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Chi sono le Tre Furie?

Caterina Battaglia
Caterina Battaglia
2025-07-28 00:41:58
Numero di risposte : 4
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Furie è il nome romano delle Erinni le colleriche, divinità del mondo sotterraneo, personificazione della maledizione e della vendetta, che, nel loro aspetto benevolo, erano dette Eumenidi. Secondo Esiodo sono figlie di Gea la terra, nate dal sangue di Urano mutilato dal figlio Crono. Dal V secolo in poi le Furie furono identificate come Aletto, il Furore, Tisifone, la Vendetta, e Megera, l'Ira invidiosa, e rappresentate con capelli di serpenti verdi. Le Furie vivono nel vestibolo dell'Erebo chiuse in gabbie di ferro. Nella mitologia greca esse rappresentano i rimorsi, poichè la loro funzione era di tormentare e punire gli autori di delitti. E' da escludere che le Furie abbiano relazione solo con i peccatori del Cerchio VI, poichè si levano in difesa di tutta la città di Dite. Mentre gli altri mostri infernali personificavano i peccati puniti nel cerchio, le Furie personificano i rimorsi che portano alla disperazione della salvezza, il peccato massimo che pietrifica l'anima e conduce all'inazione spirituale, precludendo così la via della salvezza.
Grazia Fabbri
Grazia Fabbri
2025-07-28 00:39:13
Numero di risposte : 7
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Le Furie dette anche Erinni, sono creature del mito classico collegate alla dimensione dell'Oltretomba: figlie di Acheronte e della Notte, rappresentavano i rimorsi che tormentavano chi si era macchiato di delitti di sangue. Erano tre: Megera, Aletto e Tesifone. Virgilio ne indica a Dante i nomi e il discepolo le definisce meschine / de la regina de l'etterno pianto, ovvero ancelle di Proserpina cui nel mito classico le Erinni erano spesso collegate.
Carmela Testa
Carmela Testa
2025-07-27 23:26:43
Numero di risposte : 4
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Le Erinni, divinità dall'aspetto pauroso, identificate a Roma con le Furie, perseguitano i colpevoli dei delitti contro i consanguinei, puniscono gli spergiuri e quanti si macchino dei crimini più gravi. Esse incarnano, nelle forme primitive del mito, un'elementare e innata esigenza di giustizia, precedente qualsiasi forma di legge scritta. Il loro ruolo di demoni vendicatori si riflette nell'uso ateniese dell'età classica di dedicare a ciascuna delle tre dee uno degli ultimi tre giorni del mese in cui avevano luogo i processi dell'Areopago. I nomi delle Erinni sono Aletto, Tisifone e Megera. La dimora delle Erinni è collocata nelle cavità più oscure e profonde dell'Ade. Talora sono invisibili; ma quando si manifestano, come a Oreste, il loro aspetto è orripilante: sono vecchie rugose dal volto disfatto, hanno serpi per capelli, esalano un fiato nauseabondo, stillano sangue dagli occhi, vestono tuniche nere, hanno torce nelle mani. Le Erinni erano tuttavia venerate anche come Eumenidi, cioè "dee benevole". Come tali Eschilo le presenta a conclusione della trilogia dell'Orestea. Le Erinni, cagne rabbiose, perseguitano il matricida Oreste; ma, Apollo ordina che il giovane sia giudicato ad Atene dall'Areopago. Dopo che Oreste è stato assolto anche grazie al voto favorevole della dea Atena, l'ira delle Erinni cessa ed esse prendono dimora e culto, come Eumenidi, sulle pendici dell'Acropoli.
Olo Giordano
Olo Giordano
2025-07-27 21:34:58
Numero di risposte : 3
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Le Furie o le Erinni erano le dee della maledizione e della vendetta punitrice. Punivano soprattutto le trasgressioni e i delitti commessi all’interno della famiglia. Da un numero originario imprecisato Euripide le ridusse a tre: Aletto, Megera e Tisifone. Aletto castigava i peccati morali quali la collera, l’accidia, la superbia. Megera era preposta all’invidia e alla gelosia e induceva a commettere delitti, come l’infedeltà matrimoniale. Tisifone era incaricata di castigare l’assassinio. Erano rappresentate come esseri mostruosi, dallo sguardo minaccioso, con grandi ali spiegate e piedi di bronzo, munite di fruste, di fiaccole e di serpenti arrotolati alle mani e ai capelli. Erano anche chiamate Eumenidi sia per antifrasi, per stornare i loro malefici, sia perché con la punizione dei malvagi procuravano il benessere ai buoni. Secondo alcuni autori, le Erinni dimoravano nel Tartaro e, quando non percorrevano la Terra per punire i colpevoli, si dedicavano a torturare i dannati.
Gregorio Conte
Gregorio Conte
2025-07-27 21:29:42
Numero di risposte : 3
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Le Erinni erano delle divinità infernali figlie dell'Averno e di Gea o secondo altri dell'Acheronte e della notte o secondo Esiodo nate dal sangue di Crono. Il numero delle Erinni era variabile. Secondo Euripide erano tre Tesifone, Megera, Aletto. Plutarco ne cita solo una Adrastia. Le Erinni erano la personificazione della maledizione divina e del rimorso e punivano i colpevoli dei delitti di sangue specie quelli contro i famigliari e gli amici. Nella mitologia latina erano identificate con le Furie. Tre Furie infernal di sangue tinte, Che membra femminili aveano, ed atto, E con idre verdissime eran cinte.