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Cosa simboleggia l'Aurora?

Vania Morelli
Vania Morelli
2025-07-29 03:27:13
Numero di risposte : 3
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L'aurora è l'apparizione della particolare luce dorata, talvolta rosea, purpurea o anche ramata, riflessa dalle nuvole nel cielo o dalle particelle di foschia nell'atmosfera, poco prima del sorgere del Sole. Nel loro significato traslato "alba" e "aurora" sono sinonimi. La luce dell'aurora è inizialmente di colore lilla-lavanda, poi tende al pesca-arancione. La ricchezza e la variabilità dei colori dell'aurora compaiono spesso nella letteratura e nella pittura. Ne parla ripetutamente già Omero nell'Iliade e nell'Odissea con un'immagine stereotipata: la dea Aurora arriva su un carro d'oro ed è "ditirosata", cioè dotata di lunghe dita rosee. La particolare luminosità dell'aurora deriva dalla rifrazione dei raggi solari da parte dell'atmosfera. I raggi solari che ci raggiungono nell'aurora provengono da un astro che è ancora al di sotto dell'orizzonte e seguono un percorso curvilineo determinato dalla diversa densità dell'atmosfera, sempre maggiore negli strati più bassi. Il colore dei raggi rifratti è dovuto all'interazione con il pulviscolo contenuto negli strati più profondi dell'atmosfera, il cui attraversamento dura molto più a lungo perché i raggi si propagano quasi orizzontalmente. Lo stesso fenomeno si ripete dopo il tramonto, ma i colori sono più accesi perché la presenza di pulviscolo è maggiore. Aurora polare. L'aurora è collegata all'alba, e generalmente appare nell'ultima fase del crepuscolo mattutino: se nelle prime fasi del crepuscolo, la luminosità è dovuta principalmente alla luce solare riflessa dagli strati superiori dell'atmosfera, durante l'aurora predomina la luce colorata rifratta dagli strati inferiori addensati soprattutto dalle nuvole.
Bettino Galli
Bettino Galli
2025-07-29 03:18:17
Numero di risposte : 1
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L’aurora boreale è un fenomeno naturale che da secoli, se non da millenni, affascina l’uomo. Nelle righe che seguono ti raccontiamo alcune delle leggende più misteriose e intriganti, così anche tu possa scoprire se credete ad alcune di esse. In finlandese, l’aurora boreale si chiama “revontulet” termine che tradotto letteralmente significa “fuochi della volpe”. Il nome deriva da un antico mito secondo il quale l’aurora boreale fosse in realtà causata da una volpe magica. Secondo un’altra antica credenza Sami è severamente vietato fischiare, applaudire o comunque richiamare l’attenzione dell’aurora boreale quando essa danza nel cielo. In alcune culture l’aurora boreale è anche collegata al mito della fertilità. Ancora oggi esistono infatti delle popolazioni che credono che un bambino concepito sotto l’aurora boreale sarà per sempre baciato dalla fortuna e dalla buona sorte. Moltissime popolazioni eschimesi credono invece nel mito secondo il quale l’aurora boreale sarebbe causata dagli spiriti dei morti che giocano a palla nel cielo con la testa o il teschio di un tricheco. Nelle storie dell’Europa centrale l’aurora boreale è invece associata agli spargimenti di sangue. Ciò è dovuto al fatto che nelle sporadiche occasioni in cui l’aurora boreale è visibile in questi luoghi essa assume solitamente i toni del rosso. Questi avvistamenti rari e terrificanti venivano popolarmente interpretati come il cattivo presagio di una prossima guerra con annesso spargimento di sangue.
Gianfranco Rossetti
Gianfranco Rossetti
2025-07-29 02:00:59
Numero di risposte : 2
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Aurora in un affresco del Guercino. Nella mitologia romana, Aurora è la dea dell'aurora. È figlia del titano Iperione e di Teia e sorella del Sole e della Luna. Aurora era la Dea che apriva le porte del giorno e che, dopo aver attaccato i cavalli al carro del Sole, lo precedeva col suo. La dea Aurora si rinnova ogni mattina all'alba e vola attraverso il cielo, annunciando l'arrivo della mattina. Nell’“Iliade” e nell’“Odissea” l'arrivo dell'alba è spesso descritto con la formula «apparve Aurora dalle dita di rosa». «Aurora dalle dita di rosa» è l'epiteto omerico della dea Aurora. Dante Alighieri la nomina nel Purgatorio nel canto II, 9 e nel canto IX, 1 dove è citata come «la concubina di Titone antico».
Sasha Guerra
Sasha Guerra
2025-07-29 01:57:30
Numero di risposte : 4
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L'aurora boreale, o aurora polare, è provocata dall’interazione tra le particelle cariche provenienti dal sole e la magnetosfera terrestre. Molti popoli consideravano l’apparizione dell’aurora boreale un segno di buon auspicio, per altri, invece, un evento funesto, presagio di avvenimenti negativi. Nel nord, il colore verde pallido delle aurore ha spinto le persone ad associarle ai morti. In Groenlandia, per esempio, immaginavano le anime dei bambini defunti giocare nel cielo. Gli Skolt Sámi, uno dei gruppi del popolo indigeno Sami che si distingue per la loro lingua specifica, credevano che, coloro che erano stati assassinati, stessero ancora sanguinando o addirittura si ferissero nell’aldilà, causando così le aurore nel cielo. I popoli indigeni della Siberia, invece, e alcune tribù di nativi americani, credevano che i morti stessero cavalcando o giocando nel cielo e, di tanto in tanto, il sangue versato causasse la comparsa delle aurore. Nella mitologia norrena, le aurore boreali sono collegate a Odino e alle Valchirie. Odino era il capo degli dei e sovrano di Asgard, venerato da tutti i vichinghi: secondo la credenza popolare, durante ogni battaglia, Odino avrebbe scelto i guerrieri destinati a morire e a unirsi a lui nel Valhalla, la sua dimora. Le Valchirie, guerriere a cavallo dotate di armature, lance e scudi, avevano il compito di condurre i guerrieri scelti da Odino nel Valhalla. È qui che entrano in gioco le aurore che, con la loro luce, emanata dai riflessi delle armature delle Valchirie, guidavano i guerrieri verso il Valhalla. Altre leggende norrene affermano che l’aurora fosse il respiro dei coraggiosi soldati morti in combattimento. In altre storie, invece, si credeva che l’aurora fosse il “Ponte Bifrost”, un arco luminoso e pulsante che conduceva i guerrieri caduti al loro ultimo luogo di riposo nel Valhalla. Nelle rare occasioni in cui vengono avvistate nell’Europa centro meridionale, le aurore boreali sono di colore rosso. Ecco perché le antiche popolazioni di Francia, Grecia e persino Italia le associavano al colore del sangue e quindi simbolo di cattivo auspicio. Durante la Guerra Franco-Prussiana (1870–71), per esempio, una coincidenza ha illuminato i cieli di rosso proprio quando i campi di battaglia diventarono rossi del sangue dei soldati caduti.
Xavier Vitale
Xavier Vitale
2025-07-28 22:19:51
Numero di risposte : 3
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L’aurora boreale è un fenomeno naturale che da secoli, se non da millenni, affascina l’uomo. In finlandese, l’aurora boreale si chiama “revontulet” termine che tradotto letteralmente significa “fuochi della volpe”. Secondo l’antica storia, la volpe, trovandosi in tremendo ritardo per l’annuale festival invernale, correva veloce fra le montagne imbiancate di neve quando, ad un tratto, si stancò di tenere in alto la coda. Successe così che ad ogni passo la coda della volpe, urtando la coltre di neve, provocava delle scintille che volando in alto verso il cielo diedero vita all’aurora boreale, o meglio, ai fuochi della volpe. Secondo un’altra antica credenza Sami è severamente vietato fischiare, applaudire o comunque richiamare l’attenzione dell’aurora boreale quando essa danza nel cielo. Facendo troppo rumore si rischia infatti di attirare l’attenzione degli spiriti che potrebbero scendere dal cielo e rapire i trasgressori del divieto. In alcune culture l’aurora boreale è anche collegata al mito della fertilità. Ancora oggi esistono infatti delle popolazioni che credono che un bambino concepito sotto l’aurora boreale sarà per sempre baciato dalla fortuna e dalla buona sorte. Moltissime popolazioni eschimesi credono invece nel mito secondo il quale l’aurora boreale sarebbe causata dagli spiriti dei morti che giocano a palla nel cielo con la testa o il teschio di un tricheco. Nelle storie dell’Europa centrale l’aurora boreale è invece associata agli spargimenti di sangue. Ciò è dovuto al fatto che nelle sporadiche occasioni in cui l’aurora boreale è visibile in questi luoghi essa assume solitamente i toni del rosso. Questi avvistamenti rari e terrificanti venivano popolarmente interpretati come il cattivo presagio di una prossima guerra con annesso spargimento di sangue.