Qual è il significato della dea Fortuna?

Ludovico Guerra
2025-05-14 10:26:31
Numero di risposte: 1
La dea Fortuna era venerata con il nome Fors Fortuna in un sacello sulla riva destra del Tevere, a Roma come F. primigenia o pubblica le erano dedicate feste il 5 aprile e il 25 maggio, come F. virilis l’11 giugno in un tempio al Foro Boario. Il culto della F. fu celebre a Preneste e ad Anzio, qui, caratteristico, era quello delle due F. A Preneste, presso il grande tempio della F. primigenia, la dea era rappresentata nell’atto di dare il latte a Giove e a Giunone bambini. Nei dipinti di Pompei è unita a Mercurio, suoi attributi erano il timone, il globo, la ruota, la cornucopia, talvolta il caduceo. Soprattutto dal Rinascimento se ne misero in rilievo gli aspetti contradditori, la casualità e in particolare l’inafferrabilità, raffigurandola come una donna in equilibrio su una barca, su un delfino, su una sfera. Era raffigurata per metà calva, a significare la difficoltà di afferrarla per i capelli e dunque identificata come Occasione, o altrimenti come bendata distributrice di beni e gioie, spesso con una cornucopia.

Anna Colombo
2025-05-14 09:54:10
Numero di risposte: 4
La figura con corpo ricoperto da vesti aveva sul capo una corona, mentre l'altra, che mostrava i seni nudi, aveva sulla testa un elmo. Queste due figure della dea, che Marziale chiamava sorores o sorelle, secondo alcuni indicavano che ognuna di loro aveva attributi e mansioni differenziate: la prima più femminile e la seconda più maschile e bellicosa.
L'attributo principale della Fortuna anziate fosse quello della fecondità e della nascita, guaritrice di tutte le parti del corpo, soprattutto degli organi di riproduzione.
Il culto di Fortuna era originariamente legato alla fecondità, ma già in tempi antichi la dea si presentava anche come divinità vaticinante.
L'unicità della dea, tuttavia, è confermata da numerose letture.
Ella infatti ritiene che queste due figure appartenenti ad una unica dea, siano allo stesso tempo ambedue oracolari, fecondatrici e protettrici dell'uomo durante tutte le alterne vicende della sua vita.