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Qual è il significato dei pomi d'oro?

Cosetta Marchetti
Cosetta Marchetti
2025-10-23 02:42:28
Numero di risposte : 5
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Il pumo pugliese deve il suo nome da una dea: la dea Pomona. Era la protettrice di tutti i frutti e degli alberi da frutta, inclusa la vite e l’olivo. Per estensione, Pomona era anche dea della fecondità e della fertilità. La sua forma, quella di un bocciolo in procinto di aprirsi, esprime esattamente la quintessenza di questo concetto di maturità e di fertilità massima. Il significato sarà sempre quello di prosperità, abbondanza, buona fortuna, fertilità e novità.
Osea Mazza
Osea Mazza
2025-10-14 04:58:58
Numero di risposte : 9
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I pomi delle Esperidi erano dei meravigliosi frutti d’oro che Ercole doveva cogliere da un melo, dono di nozze della Madre Terra ad Era, che sorgeva in un misterioso giardino alle pendici del Monte Atlante, custodito dalle ninfe Esperidi. Non sapendo in quale luogo si ergesse la mitica montagna presso cui il gigante Atlante sosteneva sulle sue spalle il peso della volta celeste, Ercole decise di rivolgersi alla profetica divinità marina Nereo, alla foce del fiume Eridano, in Illiria. Il gigante, in segno di ringraziamento, gli consigliò di non cogliere personalmente i pomi ma di affidare tale operazione ad Atlante. Il gigante fu ben felice di aiutarlo e di cedere ad Ercole, aiutato da Atena, l’enorme peso del cielo. A quel punto, Ercole scappò con i pomi e compì l’impresa.
Ubaldo Piras
Ubaldo Piras
2025-10-12 00:08:58
Numero di risposte : 8
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Il pomo d'oro con la scritta «alla più bella» che venne lanciato da Eris, dea della discordia, per vendicarsi di non essere stata invitata alle nozze di Peleo e Teti, suscitando così la contesa fra Era, Atena e Afrodite, e il giudizio di Paride in favore di Afrodite, che diede poi origine alla guerra di Troia. I pomi delle Esperidi, i magici frutti dorati che nascevano nel giardino delle mitiche Esperidi e simboleggiavano l’amore e la fecondità.
Laerte Sanna
Laerte Sanna
2025-09-30 17:58:37
Numero di risposte : 5
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La sfera dorata che Afrodite tiene in mano nel dipinto è proprio il pomo della discordia proveniente dall’albero delle Esperidi che Paride attribuì alla dea. Le mele nel cesto retto dalla santa sono rappresentate come pomi d’oro per significare la loro provenienza paradisiaca. Il frutto della mela compare, in forma di pomo d’oro, nel mito greco del Giudizio di Paride.
Gennaro Farina
Gennaro Farina
2025-09-22 21:50:05
Numero di risposte : 6
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I suoi significati sono sempre stati molteplici e anche molto diversi, dato che la mela è molto presente in moltissimi miti o testi religiosi. Secondo la mitologia greca, la mela d'oro era il frutto custodito nel giardino delle Esperidi nella parte più occidentale del Nord Africa, probabilmente nell'odierno Marocco, che prometteva l'eterna giovinezza. Inoltre fu proprio una mela d'oro che portò al giudizio di Paride e, attraverso una serie di avvenimenti, alla guerra di Troia. L'appellativo di mela d'oro o anche rossa indicava, durante l'espansione dell'Impero ottomano, la città da conquistare e quindi l'oggetto dei desideri del quale il sultano doveva poter fruire. Il libro biblico dei Proverbi, al capitolo 25, versetto 11, parla di frutti d'oro, tradotti talvolta come mele. Vengono utilizzati in una similitudine per indicare buone parole dette al momento opportuno.
Edvige Benedetti
Edvige Benedetti
2025-09-14 15:37:11
Numero di risposte : 9
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L’albero dai pomi d’oro era stato dato in dono da Gea a Hera il giorno delle sue nozze con Zeus. Questo giardino che sorge in Mauritania alle pendici del Monte Atlante, è un luogo fantastico ed incantato, dove si trova l’albero dai pomi d’oro, simbolo di fecondità e amore. Secondo alcuni autorevoli interpreti, quando si narra del famoso “Albero dai pomi d’oro”, che si trova nel giardino delle Esperidi – figlie del titano Atlante e di Esperide – si fa riferimento proprio ai limoni.
Maddalena Marino
Maddalena Marino
2025-09-14 15:24:35
Numero di risposte : 5
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E le Esperidi che, al di là dell'inclito Oceano, dei pomi aurei e belli hanno cura, e degli alberi che il frutto ne portano. I pomi aurei e belli sonomhla cruv sea kalav . Le Esperidi sono qui ricordate tra la progenie della Notte oscura, Nu; x ej rebennhv , insieme al Biasimo e alla Sventura dolorosa. L'espressione «al di là dell'inclito Oceano sul confine ultimo della notte» è da intendersi come «all'estremo Occidente»ApiResponse non rilevante none
Luciana De luca
Luciana De luca
2025-09-14 13:27:42
Numero di risposte : 4
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Il pomo della discordia o mela della discordia è, secondo il mito, la mela lanciata da Eris, dea della discordia, sul tavolo dove si stava svolgendo il banchetto in onore del matrimonio di Peleo e Teti che causò una lite tra le dee presenti e che condusse, per una serie di eventi, alla Guerra di Troia. In senso figurato, il pomo della discordia è un oggetto o un fatto che è causa di disaccordo, di contrasto e di lite fra le persone. La dea Eris, furiosa per l'esclusione dal banchetto nuziale, per vendicarsi, incise sulla mela d'oro presa dal giardino delle Esperidi situato nella parte più occidentale del Nord Africa, probabilmente nell'odierno Marocco, la frase "Alla più bella" e la lanciò non vista, sul tavolo imbandito, causando così una lite furibonda fra Era, regina degli dei, Afrodite, dea della bellezza, e Atena, dea della saggezza. Le tre dee andarono da Zeus, ma lui si astenne dal pronunciare il giudizio su chi fosse la più bella, perché avrebbe scatenato le ire delle dee "perdenti" in eterno. Zeus decise quindi di affidare il compito ad un mortale. Scelse Paride principe di Troia, perché, come avevano testimoniato eventi passati, il giovane era abile e giusto nel giudicare. Le tre dee, per ingraziarsene il giudizio, promisero svariate ricompense: Atena lo avrebbe reso sapiente e imbattibile in guerra, consentendogli di superare ogni guerriero; Era promise ricchezza e poteri immensi, tanto che a un suo gesto interi popoli si sarebbero sottomessi, e tanta gloria che il suo nome sarebbe riecheggiato fino alle stelle; Afrodite gli avrebbe concesso l'amore della donna più bella del mondo. Paride scelse come vincitrice Afrodite ed ottenne così l'amore della donna più bella della terra. La dea dell'amore aiutò quindi Paride a rapire Elena, moglie di Menelao, re di Sparta, e il fatto fu la causa scatenante della guerra di Troia.