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Qual è il mito di Cadmo?

Giulietta Fontana
Giulietta Fontana
2025-10-07 13:07:48
Numero di risposte : 4
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Cadmo era figlio di Agenore re di Tiro e di Telefassa, dunque fratello di Cìlice, Fenice ed Europa. Quest’ultima venne rapita da Zeus e il padre, mosso da un profondo dolore, prese la decisione di mandare i propri figli alla ricerca di Europa, dicendo loro di non tornare senza di lei. Cadmo per trovare l’amata sorella si spinse fino a Delfi in cerca di un aiuto da parte dell’oracolo, il quale però gli consigliò di abbandonare la ricerca della sorella e di seguire una mucca fino a che essa non si sarebbe accasciata al suolo stremata nel punto esatto in cui lui avrebbe dovuto fondare la sua città, che prese poi il nome di Tebe. Grato agli dei Cadmo decise di compiere un sacrificio di ringraziamento, mandando i suoi compagni a prendere in una fonte vicina l’acqua necessaria al sacrificio. Essi arrivati alla fonte vennero uccisi da un drago, caro ad Ares, che a sua volta venne sconfitto da Cadmo stesso, che sotto consiglio di Atena, seminò i denti della bestia. Dopo aver compiuto questo atto, dal sottosuolo, sbucò un intero esercito di uomini, ma, sempre seguendo un suggerimento di Atena, scagliò contro di loro una pietra ed essi, accusandosi l’un l’altro, iniziarono ad uccidersi a vicenda. Solo cinque di loro sopravvissero, uomini dotati di incredibile forza che sotto l’ordine di Cadmo costruirono le fondamenta di Tebe. Cadmo dopo essersi sposato con Armonia ed aver avuto quattro figlie e una figlio, aveva attirato contro di sé la maledizione del Dio Ares, ancora irato per l’uccisione del suo drago. Influenzato dal maleficio fu proprio Penteo, uno dei nipoti di Cadmo, a spodestare il nonno ed esiliarlo insieme ad Armonia. I due, avendo impietosito gli dei, vennero trasformati in serpenti e accolti nei Campi Elisi.
Maddalena Montanari
Maddalena Montanari
2025-09-28 03:42:55
Numero di risposte : 6
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Cadmo fondatore di Tebe Dopo il ratto di Europa da parte di Zeus, Cadmo fu inviato dal padre alla ricerca della sorella, ma l’oracolo di Delfi gli ingiunse di seguire una giovenca nella quale si sarebbe presto imbattuto, e di fondare una città laddove l’animale si fosse fermato. Ciò accadde in Beozia, dove Cadmo dovette affrontare un serpente consacrato ad Ares e posto a difesa di una fonte, dopo che il mostro ebbe ucciso alcuni dei suoi compagni. Uscito vittorioso dallo scontro e ispirato da Atena, Cadmo seminò i denti del serpente e dalla terra nacquero meravigliosamente dei guerrieri, che presero a scontrarsi fra loro sino alla sopravvivenza di cinque eletti. Questi ultimi, noti con il nome di Sparti, avrebbero aiutato Cadmo nella fondazione della rocca che dall’eroe prese il nome – la Cadmèa – e che costituiva per la tradizione il nucleo più antico della città di Tebe. Della stessa città Cadmo divenne re, dopo aver servito Ares per otto anni onde espiare l’uccisione del serpente. Si tratta di un tipico eroe fondatore e civilizzatore, a cui la tradizione attribuiva fra l’altro l’introduzione in Grecia dell’alfabeto e l’invenzione del lavoro minerario e in particolare della lavorazione di oro e argento. Ma l’impresa cui il suo nome è più frequentemente legato è la fondazione della città di Tebe beotica.
Fabiano Milani
Fabiano Milani
2025-09-24 04:15:11
Numero di risposte : 2
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Dopo il rapporto della figlia Europa da parte di Zeus, Agenore, re di Fenicia, incapace di darsi pace per via della sua perdita, inviò il figlio Cadmo alla sua ricerca, chiedendogli di non tornare senza la sorella. Per molti anni Cadmo continuò a cercarla in vari paesi, ma senza successo. Non osando tornare a casa senza di lei, consultò l’oracolo di Apollo a Delfi; il responso fu che doveva abbandonare il suo compito e assumersi un nuovo dovere, cioè quello di fondare una città, il cui sito gli sarebbe stato indicato da una giovenca che non aveva mai sopportato il giogo e che si sarebbe sdraiata sul luogo in cui quella città avrebbe dovuto essere costruita. Cadmo aveva appena lasciato il tempio sacro, quando notò proprio una giovenca che non portava segni di servitù sul collo e che camminava lentamente davanti a lui. Seguì l’animale lungo un tratto di strada considerevole, finché la vacca improvvisamente si fermò sul luogo dove poi sarebbe sorta Tebe. La giovenca rivolse lo sguardo verso il cielo e, abbassandosi dolcemente, si sdraiò nella folta erba. Grato per questo segno del favore divino, Cadmo decise di offrire l’animale in sacrificio e mandò i suoi seguaci a prendere l’acqua per la libagione da una sorgente vicina. Cadmo provò allora con la lancia, ed ebbe maggior successo, poiché con essa riuscì a trafiggere il fianco della bestia, che, furiosa per il dolore, si scagliò contro l’avversario. Mentre Cadmo osservava il nemico sconfitto, Atena gli apparve e gli ordinò di seminare nel terreno i denti del drago morto. Egli obbedì e dai solchi emerse una banda di uomini armati, che iniziarono subito a combattere tra loro, finché tutti, tranne cinque, rimasero uccisi. Questi ultimi guerrieri sopravvissuti si unirono in pace l’uno con l’altro e fu con il loro aiuto che Cadmo costruì la famosa città di Tebe. In tempi successivi, le più nobili famiglie tebane rivendicarono con orgoglio la loro discendenza da questi potenti guerrieri nati dalla terra. Per molti anni il fondatore di Tebe regnò felicemente, ma alla fine diventati troppo vecchi, lui e sua moglie abdicarono a favore del nipote Penteo. Sempre accompagnato dalla fedele Armonia, Cadmo si ritirò in Illiria e, dopo la morte, entrambi i coniugi furono trasformati da Zeus in serpenti e portati nei Campi Elisi.
Thea Costantini
Thea Costantini
2025-09-14 13:08:32
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Agenore, re di Tiro, ordinò al figlio Cadmo di mettersi in cerca della sorella Europa, minacciandogli l’esilio nel caso non l’avesse trovata. Percorso l’intero globo e non trovata la sorella, Cadmo evitò di tornarsene in patria. Si rivolse all’oracolo di Febo, il quale gli confessò che in una terra deserta avrebbe trovato una giovenca, che mai aveva subito il gioco. Essa lo avrebbe condotto verso una pianura, su cui avrebbe innalzato delle mura, chiamandola Beozia. Cadmo si mise in marcia e quando discese dall’antro di Castalia, vide una giovenca, che non recava alcun segno di schiavitù. Si pose a seguirla ed insieme raggiunsero una piana. A guardia della fonte, un serpente, generato da Marte, e screziato di squame d’oro, con gli occhi di fuoco, e pieno di veleno, dotato di tre lingue guizzanti tra tre file di denti. Mentre l’anima rantolava, una voce si udì: «Perché, figlio di Agenore, guardi quel serpente ucciso? Tu stesso come serpente sarai guardato». Ecco che appare la comunicazione con gli Dei, i quali avvisano, sempre con presagi, gli uomini, che stanno andando incontro al loro destino. Quelle parole smarrirono Cadmo, così dal cielo, Atena discese, per ordinargli di dare sepoltura ai denti del drago, prodromi di un popolo futuro. E così l’Eroe ubbidì ed appena finita l’opera, la terrà iniziò a tremare, e dalle fratture terrestri affiorarono delle picche di lance, quindi degli elmi ed una serie sterminata di armati. Quei superstiti contribuirono alla fondazione di Tebe, città voluta dall’oracolo di Apollo, dove Cadmo trovò rifugio, protetto da Marte e Venere, e babbo di numerosissima prole. Il cammino dell’Eroe è sempre cosparso di tragici eventi: il dolore quale porta, per entrare in una dimensione superiore, oltre, lontana.
Mariapia Barbieri
Mariapia Barbieri
2025-09-09 12:58:40
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Secondo questa forma il mito di C. si può riassumere così: C. era figlio di Agenore e fratello di Europa. Allorché questa fu rapita da Zeus, Agenore ordinò ai suoi figli di andarla a ricercare. Poiché fu impossibile ritrovarla, Cadmo, anziché tornare presso il padre, di cui temeva, si recò per consiglio all'oracolo di Apollo che gli rispose di seguire le orme di una giovenca, fondare una città là dove si sarebbe fermato, e, a ricordo di essa, dare a tutta la regione il nome di Beozia. Cadmo incontrò realmente una giovenca, e, con alcuni compagni, la seguì. Giunto al luogo in cui si fermò l'animale, C. inviò i compagni a una fonte per prendere acqua. Ma nella fonte c'era un drago che tutti li uccise. C. a sua volta uccise il drago, seminandone in terra i denti dai quali nacquero altrettanti uomini armati, che si uccisero a vicenda, a eccezione di cinque che furono chiamati Sparti. Con l'aiuto di questi C. costruì la città che chiamò Tebe. Ma per avere ucciso il drago, sacro ad Ares, C. dovette servire per un lungo periodo a questo dio.
Ortensia Russo
Ortensia Russo
2025-08-30 19:53:11
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Cadmo è un personaggio della mitologia greca, figlio di Agenore, re della città fenicia di Tiro, e di Telefassa, nonché fratello di Europa. Quando la sorella Europa venne rapita da Zeus, il padre Agenore lo inviò coi fratelli Fenice e Cilice, alla sua ricerca, ordinando di non tornare prima d'averla trovata. L'oracolo gli suggerì di interrompere la ricerca, poiché sarebbe stato il fondatore di una nuova città. Avrebbe dovuto seguire una vacca e, quand'essa si fosse fermata, lì edificare la città. Di lì a poco Cadmo e i suoi compagni incrociarono una vacca diretta a oriente e la seguirono. L'animale si fermò solo al centro della Beozia: qui Cadmo decise di edificare la città. Cadmo accorse e riuscì a uccidere il mostro, ma intanto era rimasto solo e decise di portare a termine comunque il sacrificio. Atena, per riconoscenza, gli comparve e gli suggerì di seminare i denti del drago. Cadmo lo fece e d'un tratto da ogni dente spuntò un uomo armato. Ne sopravvissero solo cinque, che aiutarono Cadmo a costruire la "Cadmea", la rocca della nuova città di Tebe. Cadmo sposò Armonia, figlia di Ares e Afrodite, e al matrimonio fu presente l'intero Olimpo. In vecchiaia Cadmo e Armonia, quando Dioniso distrusse la casa reale, furono esiliati in Illiria dove ebbero un altro figlio, Illirio, capostipite del popolo degli Illiri. Ormai vecchio e morente, Cadmo fu tramutato in serpente insieme ad Armonia, che volle rimanere con lui. Alla loro morte, però, Cadmo ed Armonia furono portati, come predetto da Dioniso, non nell'Ade bensì sull'Olimpo grazie al padre Ares, dove Armonia riprese il suo ruolo di dea e Cadmo poté vivere una seconda vita da immortale. Il ritrovamento di Europa non avvenne mai.
Piersilvio Fabbri
Piersilvio Fabbri
2025-08-30 19:14:47
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Secondo i racconti greci Cadmo fu il mitico fondatore di Tebe, in Tessaglia. Figlio del re fenicio Agenore e di Telefassa, fu fratello di Europa. Quando la sorella fu rapita da Giove, trasformatosi in Toro, andò in cerca di Europa. L'oracolo di Delfi gli ordinò di seguire una vacca, e di fondare una città dove quella si sarebbe fermata. Uccise il drago, che stava a guardia della fonte di Ares e ne seminò i denti per consiglio di Atena. Dai denti nacquero uomini armati che si uccisero a vicenda finchè rimasero in cinque, che divennero i capostipiti della nobiltà tebana. Per espiare la morte del drago dovette servire per otto anni, dopo i quali ricevette la signoria di Tebe, e sposò Armonia, figlia di Ares e di Afrodite. Si raccontava che Cadmo e Armonia avessero lasciato Tebe su di un cocchio tirato da giovenche: una coppia divina, della quale non è dato sapere quando si fosse tramutata in serpenti.
Giulietta Amato
Giulietta Amato
2025-08-30 14:42:18
Numero di risposte : 6
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Il mito di Cadmo è legato alla fondazione di Tebe in Grecia, dove egli era considerato il fondatore. Figlio del re fenicio Agenore e fratello di Europa, quando questa fu rapita da Zeus, ebbe dall’oracolo di Apollo l’ordine di seguire le orme di una giovenca che gli sarebbe apparsa e di fondare, dove quella si sarebbe fermata, una città. Ma nel luogo designato i compagni di C. furono uccisi da un drago. C. allora uccise il drago e ne seminò i denti, dai quali nacquero dei guerrieri che si uccisero a vicenda tranne cinque, gli Sparti, con i quali fondò Tebe. Poi sposò Armonia, figlia di Ares. C. e Armonia, in seguito signori degli Illiri, alla loro morte furono trasformati in serpenti e assunti nei Campi Elisi. C. avrebbe importato dalla Fenicia molte arti, tra cui l’alfabeto.