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Qual è la figura mitologica del Minotauro?

Vittoria Grassi
Vittoria Grassi
2025-08-21 09:10:18
Numero di risposte : 8
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Mostro dal corpo umano con testa e collo di toro, figlio di Pasifae e di un toro divino che era stato mandato da Posidone a Minosse come segno della sua predestinazione celeste al dominio su Creta, contro le pretese di altri competitori. Il mito secondo i più avrebbe origini cultuali: il toro sarebbe per i Minoici un animale sacro, da confrontarsi col dio fenicio Baal, dalla testa di toro, o con altre divinità orientali. Il mito è costruito su un fondo minoico, con molta infiltrazione di elementi posteriori, prima fra tutti l'identificazione dell'uccisore del toro con l'eroe ateniese. Spiegazioni razionalistiche del mito furono tentate già in antico: Aristotele lo collegava con un Tauros, che, avuti, come premio di vittoria in un agone, dei fanciulli tratti in schiavitù e custoditi nel Labirinto, li maltrattava crudelmente, finché non fu vinto da Teseo, che li liberò. Palefato parla di M., nato dagli amori adulterini di Pasifae con un cortigiano di Minosse: perseguitato dall'odio del re, M. si ritirò a vivere sui monti da ladrone, finché Teseo lo uccise in una caverna in cui si era nascosto.
Domenica De luca
Domenica De luca
2025-08-19 23:07:49
Numero di risposte : 7
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Il minotauro è una delle figure più iconiche di tutta la mitologia ellenica. Il minotauro è un essere nato dalle sembianze di uomo e toro, nato dall’unione tra la moglie del re di Creta, Minosse e un toro bianco mandato come dono da Poseidone, il dio del mare, che decide di mostrare la sua benevolenza in questo modo. Il dio Poseidone non è contento della decisione di Minosse, e per punirlo dà a Minosse e a sua moglie Pasifae un figlio per metà uomo e con la testa di toro, che si ciba di carne umana. La lotta tra Teseo e il minotauro rappresenterebbe l’eterno scontro tra il bene e il male. Allegoricamente il Minotauro rappresenta il guardiano del girone dei violenti, che rappresenta la parte istintiva e bestiale dell’esistenza umana, secondo il mito greco.
Elisa Marini
Elisa Marini
2025-08-06 15:44:21
Numero di risposte : 7
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Il Minotauro è una figura mitologica greca dalle fattezze antropomorfe, metà uomo e metà toro. Il termine Minotauro unisce il prefisso minos ovvero “re” con il suffisso taurus ovvero “toro”. Si trattava di una creatura tanto leggendaria quando misteriosa e mostruosa, con un corpo umanoide e bipede, zoccoli, pelliccia bovina, coda e testa taurina, una mente comandata da un istinto animale, di indole selvaggia e feroce, vorace di carne umana e, pertanto, estremamente pericoloso per i cittadini cretesi. Il Minotauro nacque dalla particolare relazione tra la moglie di Minosse, Pasifae, e il Toro di Creta, donato da Poseidone a Minosse. Il Minotauro era sempre più affamato e bramoso di carne umana. Era una creatura mostruosa e pericolosa, che viveva nel labirinto di Cnosso, costruito da Dedalo.
Egisto Sanna
Egisto Sanna
2025-07-30 09:32:43
Numero di risposte : 5
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La leggenda del Minotauro, il «toro di Minosse», una mitica figura per metà uomo e per metà toro. Dalla loro unione nacque il Minotauro, dal corpo umano e dalla testa taurina. Un anno Teseo, figlio del re di Atene, si unì al gruppo. Entrato nel labirinto, si trovò improvvisamente di fronte al Minotauro che, irritato e affamato, appena lo scorse, fece per gettarglisi addosso, ma Teseo, rapido e agile, gli calò sulla sua mostruosa testa di toro un tale colpo di mazza che lo fece crollare a terra, morto. Teseo divenne signore di Atene e gli Ateniesi, per ricordare la vittoria sul Minotauro, ogni anno celebrarono una festa portando in processione un ramo d’olivo, adorno di frutti di stagione e di un filo di lana bianca.
Eliziario Bianchi
Eliziario Bianchi
2025-07-30 08:52:03
Numero di risposte : 10
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Il Minotauro è un mostro mitologico, metà uomo e metà toro. Letteralmente, Minotauro significa "toro di Minosse", quest’ultimo era il famoso re di Creta, sposato a Pasifae. Il Minotauro, con il suo corpo metà umano e metà toro, potrebbe rappresentare la nostra psiche, composta da razionalità e istinti primitivi. Il toro dentro di noi rappresenta non solo gli istinti ancestrali, ma anche la parte più vitalistica della nostra persona, senza la quale non ci si potrebbe definire umani, ma orribili soggetti governati solo dalla pura, lucida e diabolica ragione. Da questa unione nacque il Minotauro, il mostro metà uomo e metà toro. Una volta nato, l’abominevole mostro fu nascosto all’interno di un labirinto, realizzato da Dedalo su ordine del re, che voleva nascondere la vergogna. Il Minotauro fu quindi dato in pasto ogni anno sette ragazzi e sette ragazze ateniesi, come tributo imposto da Minosse ad Atene. Il giovane eroe Teseo riuscì poi ad uccidere il Minotauro grazie all’aiuto di Arianna, la figlia del re di Creta, che gli fornì un gomitolo di lana per trovare l’uscita dal labirinto dopo averlo sconfitto.