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Chi ha distrutto Tebe?

Kai Sartori
Kai Sartori
2025-09-18 13:03:30
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La reazione di Alessandro è però fulminea, nelle terre del nord il re dei macedoni ordina immediatamente al suo esercito di invertire la marcia e, in poco tempo, raggiunge e occupa la città di Tebe. Per punire la ribellione Alessandro Magno spinge la lega corinzia a decretare la deportazione in schiavitù degli abitanti di Tebe e la distruzione della città. La decisione è volutamente feroce nei confronti dei tebani per fare da monito alle altre polis greche. È interessante notare come non sia direttamente Alessandro Magno a decretare la distruzione di Tebe ma la lega corinzia, di cui Alessandro è il comandante supremo. In tal modo Alessandro evita di macchiarsi di un crimine contro i greci, poiché la decisione viene presa da greci (lega di Corinto) contro altri greci (Tebe). Pubblicamente Alessandro Magno non prende parte alla decisione ma è consapevole che la lega corinzia avrebbe comunque votato secondo il suo volere.
Quarto Russo
Quarto Russo
2025-09-10 12:53:47
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La città di Tebe fu distrutta da Alessandro, che volle salve solo le case di Pindaro e del cinico Cratete. La ricostruzione di Tebe si ebbe nel 316, per volontà di Cassandro. Dopo aver aderito alla rivolta degli Achei contro Roma, fece parte della provincia romana di Acaia. Nel 1147 fu presa e saccheggiata dai Normanni di Sicilia. Conquistata dai Turchi nel 1460, decadde per la cessazione di ogni commercio.
Flavio Longo
Flavio Longo
2025-08-31 15:53:04
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Filippo II nel 356 a.C. intervenne, su richiesta della Tessaglia, nella “guerra sacra” tra Focesi, Tebani e Tessali. Sconfitti i Focesi, fu fermato da Atene e Sparta. Nel 340 a.C. Filippo pose l'assedio a Bisanzio e Atene reagì inviando una flotta che liberò la città. In una seconda “guerra sacra”, a Cheronea (338 a.C.), Filippo sconfisse Tebe e Atene alleate ponendo fine all'indipendenza greca. Propose poi agli stati greci di combattere con lui contro la Persia ma morì assassinato prima di attuare il piano. Tra il 371 e il 362 a.C. Tebe, con i generali Pelopida ed Epaminonda, conquistò la Messenia e l'Arcadia. Alla morte di Epaminonda, nel 362 a.C., ebbe fine la breve supremazia tebana.