:

Come si chiama Apollo per i Greci?

Ubaldo Piras
Ubaldo Piras
2025-04-21 01:12:34
Numero di risposte: 2
Apollo era il dio del sole e quindi della luce solare perchè a lui gli uomini antichi attribuivano il miracolo del sorgere del sole ogni giorno. Nell'antica Magna Grecia lo chiamavano "Febo" che significa "splendido" e "puro". Alcune leggende mitologiche ci raccontano che questa divinità veniva vista come figlio di Giove, il capo degli dei detto dagli antichi greci "Zeus". Nei quadri appare spesso raffigurato mentre traina il carro del sole con in testa una corona d'alloro. Egli è identificato anche nel "fanciullo d'oro" della ancora più antica cultura egiziana quando il dio sole era detto Osiride.
Renato D'angelo
Renato D'angelo
2025-04-21 00:36:22
Numero di risposte: 1
Apollo è il dio greco della musica, dell'armonia e della luce del sole. Il canto di culto in suo onore era il peàna, termine che costituiva anche un epiteto del dio. Soprattutto a partire dal 5° secolo a.C. Apollo fu identificato con Helios, il dio sole: in tal senso venne inteso l'antico appellativo di Febo. L'Apollo delfico era soprattutto il dio della saggezza. Era appellato anche con l'epiteto di Lossìa. Il luogo di culto più splendido era il ricchissimo santuario di Delfi. Lì Apollo avrebbe ucciso il mostruoso serpente che infestava la regione e l'avrebbe fatto imputridire al calore del sole: dal verbo greco pythèin sarebbe derivato il nome del luogo, Pito, e l'epiteto Pìzio del dio.
Gianmaria Conte
Gianmaria Conte
2025-04-21 00:18:34
Numero di risposte: 1
Apollo è una delle dodici divinità dell'Olimpo e tra esse una delle più importanti: nacque nell'isola di Delo da Zeus/Giove e da Leto/Latona, ed è il fratello gemello di Artemide/Diana. I romani lo veneravano con il nome di Febo, che in greco significa "splendente". Apollo è considerato il dio della bellezza e dell'ordine morale, dell'arte e degli oracoli. Era venerato in numerosi luoghi ma soprattutto a Delfi, città ai piedi del Parnaso, dove sorgeva il celebre oracolo della sacerdotessa Pizia. Apollo è raffigurato in numerosi soggetti iconografici: come dio della musica e della poesia è a capo delle nove Muse, con le quali trascorre il tempo sul monte Elicona, dove scorre la fonte Ippocrene, mentre a volte essi sono sul Parnaso nei pressi della fonte Castalia; in questo ruolo di "guida delle Muse" egli è chiamato con l'appellativo di Musagète.
Anna Colombo
Anna Colombo
2025-04-20 23:50:02
Numero di risposte: 4
In contrapposizione ad Artemide, Apollo si identifica con il sole e è perciò detto Febo, letteralmente “splendente” o “lucente”, in riferimento tanto alla sua bellezza androgina che al suo legame con il sole. Uno dei suoi epiteti presso i romani era Arcitenens, “colui che porta l’arco”. A Roma ci si riferiva ad Apollo anche con l’appellativo di Averruncus “colui che tiene lontano il male”, in quanto protettore della medicina e dotato di poteri taumaturgici. Sarebbe infatti da ricercare nell’area siro-palestinese l’origine, antichissima e misteriosa, del culto di questo dio Sole, conosciuto col nome di Aplu già nel V secolo a. C.