:

Qual è un altro nome di Demetra?

Antonino Vitali
Antonino Vitali
2025-05-08 04:11:10
Numero di risposte: 2
Il nome Demetra, nella forma ionico-dorico-eolica, Damáter e attica, Deméter, rimanda al concetto indoeuropeo di Terra Madre. Tale prefisso potrebbe non essere dorico, anzi preellenico. Infatti i protogreci sarebbero potuti entrare in contatto con una Da mediterranea, accogliendola nel proprio pantheon come Madre Da. Nell’inno orfico a Demetra eleusinia la dea viene chiamata fainomene, colei che appare, che si manifesta, quasi come un miracolo. Semnè, anassa, potnia e polypotnia rimandano ad un insieme di sinonimi inerenti alla venerazione e al rispetto sacrale. Inoltre anassa e potnia derivano da matrici micenee tese a intendere padrona/signora/colei-che-ha-potere. Ella è ripetutamente eukomos, dalle belle chiome, e kallistephanos, dalla bella corona. Infine, forse il più bello tra tutti i suoi titoli, Demetra è thesmophoros, legislatrice, portatrice del regolamento. Tale epiteto era connesso alle Tesmoforie, la festa greca più diffusa e la forma principale del culto demetriaco. Demetra si rende dunque la responsabile dell’ordine nella polis, apportatrice del nutrimento, del matrimonio, della civiltà e della vita tout court.
Mirella Sartori
Mirella Sartori
2025-05-06 18:53:29
Numero di risposte: 1
Demetra è una dea la cui storia spiega l’origine delle stagioni e dell’alternanza tra fertilità e produttività della terra d’estate e la malinconica stagione invernale. La dea Demetra decise di rendere immortale uno dei due figli, Demofoonte. La spiga di grano è il simbolo di una dea molto importante ma un po’ meno conosciuta rispetto a Venere o Minerva, ovvero Demetra, detta anche Cerere. Demetra si riconosce solitamente da una corona di spighe di grano, La storia di Demetra è indissolubilmente legata a quella di sua figlia Persefone, il cui nome romano è Proserpina. Demetra è una dea la cui storia spiega l’origine delle stagioni e dell’alternanza tra fertilità e produttività della terra d’estate e la malinconica stagione invernale. La dea Demetra decise di rendere immortale uno dei due figli, Demofoonte. Demetra, detta anche Cerere.
Elena Fontana
Elena Fontana
2025-04-27 03:27:08
Numero di risposte: 2
Il nome di tradizione classica, è portato nella mitologia greca da Demetra, dea dell'agricoltura e della fertilità, sorella di Zeus e madre di Persefone. Etimologicamente, risale al greco antico Δημήτηρ (Dēmḗtēr), composto da un primo elemento identificabile con δη (de) o con δα (da), le forme rispettivamente attica e dorica di γῆ (ge), "terra", combinato con un secondo elemento μήτηρ (meter, "madre", presente anche in Metrodoro e Metrofane). Il significato può quindi essere interpretato come "madre terra", "madre del grano" o anche "madre di dio". Il nome deriva, in forma teoforica, da Demetra. Un altro nome di Demetra è Dīmītra.
Danthon Marchetti
Danthon Marchetti
2025-04-16 10:14:13
Numero di risposte: 1
D. essendole stata rapita la figlia, corse disperata per 9 giorni e 9 notti finché Elio la informò che Persefone era stata portata via da Ade, col consenso di Zeus. D. fu collegata con Iasione, poi con Erisittone, e specialmente con i re di Eleusi Celeo e Trittolemo, cui insegnò la coltura del grano. Era venerata anche, col nome di dea Tesmoforo, in quanto regolatrice delle leggi della vita coniugale e familiare, nelle feste Tesmoforie. In Attica per D. si festeggiavano le Proerosie, le Procaristerie, le Aloe. Presso i Romani D. fu identificata con Cerere. Gli attributi di D. e Persefone sono: le spighe di grano, il narciso e il papavero, simbolo di fecondità, il serpente, simbolo della terra e di resurrezione, la fiaccola e il calato, cestello di spighe e frutta, e, nel culto eleusino, la cista mistica. Era venerata anche col nome di dea Tesmoforo. Presso i Romani D. fu identificata con Cerere.