di tutti i giorni. Sempre i Greci infatti erano fortemente legati ad alcuni miti che trattavano aspetti fondamentali - e spesso anche molto complessi - della società nella quale vivevano. Questo mito che ad una lettura superficiale può apparire come una storiella, ai Greci invece offriva molti spunti di riflessione su temi importantissimi come la legittimità della legge e il rispetto dell'autorità.