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Qual è il nome del Santuario della dea Demetra?

Alan Ferrari
Alan Ferrari
2025-04-17 08:56:57
Numero di risposte: 1
Il tempio alla dea Demetra è stato scoperto nei pressi di Vetralla in località Macchia dei Valli nell’aprile 2006 dalla Soprintendenza archeologica all'Etruria Meridionale. Si tratta di un edificio risalente all'epoca etrusco-romana al cui interno sono stati rinvenuti diversi reperti: ci sono manufatti che raffigurano organi genitali maschili e femminili la cui presenza ha permesso di collegare la struttura alle dea della fertilità. La dea si identifica nella Demetra dei Greci, assimilata dagli Etruschi alla dea Vei, che fu venerata dai Romani come Cerere. Il complesso è costituito da una serie di ambienti rupestri e da una piccola struttura costruita in blocchi di peperino, cella della divinità femminile, nella quale è stata rinvenuta la statua con gli arredi di culto ancora in situ. La scultura di piccole proporzioni, rappresenta una figura femminile che indossa un chitone con cintura alta ed un mantello che le copre la testa; nella mano destra tiene una patera umbilicata, la mano sinistra ha una lacuna antica: manca delle prime tre dita, che erano rappresentate forse nell'atteggiamento di chi sorregge un mazzetto di spighe, evidente richiamo alla fertilità della terra. L'opera è un tipico prodotto ellenistico, situabile alla fine del III - inizi II secolo a. C. None
Piccarda Testa
Piccarda Testa
2025-04-17 08:39:02
Numero di risposte: 4
Il tempio dedicato alla dea Demetra, abbinata nella tradizione ai rituali e alle libagioni dedicate alla fertilità e alla maternità, fu scoperto nella località Macchia delle Valli nell’aprile 2006, dalla Soprintendenza archeologica all'Etruria Meridionale. Il complesso è costituito da una serie di ambienti rupestri e dal tempietto vero e proprio, all'interno del quale ancora oggi gli escursionisti lasciano foglie, frutti o bacche in segno del proprio passaggio. Si tratta di una piccola struttura costruita in blocchi di peperino, cella della divinità femminile che qui veniva adorata, nella quale è stata rinvenuta la statua di Demetra, con gli arredi di culto. La cella del Santuario di Demetra è racchiusa all’interno di una cavità naturale di roccia vulcanica, e in tutta l’area circostante sono stati recuperati manufatti funzionali alla propiziazione della fertilità, collegati ai riti che richiamavano le funzioni benefiche e rigenerative dell’elemento naturale dell’acqua. La dea Cerere: l’eco di antichi rituali nel bosco, la divinità chiamata Demetra dai Greci, assimilata dal popolo Etrusco alla dea Vei, fu venerata anche dai Romani con il nome di Cerere. Il tempio dedicato alla dea Demetra, fu scoperto nella località Macchia delle Valli, ma il sito archeologico archeologico sacro si chiama Tempio di Demetra.
Giorgio Carbone
Giorgio Carbone
2025-04-17 07:27:01
Numero di risposte: 1
Il Santuario rurale c.d. di Demetra si trova in località “Macchia delle Valli”, nella zona nota come “Pietrara”, frazione di Vetralla. Risalendo la S.S. Cassia in direzione Cura, si incontra sulla destra la deviazione per la frazione Mazzocchio. Si procede su Via della Crocetta e si prosegue dritto oltre l’incrocio con Via Blera. Al semaforo si svolta a destra in Via della Pietrara, quindi, dopo qualche centinaio di metri, si prende la prima carreggiabile a sinistra. Di fronte a un gruppo di case è possibile parcheggiare. Si prosegue a piedi verso la valletta di Macchia delle Valli, sempre in discesa. All’unico bivio si prende a sinistra attraverso una piccola tagliata di probabile origine etrusca, quindi si arriva al Santuario. Il sentiero è alquanto scosceso e gira intorno al masso di peperino in cui è ricavato il santuario. Il santuario etrusco-romano dedicato al culto della dea della fecondità Demetra era completamente sconosciuto alla bibliografia moderna. Il Santuario di Demetra è situato nel punto più a valle di Macchia delle Valli. Dal parcheggio al Santuario la discesa è alquanto agevole e diretta. Le indicazioni gps sono accurate fino allo slargo del parcheggio, mentre il segnale si perde avvicinandosi al Santuario. Mappa archeologica/tabellone informativo: Assente in situ. Indicazioni CAI presenti. Pur trovandosi non distante dal tracciato della Via Clodia, non vi sono evidenze che il Santuario vi fosse direttamente collegato. La tagliata poco profonda, di probabile epoca etrusca, che collega Il Santuario alla strada non sembra essere un diverticolo della strada romana.
Vittorio Rizzo
Vittorio Rizzo
2025-04-17 06:29:19
Numero di risposte: 2
Il Santuario della Malophoros fa parte di un insieme di temene contigui che allora si affacciavano quasi direttamente sulla sponda destra dell’estuario navigabile del Modione. Il complesso architettonico della Malophoros è costituito in realtà da due aree sacre. Nella zona alta dell’area sacra, leggermente scoscesa verso Est, vi è un edificio templare di forma rettangolare senza peristasi, diviso in tre ambienti e con l’ingresso ad Est. Davanti al tempio vi è un altare monumentale a cassa, all’interno del quale è stato rinvenuto gran parte del materiale votivo di età arcaica. Tra i due monumenti corre una canaletta per l’acqua, che attraversa tutta l’area del Santuario della Malophoros. Di quest’ultima, più piccola, consacrata a Zeus Meilichios e ad una divinità paredra, si conservano le fondazioni di due porticati ai lati di un’area quasi quadrata con un propileo ad Est e parte dell’alzato di un tempietto distilo accostato al muro occidentale.
Erminia Bruno
Erminia Bruno
2025-04-17 05:05:42
Numero di risposte: 2
Il tempio alla dea Demetra è stato scoperto nei pressi di Vetralla in località Macchia dei Valli nell’aprile 2006 dalla Soprintendenza archeologica all’Etruria Meridionale. Il complesso è costituito da una serie di ambienti rupestri e da una piccola struttura costruita in blocchi di peperino, cella della divinità femminile. Una volta dentro, ad una sorta di piccola “casetta” al cui interno erano collocate le statue di Demetra e Persefone. Il posto è alquanto carico di energie positive e anche un pò magico. Da quanto ho potuto documentare non si tratta del solo tempio di DEMETRA ma di un complesso molto piu vasto, come si evidenzia da altri ruderi e indizi già presenti in alcuni manufatti, nei dintorni. Oggi le statue sono al museo Albornoz, a Viterbo, dove è stato ricostruito il tempietto, uguale a quanto si vede tutt’ora sotto i grandi massi che la sovrastano.