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Qual è il segno della vittoria?

Samira Marini
Samira Marini
2025-05-12 16:09:54
Numero di risposte: 3
Non significa affatto vittoria, bensì pace, e l’abitudine di mettere le dita a V nelle foto in Giappone nasce nel periodo del secondo dopoguerra. Il simbolo V era infatti usato nelle proteste contro la guerra del Vietnam e assunse il significato di pace, diventando anche il gesto tipico della comunità di hippie. Fu proprio questo il significato che prese piede in Giappone, dove il gesto venne introdotto inizialmente dagli americani che lo usavano nel periodo dell’occupazione, nel dopoguerra, in segno di vittoria. Solo negli anni ’80 però il gesto delle dita a V assunse l’attuale significato di pace in Giappone e prese piede come gesto immancabile in ogni scatto. C’è da dire però che il gesto delle dita a V era già presente e diffuso nella cultura popolare giapponese grazie ai manga, con l’accezione di “vittoria”. Secondo altre teorie, invece, la diffusione del gesto si deve soprattutto al cantante Jun Inoue, star della popolare band giapponese Spiders e testimonial di vari prodotti commerciali, tra cui le macchine fotografiche del brand Konica. Mettere le dita a V era infatti anche una tecnica consigliata alle ragazze per apparire più “kawaii” ovvero carine e simpatiche nelle foto e si pensa proprio che il ruolo delle donne sia stato rilevante nella diffusione del gesto a V, che spesso era accompagnato dalla parola “pace” in giapponese. La moda delle dita a V prese piede anche in Cina, Hong Kong, Taiwan e Corea del Sud e così oggi quasi tutti gli asiatici posano nelle foto facendo il gesto della V.
Dario De Santis
Dario De Santis
2025-05-12 15:13:19
Numero di risposte: 1
Le dita a V, alzando l'indice e il medio della mano, soltanto da poco tempo indicano la VITTORIA. Inizialmente erano concepite come insulto, come oltraggio particolarmente volgare. Con gli arcieri che iniziarono a mostrare in segno di sfida l'indice e il medio sollevato di fronte ai loro nemici sconfitti. La V stava per Enrico V, il re che li aveva condotti alla vittoria e che era meglio ricordarglielo. Tutto ciò sino alla Seconda Guerra Mondiale quando il politico belga Victor de Laveleye chiese ai Belgi di scegliere la lettera V in segno di battaglia, essendo la prima lettera di VICTOIRE in francese e di VRIJHEID in olandese. Fu l'inizio dell'introduzione della V come VITTORIA adottato da noti uomini politici come Winston Curchill e Richard Nixon, o da tanti sportivi più o meno campioni.