Chi trova il vello d'oro?

Gianriccardo Palmieri
2025-09-15 06:46:12
Numero di risposte
: 1
Frisso, giunto sano e salvo, sacrificò l’ariete a Zeus e donò il vello al re Eete presso il quale aveva trovato rifugio.
Giasone, per riconquistare il trono usurpato dallo zio, avrebbe dovuto ritrovare il vello.
Giasone radunò allora 50 compagni e sulla nave Argo partirono per la Colchide.
Naturalmente l’eroe dovette superare varie prove per poter portare a compimento la sua impresa e vi riuscì grazie all’aiuto della maga Medea, figlia del re Eeta.
Invece lo storico Appiano riporta, nel II secolo d.C., la notizia di alcuni ruscelli della Colchide «ricchi di polvere d’oro, che gli abitanti raccoglievano attraverso le pelli di pecora, messe a bagno in modo da setacciare le particelle anche più sottili della polvere aurea.
Gli Sciti credevano che l'oro venisse custodito dai grifoni, che vivevano nel profondo nord.

Ida Sorrentino
2025-09-15 05:59:03
Numero di risposte
: 2
Giasone decide di affrontare il tiranno Pelia per rivendicare il trono di Iolco.
Pelia, timoroso di perdere il potere, propone al giovane eroe un’impresa apparentemente impossibile: recuperare il vello d’oro, custodito nella lontana Colchide e protetto da un drago.
Grazie all’aiuto di Medea, Giasone riesce a impadronirsi del vello d’oro e a fuggire dalla Colchide con la sua amata.

Gianantonio Bianco
2025-09-15 03:52:53
Numero di risposte
: 10
Il Vello venne rubato da Giasone e dai suoi compagni, gli Argonauti, con l'aiuto di Medea, figlia di Eete.
Frisso sacrificò quindi l'animale agli dei donando il vello a Eete, che lo nascose in un bosco inchiodandolo a una quercia.
La pelle del vello fu in seguito rubata da Giasone.

Lucia Morelli
2025-09-15 02:34:04
Numero di risposte
: 6
Giasone era il figlio di Esone, legittimo re di Iolco, spodestato dal fratellastro Pelia.
Per liberarsi del nipote che rivendicava il trono, Pelia gli impose una prova apparentemente impossibile: recuperare il vello d’oro.
Giasone radunò così 50 tra i più valorosi eroi greci, gli Argonauti, e salpò sulla nave Argo.
Di fronte al successivo rifiuto di Eete di consegnare il vello, Medea addormentò il drago guardiano con un incantesimo, permettendo a Giasone di rubarlo.
Il vello d’oro stesso è un potente simbolo di ricchezza, potere e legittimazione regale.
La sua conquista, per Giasone, significa non solo recuperare un tesoro, ma anche affermare il proprio diritto a regnare.
Frisso, invece, arrivò sano e salvo e, in segno di gratitudine, sacrificò l’ariete a Zeus e donò il prezioso vello al re Eete, che lo pose a guardia di un drago insonne.
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