Chi era Calcante nella mitologia greca?

Gavino Grassi

2025-10-30 14:05:36

Numero di risposte : 6

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Calcante è la figura scatenante della diatriba fra Agamennone e Achille. Egli annunciò agli Achei che, per fermare la pestilenza che li aveva colpiti grazie all’ira del dio Apollo, Agamennone avrebbe dovuto restituire Criseide al padre, Crise, sacerdote di Apollo. Calcante, al suo ritorno, predisse che per garantire venti favorevoli alla spedizione della flotta greca verso Troia, Agamennone avrebbe dovuto sacrificare la figlia Ifigenia per placare l’ira della dea Artemide, offesa da Agamennone a causa dell’uccisione di un cervo sacro. Un semplice indovino di Ifigenia in Aulide o un personaggio di grande importanza? Tra le pagine dell’Iliade – “Come augure Calcante non teme alcun rivale” Una delle apparizioni più celebri di Calcante è quella nell’opera “Ifigenia in Aulide” di Euripide.

Ercole De rosa

2025-10-22 15:08:31

Numero di risposte : 4

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Calcante è il mitico indovino dell’antica tradizione greca, che aveva ricevuto da Apollo il dono della profezia. L’indovino Calcante partecipò alla guerra di Troia come interprete della volontà degli dei presso i Greci. Così predisse loro che la guerra sarebbe durata dieci anni e impose il sacrificio di Ifigenia all’altare di Artemide, per propiziare la partenza della flotta achea alla volta di Troia. L’indovino Calcante svelò che la colpa era tutta di Agamennone. È Calcante, infine, a suggerire la costruzione del cavallo di legno. Calcante sarebbe morto di vergogna per essere stato vinto a Claro, in Asia Minore, dall’indovino Mopso in una gara di divinazione. Calcante sarebbe morto per il troppo ridere quando, giunto il giorno nel quale aveva previsto la propria morte, la sua profezia non sembrava realizzarsi.

Emilio Testa

2025-10-16 04:52:25

Numero di risposte : 3

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Calcante è stato un indovino greco, figlio di Testore. Interrogò gli dei per sapere quando e come la flotta achea, bloccata in Aulide dalla mancanza di vento avrebbe potuto riprendere la rotta verso Troia. In base al responso ottenuto sentenziò che soltanto il sacrificio di Ifigenia, figlia di Agamennone, avrebbe potuto risolvere la situazione. Nel primo canto dell'Iliade rivela, su richiesta di Achille, le cause della peste che va sterminando gli Achei, peste mandata da Apollo perché Agamennone tiene prigioniera la figlia di Crise, suo sacerdote. Altra importante profezia di Calcante è quella ricordata da Ulisse nel secondo libro dell'Iliade: in Aulide, durante i sacrifici, era comparso un enorme rettile che, sotto gli occhi di tutti, aveva divorato nove uccelli prima di trasformarsi in pietra. L'interpretazione di Calcante, poi dimostratasi esatta, fu che Troia avrebbe resistito per nove anni per crollare durante il decimo. Predisse che Troia non poteva essere conquistata senza Achille, predisse che bisognava portare a Troia Neottolemo e Filottete e catturare Eleno per conoscere gli oracoli segreti che proteggevano la città. Predisse il suicidio di Aiace Telamonio, colpito da follia per volontà di Atena.

Egisto Sanna

2025-10-07 12:44:17

Numero di risposte : 8

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Calcante, un mitico indovino greco, figlio di Testore, partecipò alla guerra di Troia. Nell'Iliade Calcante ha un ruolo importante solo nel primo libro. La sua profezia che Apollo non cesserà dall'ira finché non sarà resa la figlia al sacerdote Crise introduce l'azione principale del poema. La leggenda di Calcante a Claro riflette un tentativo dei Colofonî di mettere tutti gl'indovini più celebri in relazione con l'oracolo clario. Questo tentativo è antico perché già Callino sapeva della morte di Calcante a Claro. Un altro poema esiodeo, la Melampodia, narrava che Calcante venne a Claro, soggiacque a Mopso, profeta del tempio, in una gara d'indovinelli, morendone di crepacuore. A Claro si mostrava la tomba di Calcante, localizzata in varie parti dell'Asia Minore, probabilmente per opera dei coloni greci. Egli venne fatto fondatore di Calcedone, probabilmente per una somiglianza fonetica. La colonizzazione lo trasportò anche in Italia, a Siri sul Gargano.

Zelida Barone

2025-10-02 19:32:32

Numero di risposte : 5

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Calcante, mitico indovino greco, era il fratello di Leucippa e Teonoe e apprese l'arte della profezia dal padre Testore. Fu al seguito dei Greci nella spedizione contro Troia, con il suo ruolo spesso legato a soluzioni profetiche nelle vicende epiche. Mitico indovino greco, fratello di Leucippa e di Teonoe, apprese l'arte della profezia da suo padre Testore e fu al seguito dei Greci nella spedizione contro Troia. Gli epici posteriori all'Iliade ne introducono la figura in gran parte delle vicende necessarie di una soluzione o di un'invenzione di tipo profetico, mescolando e interpolando di volta in volta le tradizioni precedenti e non contribuendo certo a una chiara lettura del personaggio. Celebri alcune delle profezie attribuitegli nel poema omerico, come quella con cui ad Aulide rivelò che Troia avrebbe sostenuto l'attacco nemico per nove anni, osservando un serpente azzurro che, sbucato dall'ara sulla quale Agamennone stava sacrificando a Zeus, divorò uno dopo l'altro otto uccelletti e la loro madre nel nido posto su di un albero nelle vicinanze. Quando la flotta greca si radunò per la seconda volta in Aulide, Calcante rivelò che i venti le sarebbero stati avversi, impedendole di salpare alla volta di Troia, fin tanto che non si fosse provveduto a placare l'ira di Artemide, offrendole in sacrificio Ifigenia, figlia di Agamennone.

Ercole Rossi

2025-09-26 22:56:07

Numero di risposte : 3

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Calcante, nella mitologia greca, era un grande veggente, originario di Argo. Aveva ricevuto da Apollo il dono della profezia. E infatti fu il vaticinio di tutte le alterne vicende della guerra di Troia, fu il consigliere dei Greci e pure dei Troiani, venne sconfitto in una gara di divinazione da Mopso, altro illustre oracolo, e morì soltanto per il troppo ridere quando, una volta giunto il giorno per il quale aveva previsto la propria morte, la sua profezia sembrava non realizzarsi mai.

Tosca Sorrentino

2025-09-14 23:37:50

Numero di risposte : 8

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Calcante è il famoso indovino che accompagnò i Greci alla guerra di Troia. È figlio di Testore da Micene, cantato da Omero e presente anche nei testi dei tragici greci, nonché in Virgilio e Ovidio. Vaticinò che senza Achille Troia non sarebbe caduta, che l'assedio sarebbe durato dieci anni, che la spedizione sarebbe stata favorita dalla guarigione di Tèlefo, che la flotta greca sarebbe potuta salpare da Aulide dopo il sacrificio di Ifigenia. A Colofone si suicidò per essere stato vinto da un altro indovino, Mopso.

Costantino Basile

2025-09-14 22:34:57

Numero di risposte : 7

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Calcante, miceneo figlio di Testore, fu un grande indovino e sacerdote di Apollo. Egli prediceva l'avvenire osservando il volo degli uccelli e fece numerose predizioni importanti riguardo allo svolgimento della guerra. Quando Achille raggiunse il nono anno di età, Calcante dichiarò che senza il suo aiuto, e l'aiuto di Filottete, Troia non sarebbe mai caduta. Dopo la caduta di Troia, predice ai Greci che i loro ritorni non saranno facili, a causa della collera di Atena, scontenta dell'ingiustizia di cui è stato vittima il suo protetto Aiace, figlio di Telamone. Così non volle partire con loro, sapendo che il convoglio non sarebbe approdato a buon porto. Calcante morì di crepacuore. La profezia sulla sua morte, che conosceva fin dalla gioventù, si era così avverata. I suoi compagni lo seppellirono a Nozio, nei pressi di Colofone.

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