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Chi era il mostro di Creta?

Gianmarco Grasso
Gianmarco Grasso
2025-08-05 22:39:04
Numero di risposte : 5
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Il Minotauro era il figlio della regina dell’isola di Creta, Pasifae, e di un gigantesco toro. Questa creatura camminava su due zampe e aveva corpo umano però la sua testa era quella di un toro e in fondo alla schiena gli spuntava una coda. Inoltre, il suo corpo era coperto di pelliccia e al posto dei piedi aveva un paio di zoccoli. Il Minotauro non era una creatura umana, ma una bestia, dal carattere selvaggio e feroce: per evitare che potesse seminare paura in città, il re di Creta, Minosse, lo fece rinchiudere in un gigantesco labirinto. Ma c’era una ragione ben precisa per la quale questa creatura fu imprigionata e nascosta: il Minotauro si nutriva esclusivamente di carne umana. Il suo aspetto pauroso e il suo carattere violento erano conosciuti in tutta l’isola di Creta e non solo, era difficile tenerlo a bada anche una volta rinchiuso nel labirinto e per questo motivo, ogni anno, venivano sacrificati sette ragazzi e sette ragazze, che sarebbero stati divorati dal Minotauro.
Vera Rossi
Vera Rossi
2025-07-25 16:18:09
Numero di risposte : 3
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Mostro dal corpo umano con testa e collo di toro, figlio di Pasifae e di un toro divino che era stato mandato da Posidone a Minosse come segno della sua predestinazione celeste al dominio su Creta, contro le pretese di altri competitori. Ora Minosse, invece di sacrificare al dio stesso lo splendido dono, lo sostituì con un toro delle sue mandre: per punire il re, Posidone fece infuriare il toro, e ispirò in Pasifae un mostruoso amore per esso. Dall'unione di lei col toro nacque il M., che Minosse fece rinchiudere nel Labirinto appositamente costruito da Dedalo. Il mito secondo i più avrebbe origini cultuali: il toro sarebbe per i Minoici un animale sacro, da confrontarsi col dio fenicio Baal, dalla testa di toro, o con altre divinità orientali. Secondo altri l'ipotesi non è necessaria, ma si può spiegare il mito da una semplice manifestazione sportiva: la lotta col toro, largamente attestata nei monumenti minoici. Il mito è costruito su un fondo minoico, con molta infiltrazione di elementi posteriori, prima fra tutti l'identificazione dell'uccisore del toro con l'eroe ateniese. Spiegazioni razionalistiche del mito furono tentate già in antico: Aristotele lo collegava con un Tauros, che, avuti, come premio di vittoria in un agone, dei fanciulli tratti in schiavitù e custoditi nel Labirinto, li maltrattava crudelmente, finché non fu vinto da Teseo, che li liberò. Palefato parla di M., nato dagli amori adulterini di Pasifae con un cortigiano di Minosse; perseguitato dall'odio del re, M. si ritirò a vivere sui monti da ladrone, finché Teseo lo uccise in una caverna in cui si era nascosto. Secondo l'attidografo Demon, Tauros era un generale di Minosse, ucciso da Teseo in uno scontro navale con la flotta ateniese.
Osvaldo Marini
Osvaldo Marini
2025-07-25 14:21:57
Numero di risposte : 3
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La storia della mitologia cretese è ricca di racconti che parlano di potere, tradimenti e incredibili imprese eroiche, legate alla figura di Zeus, di Minosse e del terribile Minotauro. Il Tradimento di Minosse e la Vendetta di Poseidone Minosse, desideroso di legittimare il suo regno, chiese a Poseidone un segno divino. Il dio del mare gli inviò un toro magnifico con l’intento che venisse sacrificato in suo onore, ma Minosse, impressionato dalla bellezza dell’animale, decise di tenerlo per sé e ne sacrificò un altro. Poseidone, offeso dall’inganno, punì Minosse facendo innamorare sua moglie, Pasifae, di quel toro. Con l’aiuto dell’artista Dedalo, Pasifae si nascose all’interno di una giovenca di bronzo per accoppiarsi con l’animale. Da questa unione nacque il Minotauro, una creatura mostruosa con corpo umano e testa di toro, simbolo della vergogna di Minosse.