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Qual è il mito del paese dell'oro?

Giulietta Fontana
Giulietta Fontana
2025-09-15 08:18:55
Numero di risposte : 4
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Il termine "El Dorado" deriva dallo spagnolo "El hombre Dorado", riferendosi originariamente a "l'uomo d'oro" o "il re d'oro". Queste parole descrivevano un capo del popolo Muisca, lo Zipa, che si cospargeva di polvere d'oro durante un rito di iniziazione nella laguna di Guatavita. La visione di un uomo scintillante d'oro ha dato origine alla leggenda di un regno nascosto, dove l'oro abbondava come la sabbia. Con il passare del tempo e con la tradizione orale, la figura dell'uomo d'oro si trasformò nell'epica di una città leggendaria ricca di oro e tesori inestimabili. Gli esploratori europei, attratti dalla prospettiva di immense ricchezze, iniziarono a cercare questa città perduta nelle fitte giungle del Sud America. El Dorado rappresenta l'eterno desiderio umano di ricchezza e prosperità. La ricerca di El Dorado simboleggia la sete di avventura e la ricerca dell'ignoto, un tema che ha attraversato i secoli e le culture. La leggenda di El Dorado ha spinto molti esploratori a intraprendere viaggi pericolosi attraverso le giungle inesplorate del Sud America, mossi dalla promessa di grandi ricchezze. Queste spedizioni, spesso infruttuose, hanno addirittura influenzato le politiche coloniali europee, e favorito ulteriormente l'aura di mistero attorno a El Dorado, trasformandolo anche in un simbolo di disperazione.
Alighiero De rosa
Alighiero De rosa
2025-09-15 07:02:11
Numero di risposte : 7
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La leggenda dell'El Dorado deriva dalle parole in lingua spagnola El indio Dorado. Da questa cerimonia, di cui il primo spagnolo ad essere informato fu Sebastian de Belalcazar, si originò il mito dell'El Dorado. Il mito dell'El Dorado deriva dalle parole in lingua spagnola El indio Dorado. La leggenda narra che, prima dell'arrivo del conquistador Gonzalo Jiménez de Quesada che scoprì il sito, il popolo Muisca vi praticava dei riti religiosi relazionati con il culto del Sole. Lo Zipa di Guatavita si cospargeva la pelle di resina e polvere d'oro e si inoltrava fino al centro del lago con una zattera da dove si tuffava, effettuando delle abluzioni togliendosi la polvere d’oro di dosso. In seguito i fedeli gettavano nel lago altre offerte rituali, come ciondoli e monili preziosi.