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Qual è il significato dei pomi d'oro?

Edvige Benedetti
Edvige Benedetti
2025-09-14 15:37:11
Numero di risposte : 6
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L’albero dai pomi d’oro era stato dato in dono da Gea a Hera il giorno delle sue nozze con Zeus. Questo giardino che sorge in Mauritania alle pendici del Monte Atlante, è un luogo fantastico ed incantato, dove si trova l’albero dai pomi d’oro, simbolo di fecondità e amore. Secondo alcuni autorevoli interpreti, quando si narra del famoso “Albero dai pomi d’oro”, che si trova nel giardino delle Esperidi – figlie del titano Atlante e di Esperide – si fa riferimento proprio ai limoni.
Maddalena Marino
Maddalena Marino
2025-09-14 15:24:35
Numero di risposte : 4
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E le Esperidi che, al di là dell'inclito Oceano, dei pomi aurei e belli hanno cura, e degli alberi che il frutto ne portano. I pomi aurei e belli sonomhla cruv sea kalav . Le Esperidi sono qui ricordate tra la progenie della Notte oscura, Nu; x ej rebennhv , insieme al Biasimo e alla Sventura dolorosa. L'espressione «al di là dell'inclito Oceano sul confine ultimo della notte» è da intendersi come «all'estremo Occidente»ApiResponse non rilevante none
Luciana De luca
Luciana De luca
2025-09-14 13:27:42
Numero di risposte : 2
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Il pomo della discordia o mela della discordia è, secondo il mito, la mela lanciata da Eris, dea della discordia, sul tavolo dove si stava svolgendo il banchetto in onore del matrimonio di Peleo e Teti che causò una lite tra le dee presenti e che condusse, per una serie di eventi, alla Guerra di Troia. In senso figurato, il pomo della discordia è un oggetto o un fatto che è causa di disaccordo, di contrasto e di lite fra le persone. La dea Eris, furiosa per l'esclusione dal banchetto nuziale, per vendicarsi, incise sulla mela d'oro presa dal giardino delle Esperidi situato nella parte più occidentale del Nord Africa, probabilmente nell'odierno Marocco, la frase "Alla più bella" e la lanciò non vista, sul tavolo imbandito, causando così una lite furibonda fra Era, regina degli dei, Afrodite, dea della bellezza, e Atena, dea della saggezza. Le tre dee andarono da Zeus, ma lui si astenne dal pronunciare il giudizio su chi fosse la più bella, perché avrebbe scatenato le ire delle dee "perdenti" in eterno. Zeus decise quindi di affidare il compito ad un mortale. Scelse Paride principe di Troia, perché, come avevano testimoniato eventi passati, il giovane era abile e giusto nel giudicare. Le tre dee, per ingraziarsene il giudizio, promisero svariate ricompense: Atena lo avrebbe reso sapiente e imbattibile in guerra, consentendogli di superare ogni guerriero; Era promise ricchezza e poteri immensi, tanto che a un suo gesto interi popoli si sarebbero sottomessi, e tanta gloria che il suo nome sarebbe riecheggiato fino alle stelle; Afrodite gli avrebbe concesso l'amore della donna più bella del mondo. Paride scelse come vincitrice Afrodite ed ottenne così l'amore della donna più bella della terra. La dea dell'amore aiutò quindi Paride a rapire Elena, moglie di Menelao, re di Sparta, e il fatto fu la causa scatenante della guerra di Troia.