Che vuol dire kairos?

Andrea Battaglia
2025-05-15 01:14:37
Numero di risposte: 2
καιρός significava nell’antica Grecia “momento giusto o opportuno”.
Gli antichi greci avevano due parole per il tempo, χρονος (Kronos) e καιρος (Kairòs).
La seconda significa “un tempo nel mezzo”, un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale “qualcosa” di speciale accade.
Mentre Kronos è quantitativo, Kairòs ha una natura qualitativa.
Come divinità Kairòs era semi-sconosciuto, la sola testimonianza di un culto di Kairos si riferisce ad un altare in Olimpia.
In un epigramma dell’Antologia Palatina si dice che Menandro chiamò nume Kairos mentre Kronos era considerato la divinità del tempo per eccellenza.

Orfeo De rosa
2025-05-15 00:23:08
Numero di risposte: 3
Nell’antichità i greci usavano due termini diversi per definire il tempo: Chronos per indicare lo scorrere dei minuti e Kairos per indicare la natura qualitativa dello stesso, ovvero l’abilità di fare la cosa giusta al momento opportuno.
Kairos esprime la natura qualitativa del tempo, ovvero l’abilità di fare la cosa giusta al momento opportuno.
La dimensione temporale qualitativa espressa dal concetto di Kairos riguarda l’evoluzione del contesto in cui ci si muove e di adattare di volta in volta la propria strategia.
La profonda trasformazione digitale del business ha reso le aziende più consapevoli del fatto che considerarsi players di un gioco finito accresce le probabilità che il gioco finisca davvero.
Si è concentrata sul fare la cosa giusta al momento giusto, consapevole del fatto che le sue mosse avrebbero riconfigurato a proprio vantaggio il sistema entro cui l’azienda operava.
La seconda ragione riguarda la differenza tra quelle che Ronald Heifetz definisce sfide tecniche e sfide adattive.
Le sfide adattive, al contrario, richiedono nuove competenze e la capacità di muoversi in contesti incerti e imprevedibili.
Le aziende che cercano di migliorare la loro competitività considerando il business come una sfida tecnica, danno maggior importanza alla dimensione Chronos del tempo.

Nunzia Neri
2025-05-14 23:48:11
Numero di risposte: 2
È la personificazione e divinizzazione del momento opportuno,
e come tante altre divinità sorte anch'esse dalla personificazione di un'idea, appartiene ad età abbastanza tarda.
Il significato allegorico di queste due ultime caratteristiche è ben chiaro: le rappresentazioni più tarde accrebbero ancora il lato allegorico aggiungendo anche le ali agli omeri, il rasoio, e la ruota, e accompagnando a Kairos altre figure, ad es. quella di Metanoia (il ravvedimento, il pentimento).
In un epigramma dell'Antologia Palatina (X, 52) Palladas dice che Menandro chiamò nume Kairos.
La statua di Kairos, bronzea, sorgente in Sicione, fu dovuta a Lisippo: rappresentava un efebo con ali ai piedi, ciuffo alla fronte, capelli pressoché rasi alla nuca.

Maddalena De Angelis
2025-05-14 20:25:22
Numero di risposte: 3
Kairos è la personificazione del «momento opportuno».
È ricordato a partire dal 5° sec. a.C., quando Ione di Chio gli dedicò un inno, in cui lo celebra come il più giovane figlio di Zeus.
A Sicione si trovava una statua del K. scolpita da Lisippo.
Ebbe un altare a Olimpia.
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