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Chi è l'Iride?

Luciano Cattaneo
Luciano Cattaneo
2025-08-15 00:30:32
Numero di risposte : 2
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L’iride si comporta esattamente come il diaframma di una macchina fotografica. Non ha solo una funzione estetica, ma ha lo specifico compito di dosare la quantità di luce che penetra all’interno dei nostri occhi, regolando l’ampiezza della pupilla in base alla luminosità dell’ambiente circostante. La parola “iride” deriva dal Latino iris, che significa “arcobaleno”. È la sottile membrana che determina il colore dei nostri occhi.
Muzio Donati
Muzio Donati
2025-08-08 04:22:21
Numero di risposte : 4
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L’iride è una delle strutture più affascinanti dell’occhio umano, non solo per la sua funzione fisiologica, ma anche per la sua unicità. Ogni iride è caratterizzata da una combinazione irripetibile di colori, trame e caratteristiche. Le impronte digitali hanno 40 caratteristiche uniche per ogni persona, mentre l’iride ne ha 256. Persino i gemelli omozigoti, hanno iridi diverse. L’iride determina il colore dei nostri occhi. In anatomia, l’iride è la parte colorata visibile del bulbo oculare che circonda la pupilla. Il suo nome deriva dal latino “iris -idis” e dal greco “iris -idos”, che significano “arcobaleno”, proprio per la varietà di pigmenti che può presentare. L’iride, non solo colore L’iride, con la sua singolare combinazione di bellezza e funzionalità, rappresenta un elemento distintivo nell’occhio di ogni individuo. Oltre a svolgere un ruolo vitale nella visione, riflette l’identità di ciascuno di noi.
Grazia Pellegrino
Grazia Pellegrino
2025-08-06 23:11:38
Numero di risposte : 8
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L’iride è l’arcobaleno. Questo nome lo incontriamo nel mito greco: era una divinità minore, messaggera degli dei, incaricata dell’infausto compito di predire sventure agli umani. Sorella delle arpie, era la personificazione dell’arcobaleno, che variamente la annunciava. Il fatto che questo fenomeno atmosferico mostri alla vista l’intero spettro di colori visibili ha portato a collegare l’iride a oggetti e fenomeni che presentano colori variegati e cangianti. Proprio per questo il nome di iride fu attribuito alla membrana che regola il passaggio delle luce nell’occhio, una membrana pigmentata, che può presentare i colori più disparati. Il fatto straordinario che tutti i colori compaiano nell’iride la rende antonomasia di ogni cosa che stupisce l’occhio con colori cangianti.
Zelida Barone
Zelida Barone
2025-07-24 16:41:49
Numero di risposte : 4
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L’iride è la zona visibile e colorata del bulbo posta intorno alla pupilla. Il pigmento è una delle sue caratteristiche principali tanto da averne deciso anche il nome, dato che l’etimologia di iride viene dal latino iris -idis e dal greco iris -idos, ossia “arcobaleno”. L’iride è una membrana circolare posta sulla parte superiore del cristallino e dietro la cornea, e insieme a coroide e corpo ciliare forma la tonaca vascolare del bulbo. Al suo centro è la pupilla, ossia l’apertura che a occhio nudo viene percepita come molto scura o nera dalla quale entra la luce per innescare tutto il meccanismo della visione. La funzione di questa componente oculare può essere considerata equivalente a quella di diaframma, ossia di regolazione della luce in ingresso all’interno dell’occhio tramite controllo dell’ampiezza della pupilla, ossia miosi e midriasi. L’iride è composta da tre sottili e importanti strati: l’epitelio, lo stroma, l’endotelio. I melanociti posti nello stroma contengono melanina, ossia il pigmento che dà colore a tutta la zona. L’iride può avere diversi colori - dall’azzurro al nero, passando per il verde e il castano – i quali possono anche cambiare in determinate condizioni. Il colore finale degli occhi è deciso dalla genetica. Esistono diverse anomalie, problemi e patologie connessi con l’iride. L’iride è una zona fondamentale per il funzionamento dell’occhio e dell’intero sistema visivo.
Giuseppa Villa
Giuseppa Villa
2025-07-24 15:59:01
Numero di risposte : 7
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Iride, conosciuta anche come Iris, Iri, Taumantia e Taumantiade, è un personaggio della mitologia greca. Dea minore dell'Olimpo, messaggera degli dèi e personificazione dell'arcobaleno. Figlia di Taumante ed Elettra, è gemella della dea Arke e sorella delle tre terribili arpie, Celeno, Ocipete ed Aello. Il compito specifico della dea Iride era quello di annunciare agli uomini messaggi funesti, dal momento che era Hermes il dio che portava messaggi propizi da parte degli dèi. Iride svolge il suo compito di messaggera grazie a grandi ali d'oro con le quali vola rapida a portare gli ordini di Zeus. A differenza di Ermes, la "veloce" Iride non appartiene al culto ellenico, ma solo al mito, quindi era un personaggio mitologico, non venerato dal popolo. È vestita di "iridescenti" gocce di rugiada ed è proprio per la sua luminosità di colore variabile che la membrana dell'occhio si chiama "iride". Nelle opere di Esiodo, Iris aveva anche il compito di portare l'acqua dal fiume Stige, ogni volta che gli dèi dovevano prestare un giuramento solenne: chiunque avesse bevuto l'acqua e mentito avrebbe perso la voce o la coscienza per un massimo di sette anni. Iris è citata nell'Iliade, in cui si legge, ad esempio, che «Zeus padre dall’Ida… incitò… Iris dall’ali d’oro a portare in fretta un messaggio.» L'intera famiglia è citata da Esiodo: «E Taumante sposò di Oceano dai gorghi profondi la figlia Elettra. Ed Iris veloce diè questa alla luce, con Occhipete e Procella, le Arpie dalle fulgide chiome, che a pari erano a volo coi soffi del vento e gli uccelli, sopra le veloci penne».
Giovanni Marini
Giovanni Marini
2025-07-24 14:57:30
Numero di risposte : 2
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La parola "iride" deriva dal latino "iris", che significa arcobaleno. Questa struttura è costituita da tessuto pigmentato che conferisce il colore agli occhi, variabile da soggetto a soggetto. Il colore dell'iride è trasmesso geneticamente. L'iride può essere chiara (dal blu al verde) o bruna (dal marrone al nero), in base alla quantità di pigmento, alla melanina presente nello stroma irideo (maggiore è la quantità di pigmento, più l'iride assumerà un colore scuro vicino al marrone) o ai fenomeni ottici di riflessione e di diffrazione della luce. L'iride è situata nella camera anteriore dell'occhio, davanti al cristallino, il quale funge da lente, permettendo la messa a fuoco dei raggi luminosi sulla retina. L'iride è una sottile membrana, di colore variabile e di forma anulare, visibile frontalmente attraverso la trasparenza della cornea, come un disco colorato con un foro pupillare nero al centro. L'iride circonda la pupilla e, lateralmente, è in rapporto con la sclera (parte bianca del bulbo oculare) grazie all'orlo sclerocorneale (o limbus). L'iride è divisa, per convenzione, in due porzioni circolari il margine ciliare (periferico) e il margine pupillare (circoscrive la pupilla). L'iride è formata da tre strati. Endotelio: riveste la faccia anteriore dell'iride ed è in continuità con quello della faccia posteriore della cornea (endotelio della camera anteriore). Stroma: è costituito da tessuto connettivo fibrillare e da cellule pigmentate (melanociti). Epitelio è formato da uno strato interno costituito da cellule poliedriche, che contengono piccoli granuli ricchi di pigmento scuro, e da uno strato esterno, in diretta continuazione con la parte ciliare della retina.